giovedì 7 aprile 2022

Tanto tonò che piovve.

Buongiorno!
 
Piovve, e anche nevicò, per la verità.
Questa mattina, stanti le previsioni che davano una pausa nel maltempo (perché poi lo chiamino mal...), abbiamo azzardato una sortita.
Arrivati nel nostro solito posto abbiamo visto che c'era soltanto una macchina, l'unica in tutto il tragitto da Vallombrosa, macchina che tra l'altro mi sembrava di conoscere.
E difatti, appena saliti qualche centinaio di metri nell'abetina, abbiamo incontrato il "concorrente", un vecchio amico a cui avevo insegnato a cercare i Dormienti.
Poi per i casi della vita ci eravamo persi di vista e così è stata un'occasione per fare un rimpatriata e ricordare i vecchi bei tempi.
Terreno strafradicio e lasciato saponoso dalla neve in fusione (in qualche radura, lungo i tronchi caduti, ce n'era ancora un po').
Per farla breve, fin dal basso abbiamo cominciato a trovare qualche fungo, tutta roba di prima della neve, mezza secca, poi rinvenuta e quindi con i gambi vuoti.
E per di più spesso rosicchiata dai roditori.
Però salendo, questione di una ventina di metri di dislivello, abbiamo cominciato a trovare dei Dormienti da mettersi a ululare alla Luna e alle stelle.
A gruppi, mezzi sbiancati, massicci, nati sotto la neve e poi rimasti all'aria aperta quando il terreno si è sgombrato.
Noi alle 11:30 siamo venuti via perché c'era Camillo involtato nella coperta in macchina e poi avevamo da fare a casa.
Il nostro amico invece è rimasto per andare a controllare delle fungaie più in alto che ormai noi non guardiamo più perché facciamo giri ridotti.
Intanto quando siamo venuti via avevamo il paniere strapieno e anche lui ne aveva già parecchi.
Poi ci ha telefonato che non ne ha trovati tantissimi ma però roba bella e comunque ha quasi riempito il paniere (molto più grande del nostro).
In extremis, ma finalmente una bella cacciata!

Di seguito le foto odierne:
 


Hygrophorus marzuolus

Scheggiati dal secco e poi rinvenuti con la neve e la pioggia.



Anche rosicchiati dal topo.

Un po' meglio nella foglia di faggio.

Una famigliola.


Salendo di quota si comincia a trovare roba migliore.

Anche sotto terra.

Decisamente migliore.

Qualcuno purtroppo si rompe. Sono fragili e poi spesso legati dalle radicelle degli abeti.



Belli.







Dormienti stupendi.





Enorme.


Involtati nel terreno melmoso.








Grossi anche questi.



Merce extralusso.

Ancora sotto.


Pure questi.

Alla grande.

Nascosto bene.





Altro gigante.

Però nel crescere, a contrasto con la legna secca, si è stroncato un po'.






Grande e col gambo lungo.


L'ultimo, lungo pista mentre torniamo.


Siamo contenti.

 
Se continua così dovrebbe venire ancora un po' di nascita, almeno fino alla fine del mese.
Dipende da cosa farà il tempo.
 


Un cordiale saluto a tutti!

1 commento:

mario ha detto...

Che gran bei Marzuoloni Angiolo. Viene voglia di correre subito nel bosco. Anche adesso che sono le otto di sera e sono sul divano (-;

Un ritrovamento cosi' abbondante in questi gg, e' come segnare il goal decisivo al 90'!
Adesso vediamo quanti minuti di recupero concedera' l'arbitro. Magari avrai anche tempo di segnare il raddoppio! Te lo auguro...

Mario (Prato)