giovedì 17 febbraio 2022

Si comincia.

Salve! 
 
Questa mattina finalmente abbiamo potuto fare una scappata nelle abetine di Vallombrosa.
Un po' sul tardi ma tant'è; arrivo al Saltino alle ore 10:15, ripartenza alle 12:30.
Il terreno dopo le piogge dei giorni scorsi e la poca neve caduta avanti ieri è perfetto, tipo sapone.
Attenti agli scivoloni e cadute varie!
Come ho già detto ormai riconosco poco di quel bosco, dopo gli eventi catastrofici di qualche anno fa e i cambiamenti ambientali che ne sono seguiti.
Però qualche fungaia di quelle che bazzicavo c'è ancora e abbiamo fatto un discreto panierino, di quelli tipo Cappuccetto Rosso.
Comunque sufficiente per un paio di cotti e come prima uscita "convinta" non c'è stato male.
Me lo avessero detto ieri sera ci avrei messo la firma.
Quindi...contentissimi.
Un po' meno Camillo che è rimasto in macchina involtato in una calda coperta di lana ma purtroppo le sue condizioni non permettono altro.
In ogni caso, tanto per farsi intendere, ci ha severamente redarguiti con una serie di latrati non proprio amichevoli, tipo vaffa.
Contriti, abbiamo preso nota e messo nel carniere anche quelli.
Per concludere, la stagione promette bene e d'ora in poi se usciremo andremo all'alto.
Lì è rimasto più ambiente e possiamo muoverci meglio.

Alcune delle foto scattate stamani:
 
 
 
Hygrophorus marzuolus


Nascosti e anche bene.




Alcuni però belli evidenti.





Famiglia intortata nella melma post neve.

 

Appena affiorante nel terreno.


Gli unici già maturi.




Affogati nel terreno nudo.


L'ultimo, dove ne trovammo uno il 25 gennaio.

Fine.  


 
Un cordiale saluto a tutti!


7 commenti:

Pppp ha detto...

Emanuele
Grande ci sono riuscito da telefonino
Meno male
Un saluto 👋 di nuovo

Anonimo ha detto...

Grandi! Sempre un piacere leggervi e vedere le vostre foto. Un saluto a tutti Camillo compreso, ora per voi due sarà durissima fare i panieri senza la sua sapiente guida!
A presto
Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!

Hai proprio ragione.
Senza il contributo di Camillo potremmo fare anche a meno di andare nel bosco.
E un po' ci siamo già adeguati.
Portiamo il panierino, quello di Cappuccetto Rosso, per le fragoline.
Grazie e un cordiale saluto.

Angiolo

Ravasan ha detto...

Buongiorno, è la prima volta che scrivo nel blog e non sono mai andato a dormienti ma le descrizioni che fate e le foto pubblicate sono veramente belle. Purtroppo non ho molto tempo causa lavoro, quindi il seguirvi sul blog lenisce la mancanza dell'uscita nel bosco. Grazie ancora e complimenti.
un saluto a tutti.
Ravasan

Angiolo ha detto...

Buongiorno Ravasan e
benvenuto!

Purtroppo non sempre possiamo fare come vogliamo.
E neanche sappiamo quello che ci riserva il futuro.
Così ogni volta che riusciamo a recuperare un po' di spazio per noi è una grande conquista.
Ti ringrazio per le parole di gradimento e ti auguro di poter fare qualche bella escursione, magari proprio nei momenti migliori.

Un cordiale saluto

Angiolo

Anonimo ha detto...

Mario da Roma scrive,

oh, finalmente due buone notizie, la prima è che siete usciti a fare funghi e la seconda che ne avete anche trovati.
La terza.. poi, se vogliamo, il vostro botolo è li, anche se un pò incazzato, che vi attende trepitande. Prendiamo quello che di buono c’è. E non mi sembra poco!
In attesa di qualche pioggia vera ci accontentiamo del freddo che, se non è proprio simile a quello dei vecchi tempi, almeno ci ha evitato un inverno primaverile.
Sono lieto che torniate, tra impegni e altro, a frequentare i boschi e a darcene cronaca con lo stesso stile a cui siamo tutti quanti, noi del blog, abituati.
Grazie.

Speriamo in una primavera ricca d’acqua. E poi di sole.

Un caro saluto.
Mario

Angiolo ha detto...

Buonasera Mario

e grazie!

Questo tempo non è più quello di una volta.
Qui in Toscana faceva certe nevicate fino a una ventina di anni fa che rimanevano anche per settimane, specie nella prima parte dell'inverno.
Quest'anno poi è stato piuttosto temperato.
Tre o quattro volte siamo andati per un giorno o due a qualche grado sotto lo zero ma mai oltre i 4 gradi, parlo naturalmente del fondovalle tra Firenze e Arezzo.
E le uscite che facciamo ormai sono quasi da barzelletta.
Tra Camillo che non cammina quasi più, e poi dove andrebbe dal momento che è cieco?
Comincia ad abbaiare appena saliamo in macchina e ogni dieci chilometri bisogna fermarsi per farlo scendere ad annusare qualche albero.
Altrimenti ci fa diventare scemi più di quello che siamo (parlo soprattutto di me).
E via dicendo.
Finché, quando torniamo alla macchina dopo la giratina, ci manda pure.
'Sto figlio d'un cane!
Tornando alla stagione, finora non avrebbe fatto danni.
Sperando che quando si arriva alla metà di marzo non smetta di piovere, come ha cominciato a fare da qualche anno a questa parte.
Nel qual caso si potrebbe tornare, almeno per una volta, ad una stagione estiva normale o quasi.
Speriamo!

Un cordiale saluto a te, alla tua famiglia e alla Città Eterna

Angiolo