domenica 5 maggio 2019

Pulizie di fine stagione.

Buongiorno!

Questa mattina, come mia consuetudine, sono andato a dare una ripulita alla mie Prugnolaie dietro casa.
Non che sia facile che qualcuno per qualche ragione transiti attraverso le forre scavate dall'antico lago del Valdarno, ma i Prugnoli grossi e bianchi (al buio, perché ormai gli alberi hanno messo la fronda) se c'è la visuale favorevole si possono vedere anche da venti metri, per cui non si sa mai.
Così sono andato, nonostante le previsioni di brutto tempo.
E qualcosa, anche di bello ho trovato ma, come detto sopra, è arrivata la bufera e sono dovuto scappare tralasciando di controllare le fungaie più lontane.
Così il risultato non è stato un granché; forse avrei potuto fare il doppio di quello che ho fatto ma era giocoforza andarsene perché in quella macchia se piove forte si affoga.
E difatti sono arrivato preciso alla macchina, proprio nel momento in cui, in mezzo a un turbinio di petali di fiori di acacia, la procella si abbatteva con tuoni e fulmini come un maglio sulla piaggia.
Grande fuga, senza tanto danno ma neanche tanto un paniere, sì e no un terzo.
Per un'ora di permanenza.
Poteva andare meglio ma poteva andare anche peggio.
D'ora innanzi solo in montagna, ammesso che la stagione prenda il via (addirittura sembra che debba nevicare a quote collinari, ma non ci credo molto).

Le foto sono venute a quella maniera perché alcune le ho scattate quasi al buio e in piena volée, incombendo la tempesta.

Eccole qua:



Calocybe gambosa





Calpestato dalla bestia.




Fungaia bianca.




Il raccolto.




Un cordiale saluto a tutti!







8 commenti:

steve ha detto...

Angiolo buongiorno in montagna dopo la neve a vedere di un porcino. Ciao e ancora complimenti Steve

Anonimo ha detto...

Emanuele
Ciao angiolo e complimenti, quando hai scritto le forre scavate dall' antico lago del Valdarno mi hai fatto venir voglia di prendere la macchina e venir la... purtroppo l esperienza mi dice che sarebbe come cercare un ago nel pagliaio.
Il prossimo fine settimana riproverò sui novecento a vedere se si con mossi, purtroppo oggi l aria si e molto raffreddata e ci sono state delle grandinate che potrebbero avere freddato il terreno. Vedremo
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Mario da Roma scrive....
Ciao Angiolo,
questa volta i miei complimenti non sono indirizzati alla tua raccolta, benché provi un gran piacere nel vedere i prugnoli trovati e nel constatare che finalmente piove con una certa regolarità. La mia astinenza forzata dai boschi per tanti motivi viene in parte placata.
Come dicevo, il mio complimento va in un’altra direzione.

"....la procella si abbatteva con tuoni e fulmini come un maglio sulla piaggia."

Ho fatto un piccolo test con mia figlia e altri 3 suoi amici (terza liceo classico, in un ottimo liceo romano).
Ho letto a loro la suddetta frase. Nessuno è riuscita a tradurla! (non chiedevo traduzioni in inglese, greco o latino ma semplicemente da italiano a italiano!) Niente.
Inutile raccontarti come avevano tradotto la frase: potremmo ridere da qui alla prossima buttata autunnale di porcini.
Ho provato anche con mia moglie, architetta, un mostro in matematica. Ma nulla.
Sarebbe interessante ripetere il test con amici e parenti (e a questo punto anche con qualche insegnante).
Provate, in particolare se non si è toscani.
A volte mi chiedo Cosa, Quanto e Quando ci siamo persi? Quanta eleganza, particolarità, capacità descrittiva e altro abbiamo dovuto rinunciare per barattarle con una tendenza appiattita e generalizzata dell’esprimersi?
Io stesso ricordo vagamente la "procella" per via dello studio a memoria che si faceva un tempo dell’Ariosto: "Io vengo... Una procella apparecchiar sì grave, Che contrastar non le potrà la nave" dell’Orlando Furioso (incazzato, come dice mia figlia).
E il maglio, lo ricordo per via della mia cultura operaia torinese, come il pezzo meccanico che serviva per fare gli stampi in lamiera.
A cercare con google poi è ancora più divertente. Non c’è verso di fargli trovare "Procella" che ovviamente traduce in automatico nel più consono e semplice vocabolo "Porcella" con le conseguenze che ti lascio immaginare nei risultati della ricerca...
D’altronde, un amico di mia figlia (sempre terza classico) l’aveva tradotta quasi letteralmente così..: "la porcella si abbatteva con tuoni e fulmini come un maglione sulla spiaggia". un genio! Anche perché quando la diceva era serio.

