Giornate caldissime, con temperature che sfiorano i 40°C.
Così ieri, non avendo la signora moglie impegni di Conservatorio e di studio, abbiamo deciso di andare a fare un picnic in altura, all'ombra delle fronde di faggio.
Saliti da Vallombrosa, allorché siamo arrivati all'altezza del varco della Croce al Cardeto ci è venuta la malsana idea di scendere nel versante casentinese a vedere come stava il terreno,
Preciso, ci conosco un po' perché ci andavo un tempo in autunno per Bastardi e Funghi Rossi, ma non ci ho mai bazzicato in questa stagione che è (sarebbe) tempo di Estatini se non fosse per come è andato il meteo.
Comunque siamo entrati e, appena affacciati nella faggeta, subito un Aestivalis un po' rosicchiato dalla lumaca sul margine della pista!
Cinquanta metri più giù, altro Estatino maturo col gambo che fa pio-pio.
Poi giù a capofitto in direzione di Montemignaio.
Senza vedere nulla.
Solo in fondo alla ripida, nella fustaia, salta fuori un pezzo giovane stupendo a vedersi, se non fosse per il fatto che è letteralmente morto (disidratato), gambo enorme vuoto (cioè pieno di larve) e cappello massiccio, secco tipo cartongesso, altrettanto bacato.
Ancora venti metri e salta fuori addossato ad un sasso muschioso un bel fungo semimaturo, fresco e sano!
Misteri della fede.
Giriamo ancora un po', non si vede altro, fa un caldo tremendo (ore 11) e ne abbiamo piene le scatole.
Così risaliamo velocemente (si fa per dire, un'ora con un paio di soste) e ce ne andiamo al fresco, dove siamo restati fino a tardi.
Altri funghi visti, 1 Erythropus, 5 Calopus, 1 Cyanoxantha, 1 Olivacea e 5 Rubescens.
Ne riparleremo se e quando pioverà.
Le foto:
Il primo Estatino. Gambo bacato, capello sano. |
Il secondo, da seccare. |
Il terzo, neanche da seccare. |
Il quarto e ultimo. L'unico sano. |
Un cordiale saluto!