domenica 24 ottobre 2021

Ottobrata.



Buongiorno a tutti!

Eccomi di ritorno dopo un lungo periodo di assenza informativa per impegni improcrastinabili.
Innanzitutto la salute di Camillo con visite ed esami a non finire.
Poi anche la mia che non è un granché anche se comincio finalmente a camminare senza dolore, ma è stata dura e d'altronde non è che ci sia da pretendere troppo.
Chi sta meglio è Tomoko che ha finito la terapia ed è tornata alla normalità, ma è sempre impegnatissima coinvolgendo anche noi.
Tra l'altro lei ha gli studi al Conservatorio ed ha anche dovuto partecipare ad un seminario organizzato a Larciano dal 6 al 9 ottobre cosicché con Camillo siamo andati al seguito, perdendo forse il momento migliore di questa infame stagione micologica.
Dopo tanto adesso c'è un momento di calma (ma non per molto, temo) e quindi ne approfitto per buttar giù qualche nota e presentare un po' di immagini di quel poco che siamo riusciti a fare in queste due settimane, tornando con bottini che non definirei esaltanti.
Quello che posso dire è che, nonostante quello che preannunciano ogni volta, piove piove e non piove mai o comunque non abbastanza e di questo il terreno ne risente. 
Anche avanti ieri ha fatto un mezzo diluvio qui in pianura e poco o niente ai monti, altrimenti le fungaie si bagnano.
 

Dal nostro diario:

 

10 ottobre 2021

Vallombrosa, abete bianco misto faggio

Arrivo 7:50 ripartenza 11:45

Ci sono tre macchine e quando veniamo via otto.

Trovati diversi Boletus edulis giovani.


Boletus edulis.



Gambo mangiato dal roditore e cappello rovesciato.

Qui c'è stata la lumaca.

Comunque...

Giovani.



Al faggio.



15 ottobre 2021

Vallombrosa, abete bianco misto faggio e faggeta

Arrivo 9:25 ripartenza 13:05

Ci sono otto macchine e quando veniamo via due.

Trovati abbastanza Boletus edulis, tutti giovani, qualcuno un po' rosicchiato.

 










 


In faggeta.




 





 

 

  

19 ottobre 2021

Vallombrosa, abete bianco misto faggio e faggeta

Arrivo 8:30 ripartenza 13:05

Ci sono tre macchine e quando veniamo via tre.

Trovati Boletus edulis, un po' meno ma roba bella.

 







Bordo pista forestale. Ad un palmo dal solco delle ruote del trattore.


Pure questo, che però aveva risentito della siccità.

Incredibile. Nel bosco no e sulle piste allo scoperto sì!



Boletus pinophilus.


 

 

23 ottobre 2021

Vallombrosa, abete bianco misto faggio

Arrivo 9:20 ripartenza 13:05

Ci sono almeno venti macchine (sabato da scansare sempre, ma non avevamo altra prospettiva)  e quando veniamo via solo due!

Trovati non troppi Boletus edulis, ma stupendi.

 

Faggio.


Sotto abeti bianchi e faggi colossali, ambiente buio.



Idem.




Bella buttata. 7 pezzi ma 2 lasciati perché troppo piccoli.


Una bella piccia.


Quello in alto, ai piedi dell'abete è il gran capo.


Eccolo qua.



Nota di colore: Amanita muscaria.

Esemplare "forzuto".

E questo è quanto.

Nei prossimi giorni avremo parecchio da fare ma forse prima della fine del mese una scappata riusciremo a farla, nella speranza che continui un po' di nascita.

Nel qual caso relazionerò.

 

 

Un cordiale saluto a tutti!

41 commenti:

Unknown ha detto...