Che dire e che aggiungere a tutto ciò se non un grazie. Per l’uso corretto dell’italiano e perché così facendo anche una piccola cronaca diventa una grande esperienza di vita.
Considerato che qui a Roma tutti, e dico tutti, usano il cellulare guidando, immagino quali conseguenze catastrofiche si avrebbero se dovessi mandare un messaggio "....la procella si abbatteva con tuoni e fulmini come un maglio sulla piaggia.".....
Prima della sua presunta o corretta decodificazione... si formerebbero ingorghi ed incidenti a più non posso!
Un caro saluto.

Mario

Angiolo ha detto...

Ciao Mario!

Grazie, ma sono io che devo ringraziare te.
Troppo buono.
Sinceramente non credo di usare un italiano particolare, mi limito soltanto a costruire e comporre le frasi da toscano.
Non che noi toscani siamo i custodi della lingua italiana ma forse abbiamo più confidenza con l'uso corretto dei termini e l'architettura delle frasi.
Io poi sono "ragioniere e perito commerciale" (però sessant'anni fa alle superiori si facevano tre anni di latino), figurati un po'!
Comunque ho letto molto e mi è sempre piaciuto "argomentare".
Dal che...
Si evince che hai proprio ragione.
Ci stiamo perdendo, anzi ci siamo proprio persi.
Un tempo mi piacevano tanto le parole crociate di Bartezzaghi (difficili), ma ora non compro più neanche la "Settimana".
Però mi piace seguire la sera su Rai1 "L'eredità", non per indovinare la parola della "Ghigliottina" ma solo per esercitarmi con le definizioni che vengono richieste.
E talvolta mi cascano le braccia!
Intendiamoci, capisco che i concorrenti vanno in crisi e poi navigano nel buio, ma anche ieri sera diverse banalissime soluzioni sono state storpiate in tutte le maniere possibili senza arrivare ad alcunché se non all'espulsione del'interpellato.
Questa ormai è l'era degli spippolatori, di Google e dei motori di ricerca assortiti.
E quello che non compare su Google, semplicemente non esiste.
Il resto sono chiacchiere.
E il sottoscritto un fossile vivente.

Cordialissimi saluti a te, a tua moglie e a tua figlia con i suoi compagni "intelligenti".

Angiolo

Anonimo ha detto...

Buongiorno Angiolo,
dopo qualche tempo riscrivo nel tuo blog oltre per esprimere come al solito la mia ammirazione per le foto di raccolte che pubblichi,fra l'altro per la prima volta anch'io quest'anno sono andato tre volte a Prugnoli con risultati abbastanza soddisfacenti,almeno per le mie modeste conoscenze,per commentare il tuo ultimo post.
Anche a me il termine " procella" da te usato mi ha colpito,in quanto mi riporta a 35 anni fa quando ancora frequentavo il Liceo Scientifico e avevamo per tutti e cinque anni il Latino,materia in cui andavo abbastanza bene .
Ma mi ricorda anche un altro particolare,piu' legato alla mia famiglia dove mio padre e i mio zio paterno,entrambi cacciatori all'epoca,ora solo mio padre perche' mio zio forse andra' nei beati territori di caccia come dicevano gli Indiani almeno lo spero!!,una mattina di molti anni fa,mi fecero vedere un esemplare di uccello appena abbattuto,simile ad un piccione ma tutto completamente bianco,che dicevano essere una " PROCELLARIA ".
Tale uccello,molto raro da queste parti,appare in occasione di tempeste o immediatamente prima di queste,da qui il nome.Devo dire che dopo quel giorno,non mi e' piu' capitato di rivederlo nelle ns. campagne.
Mi scuseranno tutti i frequentatori del blog,per questo mio racconto che nulla ha a che vedere con i funghi,ma mi ha riportato a molti anni fa e avevo voglia di scriverlo.
Un caro saluto e a tutti con la speranza della prossima comparsa di qualche "capino marrone" tanto atteso.
Stefano

