lunedì 24 ottobre 2022

Al faggio.

Buongiorno!

Ier mattina siamo tornati verso la Consuma abbandonando la colonna di auto che svoltava per la Secchieta come un sol uomo.
Nel solito posto, arrivati alle 8, c'erano quattro auto.
Comunque ormai ci siamo abituati.
Così siamo scesi, abbiamo sistemato per bene Camillino e abbiamo affrontato la salita.
E nel primo posto che guardiamo abitualmente sono saltati subito subito due Bastardi.
Un po' rosicchiati ma comunque un buon segno.
Il terreno è notevolmente tirato e in pratica gli unici funghi abbondanti sono le Famigliole (che difatti sono lignicole), le Muscarie e le Russule da secco, ma quelle rimangono in terra per mesi.
Qualche Citrina, qualche Rubescens e Nebularis sul vecchiotto, spariti Imbutini e Prunulus.
Finché siamo rimasti negli abeti abbiamo trovato poco e comunque roba un po' sciupacchiata dalle limacce.
Poi, passati in alcuni tratti di faggeta d'alto fusto che conosciamo bene, abbiamo imbroccato parecchi Edulis e pure bellocci!
Ritorno alla macchina alle 13 col paniere pieno.
C'erano tre altre auto, diverse da quelle di stamani, e un motorino.


Ecco le foto:
 


Il primo Boletus edulis. I gasteropodi si son dati da fare.

Questo un po' meglio.


Altri aggrediti appena mettono fuori la testa dalle foglie.



Armillaria mellea

Il marito l'aveva lasciato perché era "un fungaccio".

La moglie gli ha detto: ma che fai, sei distratto?

Un altro simile un po' più in là.


A questo è cascato sopra un ramo secco ed è stato attaccato dalla muffa.

Peccato perché era bello grosso.

Tutto contorto e con evidenti chiazzature di muffa.

Nato anche lui di traverso.





Al piede di un abete, malridotto dalla lumaca.

Fustaia di faggio.

Una discreta famiglia, quattro pezzi.




Xerocomus chrysenteron + Boletus edulis.


Grosso.

Ha anche la bocca. Paura!


Suillus luteus maturo.


Un bel pezzo giovane.


L'ultimo, al piede di un faggio.

Discreto anche lui.


Buon pomeriggio a tutti!

lunedì 17 ottobre 2022

Ormai è così.

Buonasera!

Ormai è così dicevo.
E credo che non cambierà.
Naturalmente parlo dei posti che bazzichiamo noi.
Questa mattina siamo tornati nelle abetine sopra Vallombrosa.
Arrivo alle ore 8 in punto.
Quattro macchine, solo lì, per strada nessuna.
Entrati, nella prima fungaia che guardiamo, subito un bell'Edulis.
E dopo una piccia di tre bei Pinophilus giovani e un altro un po' più in là.
Riscesi un po', un Edulis bello grosso e uno piccolo mosso coi piedi e scappellato da un tizio che ci era passato sotto il naso qualche minuto prima, proveniente proprio da lì.
Andavamo alla grande.
Ebbene, in più di tre ore non siamo riusciti a raddoppiarli.
Sembrava di essere nel deserto del Kalahari.
Nei posti dove ne avevamo trovati diversi e belli nei giorni scorsi neanche il segno!
Siamo tornati alla macchina alle 11:55.
C'eravamo rimasti soltanto noi.
Annotazione, abbiamo trovato un bell'Edulis con dentro sette scarabei che scavavano, c'era rimasta solo la buccia!
E, a casa, mi sono accorto che anche quello grosso aveva un inquilino.
Era arrivato fin quasi al cappello.
Ho dovuto tagliargli il gambo per trovare lo scostumato.
Tranquilli, non gli ho fatto nulla.
Mi sono limitato a gettarlo nel giardino sotto casa.
 
Nei giorni prossimi siamo occupati con l'attività musicale di Tomoko.
Se torneremo in linea sarà nella prossima settimana.
E ormai siamo un pezzo avanti.
 
Ecco le foto di oggi:
 
 
 
Mentre saliamo il Valdarno dorme ancora sotto la nebbia.
  

Boletus edulis


Boletus pinophilus


 
I cappelli di due si sono saldati insieme.



Bellissimo ma a casa sono dovuto intervenire contro lo scarabeo.


Scappellato da qualcuno.

Sorpresa, non avevo mai trovato un Porcino nel raggio di 50 metri da qui.




Amanita muscaria. Sempre bella da vedere.

Altro Pinophilus, bellissimo.


Altro Edulis già "colto" da qualcuno.

Al faggio.

Belloccio.

Sempre nel faggio, distrutto da una masnada di scarabei.

Ecquequa.

L'ultimo, Edulis incastrato sotto una pietra al piede di un faggio.




Un cordiale saluto a tutti!