Buongiorno Angiolo ,ti ringrazio per le belle foto e complimenti.
In questa annata disgraziata,non sono molti quelli che possono permettersi tali raccolte,e io non sono certamente fra questi.
Per fortuna mi dedico alla caccia nel tempo libero,altrimenti sarebbe davvero deprimente.
Ieri pomeriggio,con consorte al seguito e una coppia di amici,siamo andati a raccogliere un po' di marroni,ma anche quelli,nei posti dove,al solito ne trovo in quantita' considerevole,erano pochi e di piccole dimensioni.
Devo dire pero' che si sono rivelati ottimi,ieri sera a cena - a me piacciono lessi - le famose " ballotte ".

Un caro saluto a te e a Tomoko,che fra l'altro ho incrociato una mezzoretta fa in bicicletta.
Stefano

Unknown ha detto...

Che dire....L'età, gli acciacchi, i problemi di salute....io ti leggo e scusami per il tu, sempre volentieri.
Con l'infinità di blog che ci sono, per me sei l'unica persona che seguo sapendo di apprendere nonostante mi consideri un buon cercatore ( mi portava mio nonno e avevo 6 anni ed ora ho moltissime primavere in più).
Nonostante tutto rimango sempre un novizio nei confronti dell'abete in purezza, nel misto un pò meglio.
P.S. frequentiamo gli stessi posti ma decisamente con risultati diversi ( ovviamente a tuo vantaggio)
Ho fatto appassionare mio figlio ormai da diversi anni a questa...malattia..contagiosa che è il bosco.
Il ragazzo di 14 anni mi sembra venga sù bene ma oggettivamente gli manca una spalla come la tua.
Senza piaggeria un saluto.
GianPoalo

Angiolo ha detto...

Ciao Stefano!

Grazie per l'apprezzamento.
È una stagione proprio balorda ma d'altronde questo è quello che passa il convento.
A marroni volevo andare anch'io ma ho ancora un po' di quelli dell'anno scorso nel freezer.
E poi immaginavo e tu me lo confermi che sono pochi e piccoli, vista l'abbondanza di precipitazioni che abbiamo avuto.


Tomoko in bicicletta andava a Firenze, o meglio alla Stazione.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Buongiorno GianPaolo
e benvenuto!

Sono contento che anche tuo figlio si stia accostando all'avventura e ai misteri del bosco.
Di solito accade il contrario.
I' mi' omo (se ne è andato ormai ds 14 anni) aveva due figli e nessuno dei due è mai voluto venire a funghi!
Quando si dice...
Sembra che bazzichiamo gli stessi posti.
Se c'incontriamo spero che potremo scambiare due chiacchiere.

Un cordialissimo saluto.

Angiolo

MarcoG ha detto...

Buonasera Angiolo, pochi ma belli! Cambia il versante ma la musica è sempre quella.
Mi dispiace davvero per Camillo, ho in casa due gatti (che non trasmettono mai l'affetto di un cane) e capisco perfettamente lo stato d'animo che si può provare quando stanno male.
Visti i precedenti per le nascite addivenire farei bene a restare zitto, perchè nonostante l'acqua copiosa caduta quindici giorni fa inizia a virare verso il secco pure qui, al confine. Spero solo nella mossa delle fungaie basse di Edulis che fino ad ora sono rimaste ferme, e ce ne sono. Sono quelle che lo scorso anno a novembre ci regalarono qualche bella soddisfazione anche se le condizioni erano ben diverse.

Angiolo ha detto...

Buongiorno Marco!

Le fungaie tardive potrebbero sì dare delle soddisfazioni.
Se piovesse però.
Ti sembra che stia piovendo?
Secondo me ormai, stante l'andazzo di quest'annata maledetta, continuerà a nascere qualcosa all'alto finché non arriva il gelo.
Come sempre, del resto.
Previsione fin troppo facile, anche se spero di sbagliarmi clamorosamente.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Grandissimi! Bellissime foto e veramente complimenti per i ritrovamenti. Sono veramente contento che le cose vi si siano riequilibrate finalmente. Vediamo se questo fine ottobre ci regalerà qualche altra soddisfazione micologia certo è che, come sempre, Angiolo avevi puntualmente previsto che le abbondanti nevicate dello scorso inverno non avrebbero minimamente influenzato le nascite mentre sono le piogge cumulate tempo per tempo e il successivo evolverversi del meteo che determinano il successivo sviluppo delle nascite. Solo per esempio quest'anno dopo le piogge abbondanti nel pistoiese nella prima decade di ottobre i venti impetuosi da nord hanno completamente bloccato in pochissimi giorni una nascita che ben prometteva. Comunque un caro saluto a tutti
Cordialmente
Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!