Angiolo ha detto...

Ciao Stefano!

Grazie per averci fatto partecipi dei ricordi della tua età d'oro.
La procellaria, se ben ricordo è appunto l'"uccello delle tempeste".
Il latino e la distinzione tra procella e porcella!
E, per i capi marroni (ceppatelli), se continua così mi sa che ci vorrà un pezzo.

Colgo l'occasione per fare presente a tutti che sto operando con internet che non funziona, se non qualche ora al giorno, quando garba a lei e a Infostrada che per ora non cava un ragno dal buco.
Quindi, se ci saranno disguidi, mi scuso fin da ora ma ci posso fare ben poco, purtroppo.

Un cordiale saluto.

Alessandro ha detto...

Buongiorno Angiolo e complimenti per i tuoi ultimi ritrovamenti!
Io stamattina ho deciso di cambiare obiettivo e vedere a che punto era il bosco nelle colline vicino casa, e con enorme sorpresa e piacere, dopo 5 minuti è sbucato fuori il primo porcino della stagione!!! Piccolo quanto una noce e già morsicato ho deciso che era giusto lasciarlo lì con la speranza di trovare presto i "fratelli maggiori".
Il bosco sta iniziando a buttare fuori le prime "rossole"(chiedo scusa non so il nome scientifico) e se venisse fuori un pochino di caldo entro poco la situazione potrebbe farsi interessante! Ma per il momento sembra continui il "trend" freddo, e quindi vorrà dire che in questo caso aspetteremo, rispettando sempre il nostro amato bosco.

Un caro saluto a te i lettori e ancora un grazie per questo spazio che ci lasci per condividere la nostra passione.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti gli amici del blog,dopo un periodo dove ho avuto veramente poco tempo per andare nel bosco,torno a scrivere due righe sugli ultimi blitz micologici effettuati.Allora,come dicevo sono state poche le mie uscite nei primi mesi del 2019:verso la metà di Febbraio (subito prima dell'arrivo del Burian) ho fatto l'ultimo blitZ a Sud con abbondante raccolto di bellissime Craterellus Cornocupioides ancora in tiro,(trovati anche dei bei cespi di C.Tubaeformis).Poi alcune uscite a H.Marzuolus dalle mie parti in alto,ma purtroppo la stagione avara di piogge ha compromesso abbondantemente la nascita e la qualità di questo igroforo da intenditori,rendendo inutili ulteriori ricerche.Poi il 25 Aprile mezza giornata con visita ad alcune impenetrabili fungaie sacre di Calocybe Gambosa e un buon raccolto di circa 2.5 Kg di meravigliosi Prugnoli...(anche loro in ritardo);Infine per Pasquetta l'ultimo blitz velocissimo ad Asparagi nei miei posti in provincia di Pisa.Purtroppo la stagione non è partita benissimo,causa assenza quasi totale di precipitazioni,poi(anche se in ritardo),ha finalmente iniziato e proseguito a piovere decentemente con una certa costanza,ma attenzione...la stagione e indietro e per le prime buttate decenti di Porcini ci vorranno Giugno e Luglio.Nelle prossine settimane faro'cmq alcune uscite di monitoraggio.Detto questo saluto Angiolo e tutti i ragazzi del blog ricordando che a breve sarà Online il mio Website personale: www.ifunghideldottore.it. Cordialmente. Dr.De Funginis.