giovedì 10 ottobre 2024

Scuse ai lettori e ai funghi.

Buongiorno!
 
Prima di tutto le scuse a chi mi ha scritto ultimamente.
Non me ne ero accorto ma questo serpente di sistema (i mei più sentiti ringraziamenti a Blogger di Google, continuate così, a rompere le scatole a chi non ve le rompe) ultimamente ha cominciato a percepirmi come lettore invece che come autore del Blog.
Così i miei commenti li devo approvare(!?), ma anche così facendo non ci capisco più nulla e mi sono ritrovato con i Commenti inviatimi in questi ultimi giorni a credere di averli pubblicati e invce nix.
Bravi, bravissimi!
A forza di preservare la nostra privacy e tutti gli altri blablablà passiamo il tempo, che secondo loro avremmo libero a disposizione per fare quello che ci pare, a cercare di rimediare a quello che loro alterano d'imperio stravolgendo il sistema sempre seguito senza neanche fartene partecipe.
Del resto ormai siamo creature artificiali che vivono in un ambiente completamente avulso da quello di origine, e in attesa che la Natura rimetta tutto a posto, con le buone o con le cattive.
Soltanto questione di tempo.
 
Ciò detto, tante scuse anche ai funghi perché ieri siamo stati forse un po' troppo prepotenti.
Pur con dei momenti di vuoto piuttosto prolungati abbiamo imperversato in lungo e in largo.
Chiarisco, io tutti questi funghi che tutti trovano non li vedo.
I funghi quasi tutti a singolo, massimo 2 o 3 assieme, di rado, per cui abbiamo fatto il pieno ma siamo venuti via dopo cinque ore, non dopo cinque minuti..
In altre zone o su altri versanti non discuto, ma dove andiamo noi (Vallombrosa, ormai andiamo lì che è più vicino e c'è da camminare meno che in tanti posti, di necessità virtù) ieri le persone che abbiamo incontrato, c'era abbastanza affluenza, di roba nei panieri ne avevano poca.
Comunque è sempre questione di fortuna, alla fine.
Quindi per il momento va bene così.
Per il resto vedo che è partito tutto.
Era una settimana che non tornavamo: Grumati, grigi e viola, Muscarie, Rubescens, Pantherine, Steccherini, qualche Falloide, Mazze di Tamburo, Trombette dei Morti, Cortinari, Tricholoma columbetta, Pennenciole, oltre ai soliti Imbutini, Ditole e Guardiole.
E, a pochi metri della macchina, al ritorno sulla pista forestale, una bella famiglia di giovani Cimballi reali (Clitocybe maxima), il mio fungo preferito in assoluto.
Naturalmente le ho prese e abbiamo finito così, con la premessa/promessa dell'incipiente stagione autunnale.
 
Foto:
 
 
Boletus edulis, ancora a buio.

Pure quesro.


Alla via così.



Mostro, sotto terra.

Completamente sotto, l'ho scoperto io. Erano anni che non mi capitava.

Quasi otto etti.

Il compare più giovane, anche lui completamente interrato.

Addossato a un tronco.


Boletus pinophilus


Colossale, sul ciglio della pista.



Altra Testa Rossa, enorme.



Si torna ai fratelli più chiari.



In solitaria sotto abete. Tutti gli anni ne fa uno.


Altro Rosso.


Altro randello, sul sentiero.



Più giù nei ributti.


Un po' biascicato dalle limacce.

Bastardo di mezza tacca.

Grande cerchio di Grumati (Lepista nebularis).

Bello, in mostra sulla pista.

Altro bel Rosso.

Accanto ne aveva altri due parecchio sciupati dai gasteropodi.



Stupendo.


C'era già la limaccia ma non ha fatto in tempo a sciuparlo.

Contro il tronco dell'abete.

Belloccio.

Gamberellone lunghissimo, un po' infastidito dalla limaccia.


L'ultimo, anche lui un po' sciupato.

Clitocybe maxima, Cimballo reale.


FINE


Probabilmente fino a settimana nuova non potremo tornare.
A meno che non ci si liberi da qualche impegno.
Sarebbe una bella palla.
 
 
 
Un cordiale saluto a tutti!




giovedì 3 ottobre 2024

Troppa acqua, speriamo bene.

Buongiorno!