Ti ringrazio ma temo che il prosieguo non ci riserverà niente di buono.
Di piogge non si vede traccia, quelle pregresse stanno evaporando e i funghi continuano ad uscire con il contagocce.
Bisogna sapersi accontentare.
Io sono sulla via buona.

Un cordiale saluto.

Angiolo

daniele ha detto...

Grazie Angiolo per il bel reportage!

E' sempre interessante leggerti. Io con 3 uscite in tutto ho raccolto davvero poco e alla fine quando meno me lo aspettavo. Sabato scorso in Secchia, ci ero andato con l'idea di passeggiare e ne ho trovati 10. Tra faggio e abete. Un cosa strana: invece dei vermi in quasi tutti ho trovato degli insetti neri piccoli come grani di pepe. Mai visti in questi anni: a te è mai capitato? Sembravano tipo pidocchi...ho dovuto mettere i funghi a bagno nell'acqua per farli andare via.....insomma anche questa ultima soddisfazione non è stata proprio piena. Ma ci accontentiamo di quello che la natura ci regala.

un caro saluto

Daniele- Firenze

Angiolo ha detto...

Ciao Daniele!

Sono i collemboli.
Degli insettini neri che saltano come le pulci, un po' meno per la verità.
Si trovano qualche volta anche su altri funghi (l'altro giorno li ho visti su un mazzetto di Mellea giovane) e addirittura a fine inverno li ho trovati sulla neve sporca, quando si scioglie.
Non si distinguono dallo sporco vero e proprio, se non si muovono.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Buonasera,
prima di tutto voglio ringraziarla per le belle foto dei ritrovamenti !
Poi una domanda: sabato e domenica scorsa ho portato a casa pochi porcini, ma il bosco è talmente bello tra Vallombrosa e la Consuma che si fa perdonare la scarsa generosità. C'era tanta gente, d'altra parte.
Sarà finita ? Venerdi vorrei riprovare, ma che dice, perdo solo tempo e prendo aria buona ?
Grazie in anticipo per una sua risposta.
Elena

Angiolo ha detto...

Buongiorno Elena
e benvenuta!

È vero le abetine e le faggete del vallombrosano sono splendide.
Anche se martoriate dagli ungulati, in particolare i cinghiali, e dagli umani.
Le confermo il mio parere, già espresso più volte, e cioè che finché non arriverà il gelo qualche Edulis e/o Pinophilus continueranno a spuntare qua e là.
Tutto sta alla conoscenza delle fungaie ma soprattutto a quanto la Fortuna vuole esserci amica.

Un cordiale saluto e...buon divertimento!

Angiolo

Angiolo ha detto...

Di nuovo per Daniele.

Ieri ho risposto alla volée perché dovevo andare ad un controllo medico (tanto per cambiare) e quindi non sono stato completo.
Non so come erano i funghi che hai trovato quando li hai aperti ma spesso quei serpenti di microinvasori riducono quelli su(in) cui si annidano in segatura con una diffusa rete di sottilissimi e fittissimi cunicoli.
A me è capitato sia con gli Edulis che con i Dormienti.
Soprattutto questi ultimi, quando nascono in stagione troppo avanzata come può succedere all'Abetone in cui il periodo di fruttificazione è più tardo, sono bellissimi di fuori ma comunque da gettare perché completamente imporrati.

Ancora un cordiale saluto.

Angiolo

Ghigo82 ha detto...

Complimenti Angiolo per gli splendidi reportage che riescono ad alleviare la delusione per questa sciagurata stagione fungina. Cordiali saluti.

Angiolo ha detto...

Grrazie Ghigo
e benvenuto!

