giovedì 5 aprile 2018

Ritorno alla normalità.

Buona sera!

Gli ultimi giorni purtroppo sono stato fuori scena perché con ho dovuto portare Tomoko ad un corso di musica nel pistoiese.
Così, tornato ieri sera ed essendo stanco di perdere le parole come Luciano Ligabue, nonostante il tempo incerto nel primo pomeriggio ho deciso di tornare a vedere dei Prugnoli.
E difatti, partito con il sole, dopo dieci minuti mi sono trovato sotto un violento piovasco.
Ma come, se c'era il sole!
Sono andato avanti caparbiamente e, arrivato sul posto, ho trovato tutto grondante acqua ma col cielo che si stava rasserenando.

Così sono entrato tutto contento (scansando le frasche bagnate) ed ho fatto, finalmente, una buona caccia.
A metà per la verità perché, dopo poco più di un'ora e già quasi a pieno carico, ho dovuto togliere il disturbo causa un ritorno di pioggia abbastanza consistente (naturalmente quando poi sono arrivato alla macchina c'era un sole che spaccava le pietre, tempo birbone!).
Comunque arcicontento perché ho trovato veramente dei bei pezzi e tanti.
Solo in alcune fungaie perché molte di quelle che ho guardato non danno ancora segni di vita, ma dovrebbe essere questione di giorni.
In ogni caso devo rilevare che gli ungulati hanno fatto grossi danni anche in queste forre.
Ormai non ci si salva più, anche perché per distruggere una fungaia bastano un paio di raspate date bene.
Prima o poi qualcuno dovrà prendere dei provvedimenti.
Questo non è salvaguardare l'ambiente come sbraitano gli animalisti, ma proprio il contrario, distruggerlo.
Alla fine avremo tanti ungulati e nient'altro.
Né funghi, né microflora, né microfauna.
Solo un immenso allevameno a cielo aperto di maiali, bella soddisfazione!

Ma...ecco le foto di oggi:


Prima fungaia di Calocybe gambosa. In pieno sole!



Stessa fungaia.

Altra, all'inizio.

Prugnolaia enorme.

Disposta ad arco in un piano sotto un quercione.










Questa Prugnolaia tutti gli anni arrivava a farne durante l'arco della stagione circa 400. Questi sono 67 ma penso che non ne farà molti altri. La bestia l'ha devastata.

A pochi metri Prugnolaia beige. Li fa grossi e massicci ma da un paio di anni ha ridotto molto la produzione dopo che una forte nevicata ha fatto crollare la marruca sotto cui si riparava.



Per ora ha fatto questi.

In questa non sono cresciuti, per il momento.

E l'animale ne ha buttati all'aria parecchi.

Questi un po' meglio.

Ultimo ritrovamento. Bellocci ma pochi.

Dopo la pulitura.

Reparto rottami.




Un cordiale saluto a tutti!

giovedì 29 marzo 2018

Non ho parole!

Buongiorno!

Questa mattina ho fatto un ultimo tentativo per riabilitare il mese di marzo 2018.
Che è e rimane uno dei peggiori che io abbia mai visto, micologicamente parlando.
Ma non c'è niente da fare, la stagione è partita male e continua imperterrita.
Ricapitolando, alle 9:15 sono sbarcato col quadrupede a Vallombrosa, zona Lago.
Non c'era nessuno tranne una macchina che mi precedeva e che si è fermata proprio dove di solito mi fermo io.
Ne sono scesi due uomini che hanno preso una sporta e sono saliti da una parte mentre io dall'altra.
Ho girato un'ora e mezza vedendo: due bei Dormienti (a singolo), il foro con ancora un pezzetto di gambo dove l'animale ne ha mangiato uno piccolo, uno marcio perché smosso e tre o quattro minuscoli carpofori che ho lasciato ma sicuramente non cresceranno perché sono già quasi neri e rimbastarditi.
Così, alle 10:40, cambiamento di target.
Quaranta minuti di viaggio e arriviamo in basso, dove trovo i Prugnoli.
Peggio che andare di notte!
Nella prima fungaia, dove il 17 marzo ne vidi quattro scalzati e mezzi marci per la troppa acqua, niente; nell'altra dove ce n'erano una ventina, anche grossi ma già tutti marci, ne ho presi 2 belli e ne ho visti una mezza dozzina grandi come i cerini buttati all'aria dall'imbecille che sembra essersi scatenato ed ha massacrato tutto il bosco con particolare predilezione per le Prugnolaie.
Ho visto delle fatte enormi di cinghiale ma gli scavi mi sembrerebbero più di tasso o istrice. 
Nella fungaia dove ce n'era qualcuno, nel terreno rimasto nudo si vedevano delle rigate profonde in parallelo come se qualcuno con un grosso rastrello si fosse divertito a tirar via tutte le foglie fino all'ultima.
Stesso discorso anche per un'altra fungaia che l'altra volta non avevo guardato e dove oggi ne ho visto uno grande come un fagiolo buttato all'aria e sei o sette uguali rintanati sotto le foglie secche.
Perché c'è anche questo.
Nonostante tutta la pioggia venuta e il terreno ridotto ad un pantano, lo stesso, grazie a tutta la tramontana che ha tirato negli ultimi giorni, in superficie, dove l'acqua non ristagna, ha fatto la crosta.
Così fungaie semidistrutte, terreno secco in superficie e foglie che cantano come se fossero le Dolly Sisters.
A questo punto comincio a sperare nei Porcini, come ultima risorsa.
Speriamo che venga una rinfrescata con almeno un'ora di pioggia.

