martedì 22 novembre 2022

Tempo di pianto.

 

 
 
Buonasera a tutti,
 
ieri alle ore 18:10 il nostro Camillino ci ha lasciati.
Dopo un lungo periodo di quasi due anni in cui ha dovuto subire le angherie del tempo e della malattia, poverino, si è arreso e noi non abbiamo potuto fare nulla per trattenerlo.
Così, col cuore distrutto, abbiamo dato l’assenso a che la veterinaria gli praticasse l’eutanasia.
Ne aveva troppe, diabete, morbo di Cushing, cataratte ad ambedue gli occhi, osteoartrite, patologie del fegato e della colecisti (inoperabile quest'ultima data l'età e che poi in due soli giorni l’ha portato al coma irreversibile), nonché un probabile adenoma dell’ipofisi che lo faceva girare spaesato per casa da quel cechino che era diventato, sbattendo da tutte le parti.
Addirittura il giorno di Ferragosto aveva avuto un ictus da cui le pronte cure mediche lo avevano fortunatamente fatto riprendere.
È andato avanti così finché ha potuto e noi con lui, aiutandolo in tutti i modi possibili e sperando solo di poterlo tenere ancora un po’ con noi.
Ha sopportato tutto da quell'anima splendida ed obbediente che era.
Grande compagno e amico insostituibile.
Essere puro e disinteressato che ci ha sempre accompagnato con la sua verve e la sua allegria senza niente mai chiedere che non fosse il nostro affetto.
Innamorato di noi come noi lo eravamo di lui.
Domani consegneremo all’agenzia funebre il suo corpo per la cremazione e a stagione nuova, alla prima uscita in quota, affideremo le sue ceneri al vento affinché le riconduca alla Madre Terra e possano partecipare al rinnovarsi del ciclo della Vita.
Adesso siamo distrutti e il vuoto che avvertiamo è incolmabile.
Lo piangeremo a lungo, impossibile dimenticarlo.
Coltiviamo solo la speranza che ci ritroveremo nell’Aldilà, un giorno.
Non sappiamo dove, magari su una nuvola pettinata dal vento o alla fine dell’arcobaleno, ma torneremo a correre insieme verso i prati e i boschi, felici di essere nuovamente uniti.
 
 
Camillo  25/12/2007 - 21/11/2022
 
1/2/2008

 
8/2/2008


23/3/2008


7/8/2008

28/8/2009

24/9/2012

21/9/2016

30/8/2019

23/12/2021

29/11/2022  Fine di un'avventura meravigliosa. Grazie, Camillo!

 
 
A questo punto è arrivato così per me il momento di prendere una pausa di riflessione.
Lo spirito non è più quello di una volta e, purtroppo, neanche il fisico.
Avevo scritto che ci saremmo risentiti a fine anno per gli Auguri ma in questo momento per me è imprescindibile ritrovare la serenità.
Quindi li anticipo ora, a Voi tutti e alle Vostre Famiglie per un Buon Natale e un Felice Anno 2023, anche da parte di Tomoko.
 
Se Dio vorrà ci risentiremo la prossima primavera.

 
Molto cordialmente

Angiolo

 

 
 

martedì 1 novembre 2022

Fine dei giochi.

Buonasera a tutti!

Ieri abbiamo fatto l'ultima uscita a Porcini.
Avremmo voluto farlo nel corso della settimana ma abbiamo avuto tanti di quei problemi da impegnare un mese intero.
Così, risolto alla meno peggio tutto quello che c'era da risolvere, siamo andati ieri mattina.
All'arrivo, ore 8:10, non c'era nessuno. 
Però mentre ci preparavamo è arrivata una macchina, così ci siamo consolati.
Comunque siamo entrati e alla prima fungaia, ho imbroccato subito un Edulis un po' asciutto!
Beh, ho pensato, allora c'è ancora qualcosa.
E prima di trovare il secondo abbiamo camminato un'ora!
Poi in una poggiata ne abbiamo trovati due più uno piccolo che faceva piccia con un altro bello grosso.
Fine.
Niente più funghi di nessun genere.
Solo roba stravecchia, marcescente.
E terreno ridotto in polvere biancastra, anidro.
Secco strasecco, alla fine di ottobre!
Mai vista una cosa del genere.
Ho guardato poco fa le previsioni meteo per la Consuma e danno (3Bmeteo) per venerdì prossimo 33 mm. di pioggia.
Non ci  credo neanche se lo vedo.
Però, fosse vero, forse potrebbe resuscitare qualche fungo che ancora cova nei punti più umidi e, tempo permettendo, dopo la metà del mese potrebbe uscire qualcosa di nuovo.
Se... molti se, perché dicono anche che sta per arrivare il freddo con tanto di neve.
In ogni caso per me la stagione finisce qui, troppo ostile.
Il cesto è appeso al chiodo.

Ecco le poche foto di ieri:

 

Boletus edulis

Sul margine della forra.

Tra le foglie secche della faggeta.

Seccato prima di fare in tempo a crescere.
 
Questo invece nonostante tutto era veramente bello.


E poi aveva anche un piccolo compagno.

L'ultimo, schiantato dal secco.


Questi non si capisce da dove erano usciti. Due subappendiculati giovani!

Lycoperdon echinatum

Tutto torna alla Natura: Cincia mora. R.I.P., piccola grande amica.
 

Un cordiale saluto a tutti.

lunedì 24 ottobre 2022

Al faggio.

Buongiorno!

Ier mattina siamo tornati verso la Consuma abbandonando la colonna di auto che svoltava per la Secchieta come un sol uomo.
Nel solito posto, arrivati alle 8, c'erano quattro auto.
Comunque ormai ci siamo abituati.
Così siamo scesi, abbiamo sistemato per bene Camillino e abbiamo affrontato la salita.
E nel primo posto che guardiamo abitualmente sono saltati subito subito due Bastardi.
Un po' rosicchiati ma comunque un buon segno.
Il terreno è notevolmente tirato e in pratica gli unici funghi abbondanti sono le Famigliole (che difatti sono lignicole), le Muscarie e le Russule da secco, ma quelle rimangono in terra per mesi.
Qualche Citrina, qualche Rubescens e Nebularis sul vecchiotto, spariti Imbutini e Prunulus.
Finché siamo rimasti negli abeti abbiamo trovato poco e comunque roba un po' sciupacchiata dalle limacce.
Poi, passati in alcuni tratti di faggeta d'alto fusto che conosciamo bene, abbiamo imbroccato parecchi Edulis e pure bellocci!
Ritorno alla macchina alle 13 col paniere pieno.
C'erano tre altre auto, diverse da quelle di stamani, e un motorino.


Ecco le foto:
 


Il primo Boletus edulis. I gasteropodi si son dati da fare.

Questo un po' meglio.


Altri aggrediti appena mettono fuori la testa dalle foglie.



Armillaria mellea

Il marito l'aveva lasciato perché era "un fungaccio".

La moglie gli ha detto: ma che fai, sei distratto?

Un altro simile un po' più in là.


A questo è cascato sopra un ramo secco ed è stato attaccato dalla muffa.

Peccato perché era bello grosso.

Tutto contorto e con evidenti chiazzature di muffa.

Nato anche lui di traverso.





Al piede di un abete, malridotto dalla lumaca.

Fustaia di faggio.

Una discreta famiglia, quattro pezzi.




Xerocomus chrysenteron + Boletus edulis.


Grosso.

Ha anche la bocca. Paura!


Suillus luteus maturo.


Un bel pezzo giovane.


L'ultimo, al piede di un faggio.

Discreto anche lui.


Buon pomeriggio a tutti!