Ormai siamo alla frutta.
E neanche abbiamo visto le pietanze principali.

Un cordiale saluto.

Angiolo

mario ha detto...

"Ormai siamo alla frutta.
E neanche abbiamo visto le pietanze principali." (Angiolo wrote)

Ahahh E' Vero.
Grazie Angiolo. Mi Hai strappato una bella risata!
E complimenti per i Mocciconi!
Mi Hai ridato un filo di speranza per i gg a venire.
(Peccato che sulla Montagna Pratese l'abete bianco sia raro!)

Cmq, ancora ho negli occhi il caleidocopio di colori Che ci donavano i funghi in questo periodo fino a diversi Anni fa.
Ormai, anche li' va sempre peggio, visto che appaiono sempre meno specie ed in numero sempre minore...alas!
Ho ancora da vedere un C.Cibarius quest'anno,tanto per dire!

Un Caro saluto Angiolo.
Mario (Prato)

Filippo ha detto...

Buongiorno Angiolo e a tutti i lettori, era diverso tempo che non scrivevo più commenti nella speranza di portare buone notizie e informazioni che potessero aiutare gli appassionati nella ricerca dei boleti,oramai a questo punto della stagione non ci resta che arrendersi alla realtà dei fatti con un autunno che con i funghi ci ha litigato e di brutto,ho fatto un paio di uscite all'Abetone con risultati quasi da dimenticare,il senese e la maremma miei posti preferiti non hanno praticamente visto piogge consistenti (a parte Pentolina) a questo punto si va a l'anno prossimo con la speranza che sia migliore perché peggio sarà difficile. Saluti a tutti Filippo

Angiolo ha detto...

Ciao Mario,

purtroppo non c'è molto da ridere.
Io poi...
Neanche sono più potuto andare.
Forse lunedì (più probabile martedì, se va bene).
L'abete bianco nel pratese.
Mi sembra che salendo da Montemurlo ci fossero dei misti di abete bianco, cedro e qualche altra conifera.
Sbaglio?
Comunque sì, poco.

Ma, per rimanere al poco, hai perso poco.
Stanne certo.
Venendo al Cibarius, io quest'anno ne ho trovati due.
In due occasioni diverse.
Tanto per non esaltarmi eccessivamente.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Buonasera Filippo!

All'Abetone neanche ci sono andato.
Per varie ragioni, non ultima che anche lì è nato poco.
C'era stato un momento non male, almeno avevo saputo, ma ero confinato nei pressi di Vinci a sciropparmi delle sviolinate di organo a canne.

E la Maremma, a parte Pentolina come dicevi, l'acqua non l'ha neanche vista.
A parte il fatto che anche dove è venuta, come all'Abetone,è servita a poco.

Un cordiale saluto.

Angiolo

MarcoG ha detto...

Buonasera Angiolo, la questione "abete bianco o rosso" m'incuriosisce. Noi del rosso ne abbiamo pochissimo, mentre le abetine pure di bianco ed i bellissimi misti con il faggio non mancano. In base alla tua esperienza che differenze trovi tra i due abeti in termini produttivi?

Grazie

Marco

Angiolo ha detto...

Ciao Marco!

Non saprei proprio.
All'Abetone è abbastanza frequente anche l'Abies picea.
E gli Edulis li trovavo indifferentemente sotto ambedue.
Intendiamoci, ci sono i posti più vocati e altri meno, come accade dappertutto.
Magari accadeva che talvolta li trovavo sotto uno e non sotto l'altro, e viceversa.
Forse in relazione all'andamento stagionale.
Comunque la Riserva Orientata del Campolino, sopra la gola del Sestaione, è famosa perché ci sono i relitti glaciali di un'antica popolazione di Abete rosso, credo l'unica dell'Appennino.
Le altre abetaie in zona Abetone sono tutte di origine artificiale.
Non ci si può neanche entrare, tranne i locali (more solito).
Con tanto però di agenti segreti mascherati che in calzamaglia nera fanno strage (un tempo anch'io, ora non più, troppo faticoso) eludendo la Forestale (ma ogni tanto qualcuno va a finire davanti al pretore, codice penale).
Gli Edulis ci nascono a bestia, quando è stagione, come del resto nelle abetine della Secchia, del Gomito e della parte bassa del Sestaione.
O di là, sul confine dell'Emilia, nella Val di Luce.
Tenendo conto poi che un po' dappertutto c'è sempre qualche costone di abete rosso.
Quindi direi proprio che non c'è differenza.
Poi qualcuno più pratico di me potrà dare risposte differenti e motivate.