Le foto di oggi:




Il primo Dormiente.



E il secondo!


Il primo Prugnolo.

E il secondo.

Notare al centro i Prugnolini buttati all'aria dalla bestia e uno marcio dell'altra volta.

Tutto qua!



E un cordiale saluto a tutti!





venerdì 16 marzo 2018

È dura!

Buona sera a tutti!

Questa mattina, approfittando di una pausa nelle precipitazioni che non mollano mai, ho fatto una scappata in basso a Vallombrosa.
Sono arrivato alla 9 con un buio che sembrava ....quella storia di Hemingway e del negro (chiedo venia ai politically correct, che anche quelli non mollano mai).
E, come temevo, ho fatto il giro a vuoto.
In tutto 7 pezzi di cui 4 belli e 3 piccoli venuti via insieme all'ultimo dei quattro a cui erano appressati.
Per il resto, il vuoto pneumatico.
E non ci sono, perché se ci fossero, si vedrebbero buttati all'aria dai cinghiali laddove (dappertutto) scavano, tipo Pompei.
E neppure c'è gente a cercarli.
A questo punto l'ipotizzata escursione del 25 marzo è inutile farla.
Bisognerà aspettare che venga aprile, se è vero che col fine settimana verrà un'ondata di freddo dalla Siberia e dintorni (mi par quasi impossibile).

Ne riparleremo in seguito.

Ecco le foto del grande bottino odierno:



Il primo Dormiente (bagni di fango).

Questi invece erano fuori.

Bellocci.






P.S.: Dimenticavo. Quando sono venuto via, alle 11 cominciava a piovere ed ora vedo dal sito della Regione Toscana che ha fatto una fracchiata d'acqua, tanto per cambiare.



Un cordiale saluto!

venerdì 9 marzo 2018

Tanto tonò che piovve.

Ben ritrovati a tutti!

Stamani terza uscita a Dormienti (una al mese, da gennaio).
E finalmente si sono fatti vedere.
Intendiamoci, è ancora troppo presto, per quella che è stata finora la stagione.
Però almeno li ho visti (e anche presi).

Arrivo, ore 9 sotto il Saltino.
C'è una macchina.
Mentre scendiamo, il botolo all'improvviso si volta a guardare all'indietro.
In mezzo all'abetina a circa cento metri s'intravede uno vestito da caccia che sta risalendo faticosamente.
Probabilmente è quello dell'auto.
Andiamo bene, penso.
E difatti scendo fino a più di metà per Pian di Melosa senza riuscire a vedere qualcosa.
È crollato tutto e quello che conoscevo non è più identificabile.
Molto è sparito e per il rimanente non ho più punti di riferimento, oltre ad essere stato cancellato o arato dai trattori, con rovi ed erbacce che crescono dove prima c'era il buio degli abeti.
Ed anche le fungaie, saranno sopravvissute a tanto sfacelo?
Poi, all'ultima che controllo prima di cominciare a risalire, olè!
Quattro Dormienti, ed anche bellocci.

Mezzo sepolti in una buca piena di foglie secche di castagno.
Ai gambi ne hanno attaccati altri quattro o cinque piccoli muffiti per la troppa pioggia.
Bisognerebbe che per qualche giorno la smettesse di piovere (il terreno è un pantano e quando lo calpesti sputa l'acqua) mentre invece, a quel che dicono, nei giorni prossimi ci sarà una mezza alluvione.
Comunque mi faccio più attento e mi sposto verso zone che avevo tralasciate.
Per farla breve, trovo subito altri due Dormienti e dopo un quarto d'ora una buttata di sette.
Tutta roba grossa, gli ultimi addirittura di prima della neve.
Non male per la prima giornata: circa 7 etti per 13 pezzi.
Domani, se mi riesce, vado a fare un giro all'alto, per vedere se anche lì cominciano.

Ed ecco le foto:



Hygrophorus marzuolus, i primi dell'anno!

Quattro.

Altri due.



Il primo degli ultimi sette.

Si vede che sono stati sotto la neve e il ghiaccio.




Gli altri sei assieme.

13, porta anche bene.


Dopo il bagnetto.


E, per finire, un fungo molto apprezzato in Estremo Oriente: Auricularia auricula-judae.








Un cordiale saluto a tutti!