lunedì 17 ottobre 2022

Ormai è così.

Buonasera!

Ormai è così dicevo.
E credo che non cambierà.
Naturalmente parlo dei posti che bazzichiamo noi.
Questa mattina siamo tornati nelle abetine sopra Vallombrosa.
Arrivo alle ore 8 in punto.
Quattro macchine, solo lì, per strada nessuna.
Entrati, nella prima fungaia che guardiamo, subito un bell'Edulis.
E dopo una piccia di tre bei Pinophilus giovani e un altro un po' più in là.
Riscesi un po', un Edulis bello grosso e uno piccolo mosso coi piedi e scappellato da un tizio che ci era passato sotto il naso qualche minuto prima, proveniente proprio da lì.
Andavamo alla grande.
Ebbene, in più di tre ore non siamo riusciti a raddoppiarli.
Sembrava di essere nel deserto del Kalahari.
Nei posti dove ne avevamo trovati diversi e belli nei giorni scorsi neanche il segno!
Siamo tornati alla macchina alle 11:55.
C'eravamo rimasti soltanto noi.
Annotazione, abbiamo trovato un bell'Edulis con dentro sette scarabei che scavavano, c'era rimasta solo la buccia!
E, a casa, mi sono accorto che anche quello grosso aveva un inquilino.
Era arrivato fin quasi al cappello.
Ho dovuto tagliargli il gambo per trovare lo scostumato.
Tranquilli, non gli ho fatto nulla.
Mi sono limitato a gettarlo nel giardino sotto casa.
 
Nei giorni prossimi siamo occupati con l'attività musicale di Tomoko.
Se torneremo in linea sarà nella prossima settimana.
E ormai siamo un pezzo avanti.
 
Ecco le foto di oggi:
 
 
 
Mentre saliamo il Valdarno dorme ancora sotto la nebbia.
  

Boletus edulis


Boletus pinophilus


 
I cappelli di due si sono saldati insieme.



Bellissimo ma a casa sono dovuto intervenire contro lo scarabeo.


Scappellato da qualcuno.

Sorpresa, non avevo mai trovato un Porcino nel raggio di 50 metri da qui.




Amanita muscaria. Sempre bella da vedere.

Altro Pinophilus, bellissimo.


Altro Edulis già "colto" da qualcuno.

Al faggio.

Belloccio.

Sempre nel faggio, distrutto da una masnada di scarabei.

Ecquequa.

L'ultimo, Edulis incastrato sotto una pietra al piede di un faggio.




Un cordiale saluto a tutti!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera Angiolo
sono un fungaiolo d'oltremare, mi sono trasferito e ho messo su famigna in Toscana.

Ho trovato questo blog quasi per caso qualche giorno fa e mi sono letto tutto il pregresso. Veramente complimenti per la prosa, per i carnieri e per le perle che ci ho trovato.

Da una decina d'anni bazzico i boschi toscani e, piano piano, sono riuscito trovare qualche posto per fare discreti carnieri, anche se per i tuoi standard in realtà non sarebbero gran chè (il bello della relatività).

Principalmente visito l'Abetone (dove ho potuto sperimentare la simpatia dei locali), la Secchieta, l'alta maremma e le colline nei dintoni di Firenze dove vivo.

I tuoi posti in Vallombrosa non li ho mai frequentati, sono sempre andato più all'alto, e di quando fanno o non fanno i funghi ci ho sempre capito il giusto.

Ma una cosa che mi sembra di aver capito (e sottolineo sembra), è che i rossi preferiscono muoversi sul fresco. Visto quelli che hai incocciato in questa battuta e che le temperature in Vallombrosa mi sembrano basse (una media di 10/11° secondo il cfr), non dispererei per una possibile partenza.

Se poi, come sembra, arriva nuovamente Scipione si starà a vedere che succede.

Un saluto
Lorenzo

MarcoG ha detto...

Ciao Angiolo!

E' quasi il venti d'ottobre e le bizze dei miceli non possono mancare. Forse non avete azzeccato tantissimi funghi ma i rossi sono veramente fantastici.

Fino a ieri fa come te ero quasi propenso a riporre gli scarponi in cantina, ma vedendo i picchi di temperatura che sta raggiungendo ho deciso di rimandare di qualche giorno l'archiviazione. Che non sia mai detto che non li vada a tirar fuori dalle bacie dove stanno sempre lì tra l'uscio e il ganghero per via della frescura. Vedremo, è il bello del "mestiere"...

Un caro saluto
Marco

Angiolo ha detto...

Ciao Lorenzo ...

..benvenuto!
Fungaiolo d'oltremare, quale mare?
L'Adriatico, il Mar Ligure, il Mediterraneo o l'Oceano?
Complimenti per l'italiano perfetto ma forse sei di famiglia di origini italiane?
Ti ringrazio per l'apprezzamento dei miei sproloqui monomaniacali.
Vedo che hai avuto modo di apprezzare anche la simpatia degli amici abetonesi.
O stavi facendo dell'ironia?
A me una volta hanno tagliato una ruota, negli anni '90.