Un cordiale buonanotte!

Angiolo

mario ha detto...

No. Non sbagli Angiolo.
Salendo sopra Montemurlo (Monte Javello) si trovano alcuni esemplari di Abies Alba, cosi' come tra Schignano e Migliana e in pochi altri posti.
Ma si tratta sempre di poche piante Che sembran quasi piantate per sbaglio.
Per fortuna Che oltre alla Douglasia, (Che al contrario non si sono fatti problemi a piantare un po- ovunque in massicce quantita'e Che ogni anno ci regalano distese di straordinarie Nebularis!), gli Abeti Rossi non sono poi tanto rari!
Insomma, in mancanza del Bianco, vorra' dire Che si brindera' col Rosso ;-)
Ma il prossimo anno , magari!
Ciao.

Mario -Prato-

Pppp ha detto...

Emanuele
Ciao angiolo ha leggerti fai venir voglia di mettersi gli scarponi e scorrazzare per le abetaie di cui parli.. hai mai pensato di scrivere un libro o dei racconti ...
In maremma la terra e bianca fra poco ci desertifichiamo... un assenza di piogge così non ricordo neppure in quale altro anno ci sia stata
Ormai la speranza è per i funghi invernale anche se quando parte male .....
Un caro saluto anche a tomoko e una carezza al canino

Angiolo ha detto...

Ciao Emanuele!

Quest'anno è dura.
Mettersi gli scarponi e scorrazzare per le abetaie dell'Abetone.
'na parola!
Io non ce la faccio più.
Quest'anno neanche ci ho provato per vari motivi, non ultimo quello che il tempo è andato troppo avanti, rispetto a me.
E comunque si farebbero pochi affari.
Qui qualche fungo si trova ma bisogna girare come cani da penna.
E avere fortuna.

Camillo ringrazia per la carezza e contraccambia.
Molti cordiali saluti da noi tutti a te e Lucia.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Buonasera Angiolo,
ieri ho fatto un'ultima ricognizione in Consuma e ho appena scappottato. Peraltro ho trovato il terreno di molte abetine devastato dalle ruote dei trattori che stanno recuperando gli abeti abbattuti dal vento, un vero disastro ambientale.
Attacco il cesto al chiodo ormai, salvo notizie positive dal mare, per me quest'anno è tutto.
Cordiali saluti a tutti
Gigino

MarcoG ha detto...

Grazie Angiolo, per la precisa puntualizzazione a proposito della varietà dell'abete.

Già, il vento e gli abeti spezzati. Anche questo è un brutto fenomeno in aumento. Nel nostro versante resistono abbastanza bene, anche perchè la tramontana non è mai così violenta come nel lato toscano, dove diventa vento di caduta tendendo a rinforzare. In effetti in casentino ho visto qualche distesa agghiacciante.

I due versanti sono molto diversi per via della selvicoltura. Verso Stia sono tutte piantate giovani ed il faggio è a ceduo, mentre da noi, a nord/est, pur non essendo un'area vastissima è quasi tutta foresta secolare che in certi punti diventa davvero suggestiva. Non mi riferisco ai funghi, che nell'alto fusto al faggio tendono quasi a sparire.. ma ad una vera e propria caratteristica ambientale.

Poi volendo, visto che con i ritrovamenti dell'anno in corso siamo quasi ai titoli di coda, Angiolo potrebbe gentilmente raccontarci come la pensa sulla produttività di ceduo ed alto fusto. Io personalmente ho esperienze diametralmente opposte tra faggio ed abete.


