domenica 11 settembre 2022

Chiamatemi Domenico.

Buonasera!

Ormai è diventata una prassi.
Posso andare nel bosco solo la domenica, quando siamo in cinquemila.
Così stamattina presto ci siamo presentati sotto la Croce del Pratomagno.
Posti in piedi, macchine parcheggiate di traverso, sui faggi, nei pascoli e nelle forre.
Comitive sfrenate di cercatori di tutti i tipi, da quelli professionali alle famiglie sgangherate con pargoli e suocere schiamazzanti.
Il bello della festa.
Comunque siamo riusciti a lasciare la macchina in un posto ombreggiato con Camillo sistemato su un materassino e tutti i finestrini dell'auto aperti di quattro dita e...siamo entrati.
L'ultima volta che ci siamo stati risale a circa sette anni fa.
Allora ne trovavamo parecchi, oggi un po' meno, ma quell'anno c'era più nascita.
Così siamo entrati e siamo andati parecchio in là nelle "nostre" poggiate di allora.
Dapprima niente, poi Tomoko ha trovato un bel Bastardo giovane e poco dopo un bell'Estatino.
Arrivati, nel nostro posto sembrava che ci fossero passati coi trattori.
Pendenze da urlo ma era tutto uno scalpiccio dei giorni scorsi con evidenti frenate in discesa (per non finire nel fosso trenta metri sotto).
Prima qua poi là è saltato fuori qualche bell'Estatino.
Poi c'è stato un momento che abbiamo imbroccato ma è durato poco.
Quasi tutti Estatini di nascita, belli scuri, "vegeti" come dicono all'Abetone e un paio di bei Bastardi.
Tornando abbiamo incrociato parecchia gente che rientrava.
Quelli che abbiamo potuto vedere non avevano niente, solo un commento ho sentito fare da lontano di uno che diceva che anche oggi quello (qualcuno noto al suo interlocutore) li aveva trovati!
La nascita c'è ancora e dovrebbe continuare anche se è troppo martellato, magari servirebbe una bella passata d'acqua ma vai a dirglielo a quel figlio d'un cane (Camillo, pardon!) del tempo.
Non credo che ci tornerò, troppa fatica, il tempo passa.
Mi occorrono posti più facili, tipo Vallombrosa.
E, a proposito di quello che dicevo l'altro giorno sul fatto che sto perdendo la mano, stamani Tomoko ne ha trovati molti più della sua parte e, naturalmente, io molti di meno.
E pensare che quando arrivò dal Giappone non aveva nessuna cognizione sui funghi.
È stata una brava allieva, ma anche io le ho insegnato bene.


Ecco le foto:
 

Lo stellone sorge sulla pianura, dietro i costoni del Pratomagno.

Boletus edulis, Bastardo.


Boletus aestivalis, Estatino.


Altri Estatini.




Un po' rosicchiato e col gambo molto interrato.


L'unico pezzo vecchio e parecchio sciupato dalla lumaca.

Bello giovane.

Enorme, mezzo sdraiato nella fogliera del faggio.


Ancora più grosso, uno dei pochi che ho trovato.

E uno dei pochi Bastardi trovati.

Altro bell'Estatino.

Amanita muscaria, bellissima!

4 Estatini giovani: uno in basso a sinistra, uno sotto il faggio a sinistra, uno a destra tra le due macchie di verde e l'ultimo a sinistra del ramo secco sotto il faggio, più o meno allo stesso livello del primo.

Il capostipite e poi gli altri tre.




Insieme.

Un bel giovanotto.

E per ultimo un bel Bastardo.



 
Dimenticavo, un po' di notizie sugli altri funghi.
In molti punti niente di niente. 
In altri posti umidi o molto ombreggiati tantissime Pantherine di tutte le età.
Qualche Muscaria, Rubescens, Amanitopsis e Cortinari assortiti.
Anche qualche Clitopilus prunulus, Boletus erythropus & calopus.
Del tutto assenti Ditole, Gallinacci, Russule e Lattari.


Un cordiale saluto a tutti!

11 commenti:

MarcoG ha detto...

Si direbbe un bel raccolto, quello di Domenico che si cimenta la Domenica! :)

Vedo che gli estatini hanno sentito il terreno che s'asciuga e fanno di nuovo capolino. In discreta forma si direbbe, mentre i settembrini forse hanno già dato il meglio... ma non saprei a dir il vero perché non sono mai venuto in Pratomagno.

La settimana che stiamo chiudendo nel versante di Badia sopra i 1200 hanno fatto un discreto botto, ma ieri erano quasi tutti a fine corsa e senza nuove nascite. Veramente troppo secco per qualsiasi fungo e quindi oggi mi sono dato alle due ruote. Le uniche compresenze sono panterina e muscaria.. tutte secche all'inverosimile. Nemmeno il genere russula s'è visto. Incredibile.

