sabato 23 marzo 2019

Marzo, pizzo, pazzo e malavvezzo...

...diceva mia madre, buonanima.

Buona sera a tutti!

Non posso fare commenti diversi.
Questo anche per rispondere a chi mi chiede cosa penso io dell'attuale situazione e dei possibili futuri sviluppi.
Non penso niente, perché anche il mio cervello ormai è disidratato.
Dall'ultimo mio report ha piovuto un paio di volte.
Non tanto ma qualcosina specie qualche giorno fa aveva fatto.
Ebbene, è tutto secco!
Anche se con alcuni distinguo, in base agli ambienti e ai funghi interessati.
Meglio quelli di montagna, perché in pianura ormai c'è solo polvere.
Perché il vento ha imperversato come e quanto ha voluto sterilizzando tutto quello che era possibile.
E poi ci si sono messe anche le temperature.
Qui stamani all'alba eravamo a +1,2°C e alle 15:25 a +26°C.
Escursione termica di quasi 25 gradi; da una situazione di quasi brina ad un caldo da metà mese di maggio! Solo che oggi era il 23 di marzo.

Ricapitolo di seguito la mia attività delle ultime due settimane:

12/3/2019
Breve escursione a Prugnoli. 
Solito risultato. una manciata di Prugnoli nella solita fungaia primaticcia e... rizzati.

17/3/2019
Prima uscita agli Asparagi.
Ormai ci vado più poco, perché non sono più cosa per me.
Confermo, meglio dimenticare.
Terreno strasecco.
Ne facciamo una pentolata ma sono parecchio legnosi e molti li ha scapocchiati il vento (tanto per rimanere in argomento).
Ci torni chi vuole.
Io do passo.

20/3/2019
Escursione sotto il Saltino per i Dormienti.
Neanche il segno.
Il terreno sta tirando e sarebbe proprio adatto ma non si vede niente.
Comunque qui non è più buono; è stato devastato troppo dai fortunali di qualche anno fa.
Non sono voluto andare alto e sicuramente ho sbagliato (il risultato pratico comunque sarebbe stato lo stesso). 
La squadra con cui andavo anni fa ci è andata e una dozzina di pezzi sul piccolo li hanno visti.
Del resto il terreno dei Dormienti mantiene assai meglio l'umidità, soprattutto in altura.

Oggi (23/3/2019)
Ritorno a Prugnoli.
Una manciata strasecchi e avvizziti, sempre nella stessa Prugnolaia.
Le altre ancora dormono e, se continua così, le sentirò ronfare per un pezzo.
Li prendo tutti, anche quelli piccoli (tanto non crescevano più) e ne riparleremo se e quando dovesse saltargli in testa di ripiovere, magari un po' più da cristiani.

Ecco le foto di quanto sopra:



12/3/2019




Calocybe gambosa










17/3/2019









23/3/2019






Notare il Prugnolo a destra completamente secco.

E anche questi col disco annerito.

Questi, sotto un tronchetto marcio, un po' meglio.






Qui si vedono bene i segni lasciati dall'asciutto.


Chiudo con 



un cordialissimo saluto a tutta la Compagnia!

domenica 10 marzo 2019

Confermo: memento pulvis es et...

Buongiorno a tutti (si fa per dire)!

Preciso, non che non sia lieto di salutare la Compagnia, ma perché questa stagione non ha niente di buono.
Questa mattina breve uscita ai Dormienti nella zona immediatamente sottostante il Saltino di Vallombrosa.
Terreno calcinato, cosparso di fronde fresche di Abeti e Pini, segno di una ventata di quelle coi fiocchi, e totale assenza di ogni specie fungina, anche di quelle che normalmente appaiono sul finire dell'inverno.
Solo in una fungaietta, neanche facente parte dell'ormai ridotto numero di quelle buone sopravvissute, una famiglia di otto Dormienti giovani e neppure tanto male.
Per il resto niente.
Dimenticavo, nessun segno di presenza umana, solo in un punto una manciata di bucce d'arancia (si sa, nel bosco è meglio buttarle in terra che portarsele via, anche se in effetti dovrebbero essere biodegradabili, trattamenti chimici permettendo) vecchie di almeno una settimana.
Concludendo, siamo a zero.
Non piove, non ci sono previsioni di pioggia e il terreno appena tira un po' di vento fa le nubi di sabbia (o cipria?).

Chiudo con le foto del "portentoso" ritrovamento odierno:



 
Hygrophorus marzuolus. Ben annidati nel terreno sotto lo strato di aghi e foglie della lettiera.



Notare l'aridità del terreno, anche in profondità.

E anche gli aghi di abete freschi tirati giù dal vento.





Questo "dormiente" è, ma casalingo.



Un cordiale saluto.

martedì 5 marzo 2019

Stagione infame.

Eccomi qua.

Questa mattina avendo un po' di tempo libero ho deciso di tornare a dare un'occhiata ai Prugnoli.
Preciso che qualche giorno fa ero andato a Vallombrosa per vedere se almeno nella parte alta cominciava qualche Dormiente, ma il risultato non è cambiato.
Zero!
Così stamani sono tornato dove trovai un Prugnolo il 22 febbraio.  
E anche lì terreno disastrato e vegetazione ancora molto indietro.
Ho visto una sola pianta di Primule che cominciava fiorire.
Altri fiori, solo l'Elleboro ma quello di solito fiorisce a dicembre-gennaio. 
Prugnolaie completamente spente (suona male) e solo in quella dell'altro giorno ho trovato 14 Prugnolotti mezzo stronati dal secco.
Le foglie secche gracchiano che è un piacere e non c'è da sperare un gran che.
L'unica sarebbe che piovesse sodo almeno un paio di ore (meglio due giorni).
Le previsioni parlano di piogge dopo domani ma io ci credo poco (le farà al Nord e sull'Adriatico come al solito).
Staremo a vedere.

Ecco le foto odierne e in coda aggiungo anche quelle dell'unico "San Giorgio" trovato il 22 febbraio:


Calocybe gambosa. Cuticola quasi metallizzata per l'asciutto.

Schianti da secco.



Un po' asciutti anche questi.


Meglio sotto le foglie, ma sono piccoli.

Terra secca!

Tutto qua.



22/2/2019





Cordiali saluti a tutti!