--
Marco

Angiolo ha detto...

Buon pemeriggio, Marco!

Bah!
L'abete bianco anche quando ormai è vecchio continua a produrre Edulis in quantità.
Il faggio per contro mi sembra assai avaro quando comincia a passare i 50 centimetri al colletto.
Non so perché.
Conosco intere fiancate qui a Vallombrosa di faggi mostruosi (1 metro e trenta e anche più) in cui, pur transitandoci sempre, non ho mai visto un Porcino.
Per contro ho delle fungaie abbastanza assidue e fedeli sotto due o tre faggi sempre di quelle dimensioni che tutti gli anni (anche questo maledetto) danno dei begli Edulis.
Inoltre, quando bazzicavo Pian di Novello, trovavo funghi bianchi e rossi anche sotto i faggi maturi un po' dappertutto, ma erano fustaie più snelle e slanciate di quelle vallombrosane.
Da quanto sopra discende che per me il ceduo è molto più produttivo dell'alto fusto.
L'abete fruttifica dappetutto ma di più sotto gli impianti giovani o dove ci sono molti ributti da seme, anche se è molto complicato guardarci sotto.
Ma lì quasi sempre ci sono anche gli individui adulti e quindi forse diventa una questione di maggior protezione del suolo dallo sguardo dei cercatori.
Quanto all'aspetto scenografico delle fustaie di faggio o di abete è vero, è una cosa stupenda, sembra di stare in una cattedrale gotica.
Specie d'inverno quando ci sono le brume fitte e piovigginose, o nevica e magari sei a cercare i Dormienti.
Peccato che poi guardi in terra e ti sembra di stare a Pompei.
Lasciamo perdere.

Un cordiale saluto a tutti,

Angiolo

MarcoG ha detto...

Grazie di nuovo Angiolo, direi che siamo sostanzialmente d'accordo. All'abete trovo che sia meglio l'alto fusto, mentre al faggio ed anche al cerro vale l'esatto contrario. Al faggio in particolar modo per via delle fronde immense che fermano luce ed acqua. In questo caso il taglio rivitalizza il sottobosco mantenendo l'apparato radicale vivo. All'abete invece non è così, l'albero tagliato muore e con lui pure il micelio. Io onestamente nelle piantate giovani d'abete non ho mai trovato granché, forse perché a micorizzare in un terreno nuovo impiega diversi anni.

un saluto

--
Marco


daniele ha detto...

Grazie Angiolo per la dettagliata spiegazione su quei fastidiosi insetti. Nel mio caso son riuscito a mangiare gran parte dei funghi ma una parte li ho dovuti buttare. Non li avevo mai incontrati prima....

Sul tema alberi abbattuti: proprio in quell'ultimo giro all'abetone ho dato un'occhiata dietro le regine, in una zona dove la forestale tanti anni fa aveva fatto terrazzamenti nel bosco per piantare alberi (ontani credo), in tempi nei quali al bosco ci tenevano davvero. Orbene in quella zona ad un certo punto mi son trovato davanti ad una devastazione tremenda: ontani di 30 metri stroncati a metà tronco come se un gigante si fosse divertito a romperli a metà. Non so immaginare quale furia di vento possa aver fatto una roba del genere.

Purtroppo da questi eventi non si torna indietro, troppo tardi mettersi d'accordo sui cambiamenti climatici adesso. Forse conviene andare a cercare funghi solo con il bel tempo..non sia mai ritrovarsi dentro ad un tornado.

cari saluti

Daniele-Firenze

MarcoG ha detto...

Buongiorno Angiolo, eccomi di nuovo qua, molto probabilmente con l'ultimo rebus della stagione.