Un caro saluto
Marco

Anonimo ha detto...

Complimenti Angiolo, gli estatini, quando sono sani, sono sempre una grandissima soddisfazione, soprattutto di domenica quando nei boschi c'è già passato l'universo!

Qualcosina ho trovato anch'io sabato, soprattutto in alto, un paio di belle bollate di edulis di forza di faggio, mi hanno tirato un po' su il morale. Poi in basso qualche estivo, ma tutti i funghi erano esclusivamente in fungaia (tra l'altro in quelle tardive, che fanno funghi a fine buttata), al di fuori, il nulla cosmico. Mi dicono essere partito anche l'abete ma non ho avuto modo di andarci. Secondo me se non ripiove si troverà ancora qualcosa questa settimana, poi si torna ad aspettare...

Ale (romagna83)

MarcoG ha detto...

Tra un raccolto e l'altro m'è salito il solito rammarico. Perbacco, non ci manca davvero nulla in zona ed io amo i funghi al kilometro zero o quasi. L'unica che davvero non ho nell'albo è un bel cestone di soli rossi. Non che non si trovino.. ma mai in quantità esagerate.

Angiolo, invoco la tua esperienza per sapere dove fanno veramente a balle. Nel pistoiese e nel bolognese non sono mai andato, anzi, a dir in vero nemmeno nelle dolomiti, ma per un cestone di soli rossi, beh... quasi quasi una trasferta la farei.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Angiolo, prima di tutto I complimenti per il reportage fotografico e il consueto resoconto narrativo uscito dalla tua penna sopraffina che per me è sempre di piacevole lettura. Per quanto mi riguarda ho trascorso giornate bellissime nei boschi della nostra regione con buone raccolte. di ovoli e porcini. Putroppo i primi giorni di settembre i funghi erano molto bacati ora invece sono perfetti anche al castagno. Rilevo che le piogge della seconda metà di agosto, seppur copiose in molte zone della nostra regione, non hanno prodotto una corrispondente nascita generalizzata e abbondante di porcini e ovoli in tutti versanti delle montagne o in alcuni casi addirittura solo una leggera sfiorita. Come hai potuto constatare direttamente te così è stato in Pratomagno, ma anche in zona Abetone, nel Pistoiese più in basso, in Garfagnana e sulle colline del Chianti, mentre sull'Amiata la nascita è stata generalizzata e abbondante. Premesse che la nascita dei funghi è sempre bizzarra vorrei un tuo qualificato parere al riguardo.
In caro saluto a te Tomoko e tutti gli amici del blog.
Cordialmente
Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Marco!

Forse sulle Dolomiti...
Le Teste Rosse per me sono sempre state un enigma.
Ne ho sempre trovate poche e più che altro a Vallombrosa.
Però quando avevo la casa all'Abetone due o tre volte mi è capitato di trovarne così tante da farmi venire l'allergia.
Sul Libro Aperto ci sono delle faggete vocate proprio per quelle ma bisogna conoscerle e poi quasi sempre fanno cilecca, vogliono parecchia acqua ed ora le stagioni...
Qualcosa qualche volta l'ho trovata anche sopra Montemignaio, scendendo dalla Croce al Cardeto, ma solo una volta in quantità apprezzabile.
Tutti ricordi di altri tempi.
Ormai sono fuori dai giochi, sono zone troppo faticose per me.

Un cordiale saluto

Angiolo

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!

È bello andar per boschi piluccando Boleti, vero?
Che devo dirti, io penso che è stato troppo caldo e troppo a lungo, il terreno si è seccato come più non poteva, l'acqua ha corso e ne è entrata il giusto.
In qualche posto dove ne ha fatta un po' di più e magari in più volte sono partiti bene, nelle altre hanno stentato.
Poi dipenderà senz'altro anche dal tipo di vegetazione, dalle fasce climatiche e dalla natura dei suoli.
In ogni caso bisognerebbe che piovesse di nuovo e per bene, ma mi sembra che ne abbia poca voglia.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Ravasan ha detto...

Buonasera Angiolo, bel raccolto considerando l'uscita domenicale però il fascina della muscaria è unico, soprattutto quella della tua foto, stupenda appunto.
buon raccolto!
saluti
Ravasan

MarcoG ha detto...

