sabato 13 aprile 2019

Prugnolandia.

Buona sera a tutti!

Oggi, avendo la moglie presa la via di Firenze per la lezione al Conservatorio, ho pensato che era il momento giusto per tornare a controllare le mie Prugnolaie, qua dietro casa.
Arrivo alle ore 14, prime due fungaie a vuoto, come volevasi dimostrare.
Per un po' ho girato a vuoto o giù di lì.
Poi, giunto nelle fungaie "buone", ho cominciato a macinare cogliendo dei funghi stupendi, in lunghe teorie.
Comunque, tanto per sciupare la festa, ho potuto constatare l'arrivo dell'istrice.
In quella zona non ne avevo mai visto traccia.
Salvo forse lo scorso anno in una fungaia che avevo trovato sciupata (e quest'anno pure) in maniera singolare.
Proprio come fanno gli istrici, animali dannosissimi, e per l'ambiente e per la circolazione stradale.
Tantoché ne hanno fatto una specie protetta.
Qui in Italia, dove non esistevano, finché non ce li portarono dall'Egitto i Romani.
Però noi siamo speciali e quindi...mi sembra giusto!
In ogni caso ho trovato una mezzina dozzina di fungaie devastate con ampi scavi, soprattutto nella parte più fertile del terreno, dove il danno è maggiore.
E si vedeva bene che anche i funghi nati in punti del terreno in cui non era arrivato lo scavo ne avevano risentito.
Striminziti e parecchi con il disco del cappello nerastro, putrescente.
Comunque, per farla breve, ho fatto una panierata bella piena di funghi e mi accontento lo stesso.
Però vedersi sciupare le fungaie a quella maniera fa venire una rabbia...
Vabbé, proteggiamoli poverini, come faranno a vivere con tutte quelle spine addosso...

Ecco le (poche) foto scattate dal sottoscritto:



Calocybe gambosa

Grande fungaia parecchio martellata dalla bestia.

Giovani ma un po' patiti (disco marcio, fungo piccolo centrale).




Anche questi patiti, in fungaia devastata.



In macchione di rovo. Tanti.







Gialli,

al sole!







Anche questi in terreno sciupato dall'animale.

Pesticciati.





Stupendi, sotto Prunus spinosa.



Ed ecco la prova della presenza dell'istrice. Una "penna" della coda. Qui non ne avevo mai vista una.







All'uscita.





Non sono arrivato nella zona dove trovo le Morchelle perché già avevo una carica faticosa.
Però c'è ancora una bella nascita e qualche fungaia ancora non ha mosso.
Così ci tornerò fra qualche giorno.

Nel frattempo un...



Cordiale saluto!

5 commenti:

Mirko ha detto...

Ciao Angiolo complimenti per i prugnoli.
Io oggi sono stato in consuma a dormienti e devo dire che rispetto a sabato scorso non mi è andata male .
La pioggia che è venuta ha tirato fuori un po di nascita ma molti sono nascosti,difficili da trovare..difatti nel bosco c'era solo una macchina ..
Un saluto

Mario ha detto...

Boh?!...chissà dove finiscono i miei commenti?!? In qualche "nuovo buco nero" ?
Pazienza.
Saluti a tutti (si fa per dire, visto che nessuno mi leggerà...)
Mario (Prato)

Angiolo ha detto...

Ciao Mario pratense!

Mi dispiace per il tuo rovello.
Io, come vedi, ti ho pubblicato subito.
Ma questo può anche dipendere dal fatto che io sia disponibile online invece che in mezzo ai boschi o chissaddove.
Ho controllato i Commenti in attesa di moderazione ma non ne ho trovati di recente.
E vedo che tu ne avevi inviato, ed io ho pubblicato, uno il 9 aprile a "Si torna alla normalità.", in cui dicevi che per il momento preferivi insistere con i Dormienti che però fino ad allora ti avevano dato solo delusioni (spero che ora vada meglio).

Un cordiale saluto.

Anonimo ha detto...