Ero giusto a consulto stamani con il mio dirinpettaio.. nonchè Fungaiolo con la F maiuscola che integra con il raccolto (anche se quest'anno con l'integrazione ha fatto la pancia sottile). Anche a lui come al sottoscritto non par vero che non abbian mosso per nulla le fungaie basse. Qui l'acqua non è stata in eccesso ma non è nemmeno mancata. Saran venuti giù circa 200/250 mm che in una stagione normale sarebbero stati più che sufficienti per una bella nascita, e nemmeno la temperatura del terreno è scesa mai troppo, almeno in apparenza. Il C. afferma che prima di appendere gli scarponi al chiodo aspetta il giro di luna, ma a questo punto io ci credo poco. A mio avviso la nascita è stata ammazzata dalla goccia fredda. Quando arrivano queste piogge gelide da voi è vento e da noi il terreno in profondità accusa il colpo. Vedremo.

Un cordiale saluto


Marco

Angiolo ha detto...

Ciao Marco!

Anch'io aspetto un po'.
Avrei fiducia, se non si butta troppo a freddo, sia nell'alto all'abete che in basso in ambiente mediterraneo.
Forse più che fiducia dovrei dire speranza.
La stagione in effetti è assai strana.
Qui da me nei parchi continuano a nascere imperterriti i Pioppini.
Tutti i giorni passeggiando scopro qualche albero nuovo che li butta.
Gli altri anni se ne vedeva qualcuno per una settimana o due e poi sparivano.
Adesso continuano imperterriti come se niente fosse.
E poi i Pisolithus arhizus (ex tinctorius).
Prima ne conoscevo una fungaia.
Ora nascono da tutte le parti e continuano a proliferare.
Non più un carpoforo o due per micelio, anche dieci/quindici.
E da tutte le parti.
Che poi restano in terra per diverse settimane e si sfarinano lentamente.
D'accordo, funghi che non interessano a nessuno ma che proliferano in maniera incredibile.
Quest'anno, perché gli altri anni ne vedevi qualcuno ad agosto/settembre e poi nisba.
Speriamo che nascano gli Edulis fino a marzo, che ti devo dire.
Più facile che non nascano e basta, come fatto del resto finora.

Un cordiale saluto a tutti.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Buonasera Angiolo,
volevo ringraziarti ancora per queste tue sapienti disquisizioni sui funghi. Sai sul web proliferano professori che si vantano di favolosi ritrovamenti postando foto e video e poi chiamano fungacci tutte le specie diverse da boleti, cesaree e cantarelli. Così va il mondo l'importante è apparire che ci vuoi fare. De gustibus. Per ulteriori nascite tutti ci speriamo ma i giorni passano e il vento freddo, secondo me vero nemico giurato dei nostri beneamati, imperversa. Domani ad esempio son previste raffiche a oltre 50 km orari. Vedremo, la speranza è sempre l'ultimo appiglio. Grazie ancora per questo spazio che negli anni pur tra molte difficoltà hai tenuto aperto, un gran regalo di lusso che hai fatto a chi lo ha frequentato e lo continua a frequentare.
Un caro saluto a te, Tomoko, Camillo e a tutti gli amici del blog.
Cordialmente Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!

Ti ringrazio.
Cosa vuoi che ti dica, è brutto invecchiare.
Ma del resto è nell'ordine naturale delle cose e lo si sa già fin da quando ci spunta il primo pelo di barba, anche se ci sembra impossibile.
E anni fa mi sembrava impossibile anche che ad ottobre/novembre potesse esserci una tale penuria di funghi e invece eccoci qua a girare i pollici.
Spes ultima dea, dicevano i Latini.
Mentre i granelli di sabbia continuano a fluire nella clessidra della vita.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Pppp ha detto...

Emanuele
Ciao angiolo cogliendo l occasione per fare un saluto volevo condividere che ieri ho trovato qualche geotropa e la cosa simpatica che nel secondo cespuglio che conosco ci ho trovato unanziana signora con un cappello di lana con la quale ci eravamo già incontrati precovid nello stesso cespuglio. Ovviamente lei lo conosceva meglio di me perché quando mi sono chinato per primo a raccoglierli lei ha girato il cespuglio dall altro verso e ne ha raccolte più di me... e poi è svanita come un cinghiali o nella macchia.