Grazie Angiolo per le precise indicazioni. Da parte mia posso aggiungere che una delle zone migliori da rossi non troppo lontane da casa, è il lunghissimo costone che declina lentamente dal Falterona verso il Casentino. Costone sul quale si apre di tanto in tanto qualche piccolo crino di arenaria frammentata. Un terreno difficile sul quale nascono faggi e faggetti radi, e che ospita a macchia di leopardo un bellissimo sottobosco di mirtillo. Se non fosse che gli stiani gli parcheggiano sotto la moto, il vespone oppure il trial... sarebbe davvero un posto favoloso per andare a cercar funghi.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Angiolo, complimenti per il raccolto. Non ti buttare tanto giù, non è facile con la moltitudine di persone che stanno prendendo letteralmente d'assalto i boschi del Pratomagno. Io per mancanza di tempo, sono riuscito ad andare su nella Panoramica con mio figlio solo una volta però ci siamo divertiti, imboccando un po' di bei funghi agli ultimi faggi proprio vicino alle pratine della Croce. Un salutone a te e a Tomoko. Stefano

Anonimo ha detto...

...vedo che il mio costone del Falterona dove trovo i pochi rossi che porto a casa lo conoscono in parecchi.. :-))) Ma non è una novità...!
Zona bellissima, un sottobosco meraviglioso, che quando parte (e in certe annate non parte proprio) da soddisfazioni enormi, ma ahimè sottoposta molto spesso al vento e quindi piuttosto "suscettibile".
Comunque di quei costoni ce ne sono 2/3 buoni, e come dice Angiolo i rossi sono sempre indecifrabili, alcune coste danno solo edulis/estivi, altre anche i rossi...eppure sembrano identiche...valli a capire...

PS: Ad un cesto di rossi, che considero totalmente insapori, preferisco tutta la vita 10 estatini sani di stazza...

Ale (romagna83)

Angiolo ha detto...

Ciao Romagna in Fiore!

Le Teste Rosse, il mito e un po' il rimpianto.
Come dicevo a Marco, quando avevo la casa vicino a Pianosinatico, bazzicavo un costone del Libro Aperto, conosciutissimo anche quello a dispetto di quelli che se scrivi qualcosa allora tutti vanno là.
Nel 1987 (35 years ago) agli inizi di settembre partì una razzata di Pinicola/Pinophilus spaventosa.
Due giorni dopo partirono i Mocciconi, due giorni dopo partì la tramontana e cancellò tutto in due giorni.
Sembrano i racconti per bambini ai tempi in cui ancora esisteva il mistero.
E due giorni dopo partirono gli Estatini, a valanga, che continuarono quasi fino a novembre (novembre, ripeto) nonostante che piovesse un giorno sì e l'altro pure.
Tanto per sfatare le convinzioni che tutti abbiamo.
Cose da pazzi.
Mezza Toscana era lì e l'anno dopo chiusero con una catena la famosa strada che portava in quota oltre 1.200 metri.
La poggiata rossa di cui parlo è a quasi 1.400, nome locale "Le Svoltatine" perché c'è (forse c'era perché sono quasi trent'anni che non ci torno e ormai non ci tornerò più) un sentiero in mezzo ai mirtilli e al ceduo di faggio che l'attraversa in verticale verso l'alto zigzagando.
I Funghi Rossi nacquero per pochi giorni ma io non avevo e non ho più rivisto una cosa simile.
A famiglie di trenta-quaranta, a mazzi di decine, quasi tutti piccoli perché l'accozzaglia imperversava, che nascevano spesso seguendo il serpeggiare della radici di faggio coperte dal muschio.
Come i Prugnoli.
E in mezzo ai mirtilli, in alcuni punti arrivavano fino al ginocchio, capitava di trovare dei bolidi incredibili.
Ho il ricordo di una piccia di quattro giovanissimi.
Piccia non proprio classica perché erano rigorosamente messi in fila a lato uno dell'altro, appressati, a scalare, sembravano una specie di matrioska anomala, con una sezione che più che tondeggiante come si usa tra Porcini era quadrata.
Bianchi con delle leggere sfumature di verde-cilestrino e rossastro, ma più che altro bianchi.
Il più grosso aveva un manico che non si teneva.
E lì nascono così, delle volte sono quasi completamente cilestrini, poi cambiano colore e diventano rosso cupo, talvolta sembrano neri e difatti in loco vengono chiamati Funghi Mori.
Quell'anno ce ne avrò colti qualche migliaio.
Ci tornai l'anno dopo per trovarcene due o tre.
In seguito ce li ho ritrovati ma mai in quella maniera.
Misteri della natura.
E non è neanche una poggiata esclusiva.
Ci nascono normalmente Rossi, Mocciconi e anche se un po' meno Estatini.
Oltre a tanti Lyophyllum cartilagineum e Clitopilus prunulus di dimensioni epiche.
Vacci a capire qualcosa.

Un cordiale saluto a tutti.
Angiolo