Mario (da Roma) scrive....
Ciao Angiolo, complimenti per le raccolte che finalmente vedo proficue, almeno per i prugnoli.
Anche io, come il mio omonimo "pratense", avevo commentato qualcosa. Ma credo, usando il cellulare, di aver fatto io qualche pasticcio, considerato che la vista è quella che è.
Oppure può darsi che i "Mario" stiano diventando desueti oggi come oggi. Mia moglie mi dice che a Roma qualche anno fa, Mario era il nome dei macellai, dei meccanici e dei pizzicagnoli. Oggi nessuno battezza più un figlio con questo nome.
Comunque il messaggio non era per nulla importante se non per ribadire che la stagione era iniziata male e che questi tuoi ultimi post hanno un po' ridimensionato il pessimismo (anche se i dormienti rimangono tali, pronti speriamo per l’anno prossimo).
Questa pioggia, sempre a macchia di leopardo, ha fatto e farà nascere qualcosa. Per la prossima pioggia se ne riparlerà tra due settimane....forse!
I siti dei meteo, per vendere pubblicità e altro, ti dicono che succederà l’apocalisse. Poi a ben vedere qualcosa arriva ma molto poco. E con la siccità che c’era, anche quella che arriva (se arriva) a malapena bagna i vasi in terrazzo per due giorni, poi tocca ri-innaffiarli di nuovo. Questo è il trend, almeno per ora.
Qui a Roma ha piovuto leggermente (troppo poco) e non ho trovato una persona che non avesse qualcosa da ridire. Tutti che si lamentavano. "D’altronde se l’acqua arriva al rubinetto di casa ma chi se ne frega se deve venire anche dal cielo".
E come se non si avvertisse l’urgenza di un disastro che oramai perdura da parecchio tempo. Il collegamento tra l’acqua che arriva dal cielo e quella del rubinetto è un ragionamento troppo complesso in una società che tende a semplificare tutto (e magari a non risolvere niente).
Staremo a vedere. Ma le tue raccolte sono una bella iniezione di speranza, in particolare per chi, come me, in questo periodo non ha la possibilità di entrare in un bosco. E quindi grazie.
e non poteva mancare il latino dei padri fondatori (di Roma):
"Homines, nihil agendo, agere consuescunt male".

Mario

Angiolo ha detto...

Buona sera, Mario quirite!

No, non ho ricevuto tue missive.
Ma non preoccuparti, siamo messi bene (parlo per me).
Comincio a sentirmi come un Neanderthal in mezzo ai Vulcaniani.
Lo smartphone (ho cominciato a usarlo, pardon a tentare di usarlo, da circa mese, da quando mia moglie mi ha passato il suo avendogliene io regalato uno più evoluto per il suo compleanno) per me è l'oggetto misterioso, come alla tv italica inizio tramissioni.
Tutti spippolano come dannati ed io non ci capisco un tubo (non me ne frega neanche qualcosa per la verità, ma delle volte ci rimango male).
E poi non ho manualità, tocco un tasto e ne parte un altro!
Comunque, da poco tempo in casa mi hanno messo la "fibra" (di forza, tanto è gratis; però mi hanno dato un router formato valigia al posto di quello piccolo che avevo e tutte le derivazioni telefoniche in casa sono andate a quel paese) e Blogger che già non mi piaceva prima perché talvolta aveva il vezzo di fare quello che gli pareva e non c'era verso di fargli fare quello che volevo io, ha cominciato a dare vieppiù i numeri.
Ora non mi invia più la conferma di pubblicazione né la copia delle mie risposte.
Ultimamente un Commento di Steve, a cui chiedo scusa, ero convinto di averlo pubblicato (mi ricordo come in un'istantanea il mio gesto "e vai!") e poi Tomoko dopo tre giorni mi dice: perché non hai pubblicato Steve?).
Ma che ca...volo, guardo ed è ancora lì!
Soprassediamo, gorgheggiavano Ingrassia e Franchi.
I Prugnoli sono partiti abbastanza bene, anche se avendo cominciato col secco, sono un po' più attaccati dai parassiti di quanto dovrebbero.
E per i Dormienti domani mattina ci faremo una scappata, l'ultima se non si mostrano in quantitativi accettabili.
Quanto alla pioggia, la gente si meriterebbe che smettesse di piovere.
Per sempre.
Così la finirebbe di sbuffare tutte le volte che cade una goccia e potrebbero andare tutti sempre al mare.
E invece dell'indivia potrebbero degustare tante belle tavolette multivitaminiche.
I media lo fanno di mestiere, qualcosa devono dire, se vogliono vendere pubblicità.
Il Po è in secca, a preoccupare è l'onda di piena del Po, il Lago Maggiore ha esondato, il Lago Maggiore è trenta centimetri sotto il livello minimo storico, sempre così.
Non va mai bene niente e i notiziari si sono trasformati in un'elencazione di tragedie e mortammazzati.
L'apocalisse.
Le stagioni devono fare il loro corso perché, se fa come ha fatto quest'anno, il disastro è alle porte.
Un bel gennaio piovoso, come deve essere, e poi due mesi senza una goccia d'acqua!
Non sai quanto mi dà noia non riuscire a riconoscere più l'ambiente a cui ero abituato.
Ho dei ricordi incacellabili di disagi per il freddo e la pioggia ma anche di ricchezza di vita attorno a me che ora non riesco più a vedere.
Prima andavi nei boschi e trovavi tutto quello che la stagione doveva dare.
Ora è diventata una lotteria, in cui quasi sempre perdiamo tutti perché non ci sono più certezze.

Un cordiale saluto a te e a tutta la tua Famiglia.