Pppp ha detto...

Emanuele
Mi e partito il messaggio e non ho fatto in tempo a correggere eventuali errori spero si capisca.
La scorsa settimana in alcuni punti precisi direi chirurgici in maremma per due o tre giorni hanno fatto capolino i porcini.
Ovviamente non dove frequento io
Io ho trovato solo tante procere e qualche ordinali viola e nebularis
Ho colto e assaggiato anche la armillaria mellea te che ne pensi di questo fungo?

Angiolo ha detto...

Buongiorno Emanuele!

Mi sei piaciuto.
Eri lì che raccoglievi e ti arriva la donnina coll'elmetto di lana a soffiartene la gran parte!
Ti eri stancato, riposavi?
A parte gli scherzi, nemo male che almento tu conosci una fungaia che ancora butta le Geotrope.
Qua nei miei posti di qualche anno fa, dove ne trovavo una ventina non di più, quest'anno ne abbiamo prese 4, in 2 escursioni.
Quattro!
Ma non perché li prendono, ma perché si sta ammacchiando tutto (è il posto dei Prugnoli che però nascono in fondo alla forra mentre le Geotrope fanno in alto) e non è più ambiente.
Ci avevano tagliato una decina di anni fa e, col senno del poi, ne devono avere fatte tante (gli piace il pulito, all'aria) solo che io non ci bazzicavo in questa stagione.

Quanto alla Mellea, se è proprio lei, o una delle altre specie collegate, non è male.
Se giovane e di quelle massicce, col gambone.
Decisamente sgradevole quando è matura e alla cottura prende il lumacoso, almeno per me.
Questione di gusti.
Un tempo qua ci andavano pazzi, ora non tanto.
Anche perché gli esemplari molto vecchi si prestano, almeno così recita la vulgata, a inganni.
Tipo siamo rimaste qui un mese, sembriamo belle sane perché conservate dal freddo stagionale, ma siamo già in decomposizione e ti regaliamo una bella intossicazione da alimenti guasti!
Comunque al Nord sembra che facciano ancora ai cazzotti per prenderle.
Qua ce ne sono delle distese spaventose e non le tocca quasi più nessuno.

Un cordiale saluto a te e Lucia, nonché alla cagnotta.

Angiolo

Pppp ha detto...

Emanuele
Ciao angiolo oggi mi sa che la vecchietta del cespuglio l ho beffata.. .

Scherzo nel cespuglio della signora ne ho trovati solo 4, ma in un altra zona ho raccolto tante geotrope come non mi era mai capitato, che spettacolo quando sono in fila e alcune erano anche belle grandi...
A qualcuno mi sa che devo aver fatto anche invidia perché nel campo adiacente ai cespugli dove avevo lasciato la macchina mi sono ritrovato due canoni minacciosi ed ho fatto appena in tempo a montare in macchina.
Una lotta ma ne è valsa la pena
Un 👋

Pppp ha detto...

Emanuele
Angiolo mi sono dimenticato di chiederti ma si possono congelare anche crude? Ed inoltre mi pare che avevi detto che sono molto buone fritte giusto?

Pppp ha detto...

Emanuele
Angiolo ma prima di quello che hai pubblicato avevo mandato un altro messaggio. Non ti e arrivato?

Unknown ha detto...

Buonasera a tutti gli amici del Blog.
Scrivo per fare a tutti voi e in particolare ad Angiolo e Tomoko,i miei piu' sinceri auguri di Buon Natale,con la speranza,anche se si dice sempre cosi',che il prossimo anno sia,se non migliore,almeno non peggiore di questo che sta volgendo al termine.
Sotto tutti gli aspetti,non solo quelli che attengono alla nostra passione !!

Stefano

Angiolo ha detto...

Ciao Stefano!

Scusa se ti rispondo in ritardo ma sono piuttosto incasinato.
Ti ringrazio e contraccambio di tutto cuore i migliori Auguri per le prossime Festività, anche a nome di Tomoko e Camillo.

Un cordiale saluto.

Angiolo