Questa mattina con il fido botolo sono andato in Casentino.
Sono arrivato alle 8 passate perché sono partito tardi.
Fino ad un paio di anni fa arrivavo sempre prima dell'alba.
Ora arrivo due ore dopo.
Brutto vizio per uno che pretende di essere un cercatore di funghi.
Bisognerà che me lo tolga.
Comunque, sono arrivato sopra Cetica che era pieno di macchine.
Tra che hanno recintato tra che non hanno pulito il margine della strada e l'erba è cresciuta fino alle ascelle, ho stentato a parcheggiare.
Dove mi sono messo, un po' più a monte di dove andavo un tempo (saranno stati dieci anni che non ci tornavo), c'è una stradina che sale nel castagneto.
Ho preso quella e, fatti venti metri, mi sono trovato tra i piedi (si fa per dire, era sul balzo in mezzo alla grecchia) un bel Boletus aestivalis.
Mi sono arrampicato su per la grotta e ne ho trovato subito un altro piccolo.
Ho pensato, stamani faccio una strage.
E mi sono inerpicato in cerca dei vecchi posti, all'alto.
Morale della favola, i vecchi posti li ho trovati ma ho girato fino alle dieci senza vedere un fungo di qualsiasi genere o specie!
Solo cercatori in cerca di non si sa che cosa.
Con in panieri vuoti e che si raccontavano, ascoltavo da lontano, di averne trovato uno, due oppure niente.
Io pure, pensavo.
Poi, quando sono ridisceso, ho voluto riguardare vicino a dove avevo la macchina, sulla proda del tagliato.
Così, girellando nel frascame, ho trovato una famiglia di 4 Estatini, anche bellocci.
Se non fosse per il fatto che il più grosso (una quindicina di centimetri di cappello) e un altro di mezza tacca erano stati devastati dalla scarabeo stercorario.
Ho recuperato a malapena un parte dei berretti (la cuticola e poco altro).
Poi, guardando lì nei pressi, ho trovato altri tre bei Reticolati, uno alla volta.
Dopo, gira gira, sono venuto via senza rivedere altro.
Note sul terreno.
Ormai spento per il secco e il vento che non molla un attimo ma ancora buono per i funghi che sono in nascita, nei rari posti dove ancora ne cresce qualcuno.
Il tutto letteralmente contrato dai cinghiali.
Non c'è una foglia, ma quel che è peggio una zolla, che sia al suo posto.
Complimenti ai geni che li hanno buttati e agli inetti che dovrebbero sorvegliare che queste cose non accadano.
Non faccio nomi, ma ogni riferimento al Corpo Forestale, dello Stato e non, alle associazioni dei cacciatori, ai guardiacaccia, ai Fulchi Pratesi vari e ai beoti predicanti urbi et orbi non è affatto casuale.
Chiuso, mi sono sfogato!
Ecco le foto di oggi.
A presto!