Ieri siamo tornati sui nostri passi. 
E non è andata male, nonostante una mia inspiegabile stranissima propensione a scansare i funghi.
Fortuna che c'era Tomoko che nel bosco non sa neanche dov'è, ce la porto io sulle fungaie.
Però fungaie o no, se passa vicino a un fungo lo fulmina
E ieri sembrava ci fosse una tempesta di scariche elettriche, fulmini e saette!
Tirava da vicino e da lontano ed ha fatto una serie clamorosa di centri.
Io ho fatto da spettatore, qualche bel fungo ma pochi.
Tenuto conto che non è che ci fosse un granché, con diversi funghi sciupati dai gasteropodi ed alcuni giovani affogati dall'acqua è andata di lusso.
Tremo al pensiero di quali saranno le conseguenze di tutta la pioggia che sta cadendo, in altura siamo già a 40/50 mm. e anche qui non scherza.
Comunque anche ieri più o meno il solito copione.
All'arrivo c'erano sette macchine.
E siamo partiti subito bene con bei funghi ma dopo un pochino abbiamo cominciato a cercare nel vuoto.
Poi in un passaggio ci si si sono attccati in coda un paio di rompiscatole, marito e moglie, e non si riusciva a seminarli finché non siamo tornati indietro e loro hanno dovuto proseguire; se ci venivano ancora dietro stamani eravamo tutti sul giornale. 
E probabilmente è quello che mi ha ghiacciato.
Invece Tomoko no, ha cominciato a trovare, quasi tutta roba a singolo ma ogni cinque minuti metteva nel paniere.
Quando alla fine, poi ci siamo decisi a ripartire perché era tardi ed eravamo anche discretamente carichi, ha completato il suo exploit.
Sulla pista principale che fa il giro della gola, dove al ritorno passano tutti quelli che vanno a funghi in quella zona, sotto le radici di un abete che penzolavano dal balzo ha imbroccato due Edulis giovani, cappello appena di misura con gamboni lunghissimi.
Erano lì e non li aveva visti nessuno.
Io venivo dietro e non so se li avrei visti, probabilmente no perché erano ben mimetizzati sotto il muschio e io non vedo più come una volta.
A lei comunque non sono sfuggiti, e da almeno sei-sette metri.
Non solo, dopo averli colti siamo saliti sul balzo, e fatta una decina di passi, ne ha pescati altri due, di cui uno enorme, nascosti appressati sotto le radici muscose di un altro abete, tipo Dormienti.
Poi siamo scappati perché era veramente tardi.
Quando torneremo, probabilmente a inizio settimana, faremo un'ispezione accurata di tutto il costone.
Giù c'erano ancora quattro macchine.


Ecco le foto:
 

Boletus edulis e avvoltoio in caccia.

Giovane Bastardo.

Piuttosto grosso.

È piovuto. Giornata di Salamandre. In compenso non si vedono scarabei.


Maturo, bianchiccio, immerso nella lettiera strafradicia.

Enorme ma incastrato sotto il lastrone di pietra. Gambo sciupato dopo un quarto d'ora di tentativi.

Bellissimo.


Un bel giovanotto.


Coppiola in faggeta.



Ancora in faggeta.

Altra Salamandra.

Bello.

I primi Craterellus cornucopioides, le Trombette dei morti.

"Bastardo" annidato nel muschio.


Altro.

Le limacce imperversano.

Piacente.

Con un compare affogato dalla troppa acqua.

Da solo.

Boletus pinophilus

Ed eccoci al gran finale.

Visti da vicino.

E senza il muschio a nasconderli.

E infine questi due.

Il più grande, veramente bello.

L'altro, più vecchio e più piccolo.

Forse un po' troppo maturo. Comunque commestibile.

FINE

 
Come detto, fino alla settimana entrante rimarremo a riposo.
Sperando di ritrovare i funghi in buona salute dopo tutta quest'acqua.
 
Un'ultima cosa.
Continuano a pervenire commenti da lettori non registrati e che non si firmano.
Come ho già ripetuto tante volte, se non c'è una firma o un nickname io non pubblico, anche se si tratta di messaggi dal contenuto innocuo o addirittura di approvazione.
Quindi, per favore, mettete un nome anche se poi in definitiva non significa niente.
Per la forma.
Grazie!
 
 
Un cordiale saluto a tutti!