giovedì 25 giugno 2020

Ci siamo mossi.

Eccoci di nuovo qua.


Stamani finalmente, dopo ospedali-medici-veterinari e chi più ne ha più ne metta, abbiamo potuto fare una scappata nel bosco.
Siamo arrivati alle 8 nel castagneto.
Non c'era nessuno e abbiamo girato un'ora buona senza vedere niente.
Zero assoluto, a parte un paio di Amanita junquillea vecchie e due o tre Excelsa biascicate dalla lumaca.
A quel punto abbiamo deciso di fare una puntata in abetina per le Teste Rosse.
Un secco pauroso.
Intendiamoci, a seconda delle poggiate e dell'esposizione.
In alcuni punti il terreno è ancora umido ma il caldo eccessivo e il ventaccio di questi giorni hanno fatto parecchio danno.
In generale suolo ormai feltrato che risuona come un soppalco quando lo calpesti.
Comunque, a forza di controllare fungaie, abbiamo imbroccato 4 Pinophilus (due un po' rosicchiati dalla limaccia, uno fermato dall'asciutto e uno belloccio) e visto un minuscolo Estatino che si affacciava appena nel terreno tra un Douglas e un castagno (lasciato ma dubito che possa crescere in maniera apprezzabile).
Altri funghi?
Due o tre bollate di Ramarie gialle, 4 Calopus giovani ma stronati dal secco, una decina di Lactarius salmonicolor giovani (!?), qualche Russulina mezza secca e qualche Amanita delle specie già citate.

La prossima volta bisognerà andare al faggio, se ci riusciamo.


Ecco le foto dei Pinophilus:



Boletus pinophilus. Il primo.



Il secondo. Parecchio rosicchiato.


Il terzo. Un po' asciutto.



Il quarto. Belloccio.



Il tutto.



Un cordiale saluto a tutti!