I Pinophilus/Pinicola.
Quando da ragazzo frequentavo Pavana (70/60 anni fa) i Funghi Rossi lì li chiamavano Funghi da Freddo.
Pensa te.
Il prosieguo della nascita, chiamiamola così, a Vallombrosa.
Sinceramente non vedo spiragli.
Tutto può essere ma comincio ad avere il sospetto che forse gli ci sarebbe voluta una passata d'acqua anche minima.
Per rinfrescare la superficie del terreno.
Fatto sta che ora sono apparsi Grumati e Muscarie ma i Porcini stentano da far paura.
Temo che la nascita continuerà così, magari con qualche alto o basso, finché non arriverà il freddo e il momento di appendere il paniere al chiodo.
Se poi ingranerà tanto meglio.
Ma ci credo poco.

Un cordiale saluto

Angiolo

Unknown ha detto...

Buongiorno Angiolo,
Mi fa sempre piacere sapere delle vostre uscite,e anche se le raccolte quest'anno non sono copiose come altre volte,non importa,l'importante e' essere sempre "sul pezzo".
Io,purtroppo,per ragioni di tempo e perche' mi dedico anche alla caccia,mi limito a brevi spedizioni qui al basso,ad orari ,improbabili ( ieri sera dalle 17,30 fino a buio !! da matti) o un'oretta la mattina prima dell'Ufficio.
Devo dire pero' che qui si trova ancora qualche fungo,specialmente quelli scuri di querciolo,la qualita' non e' eccelsa,ma a me va bene lo stesso.
Mi sorprende invece la quasi totale assenza dei Gallinacci,che io apprezzo particolarmente,e te ne volevo chiedere la ragione se la sai.
Su in alto dove vai te,ci sono ?
Un salutone anche a Tomoko.
Stefano

Angiolo ha detto...

Ciao Stefano!

I Gallinacci a Vallombrosa non ci sono.
L'altro giorno all'Abetone ne avevo trovato un gruppetto di 6 o 7 ma non l'ho segnalato.
Non erano neanche la specie tipo ma il Friesii, una specie che produce carpofori molto più piccoli del Cibarius comune.
Insignificante o quasi.
Comunque cinque o sei giorni fa mi diceva un mio vicino che il pastore che ha il terreno accanto al suo (Montegonzi, San Marco, mi rimbalza sempre con toponimi ignoti e che non ho mai frequentato per motivi micologici) gliene aveva portata una borsata, di Gallinacci.
Mentre lui nel suo trovava tantissime "Puppole" (Bubbole) alias Mazze di Tamburo (genere Macrolepiota).
Ti dico francamente che a me i Gallinacci interessano pochissimo.
Sono buoni ma non costituiscono lo scopo delle mie escursioni e li prendo solo se non c'è altro che valga la pena di raccogliere.
Se ci sono (e sottolineo "sono") i Porcini, i Gallinacci restano tutti dove sono.
Riconosco che è questione di gusti.
Ciò detto, ritengo che non nascano perché è mancata l'acqua.
Sì, ne è venuta una caterva ma tutta insieme, e il terreno ha un aspetto insolitamente smorto, sgonfio, anche se è ancora umido.
Forse ci voleva più continuità e questo ha influito anche sui Porcini che in pratica non ci sono.
Ma, ripeto, il Gallinaccio è una specie che osservo il giusto.

Un cordiale saluto, anche da parte di Tomoko

Angiolo

Anonimo ha detto...

Il Tirreno, sono sardo. Ti ringrazio comunque per il complimento, parlare bene l'italiano non è scontato nemmeno per gli italiani :)

Il commento sugli abetonesi era sarcastico. Fortunatamente la macchina è finora tornata intatta, ma ho avuto modo di ascoltare il fioccare di commenti poco felici sui forestieri mentre mangiavo un panino al bar (facendogli peraltro girare l'economia).

Evito di divagare ulteriormente, stamattina ho fatto una puntata di "ricerca e sviluppo" su una poggiata che mi ha sempre ispirato tra Le Piastre e Pontepetri, ma che non avevo mai frequentato.

Risultato: delle spettacolari buttate di muscaria ma nessun porcino in tre ore di marcia. Ho trovato solo qualche erythrophus.

Un saluto
Lorenzo

Angiolo ha detto...

Buongiorno Lorenzo,

Scusa se ti pubblico e rispondo così tardi ma ero a Pietrasanta per un concerto di Tomoko nella Cattedrale e quando faccio queste brevi puntate fuori porta non controllo la posta.
L'avevo capito che facevi dell'ironia.
Sono dei simpaticoni all'Abetone.
Sapessi quante discussioni ho avuto sulle greppate del Libro Aperto.
Roba da Far West.

Il posto dove sei stato nella Valle del Freddo è sempre pieno di cercatori.
L'altro giorno quando andai all'Abetone ci saranno state una cinquantina di macchine la mattina alle 7 poco più.
Quando un po' dopo le 13 sono tornato in giù sei o sette.
Il che parla chiaro.

I sardi lo parlano bene l'italiano, magari con un po' di accentaccio (più che altro cadenza) a differenza dei fiorentini come me che alcune consonanti se le mangiano quasi fossero noccioline.

Un cordiale saluto

Angiolo