domenica 22 marzo 2020

Repetita juvant 1 - Dormiente


Buongiorno a tutti!


Come promesso a Paolo Cozzi, inizio oggi la pubblicazione di alcune schede dei funghi che formano oggetto delle mie raccolte.
Avevo detto che avrei ripescato quanto postato agli inizi sul Blog ridimensionandolo per rendere più agevole la lettura ma poi ho deciso di utilizzare del materiale ex novo che avevo preparato qualche anno fa e di cui avevo quasi dimenticato l'esistenza.
Frugando tra le varie cartelle ho recuperato alcune schede e, anche se si tratta di testi molto più lunghi di quanto molti avranno voglia di leggere, comincio a metterle in linea perché penso possano essere utili per chi voglia accostarsi per la prima volta all'hobby della ricerca dei funghi.

Quindi ecco la prima scheda, quella del primo fungo a comparire nell'arco dell'annata, il

Dormiente (Marzuolo)
Hygrophorus marzuolus (Fries) Bresadola


Molti, transitando in pieno inverno sulla strada che collega Tosi a Vallombrosa o su quelle che dal Saltino portano al Passo della Consuma e in Secchieta, avranno notato delle automobili ferme nelle piazzole o a bordo strada e si saranno domandati cosa stessero facendo quelli che le avevano parcheggiate.

La risposta ad alcuni suonerà un po’ strana. 
Quelle persone, in massima parte, erano alla ricerca di un fungo che nasce proprio in questa stagione: il Dormiente.

Un fungo singolare la cui apparizione segna l’inizio della nuova stagione micologica. In passato i primi esemplari si cominciavano a trovare nella prima decade di gennaio, ma talvolta apparivano già alla fine di novembre mentre la fruttificazione perdurava in zone di alta montagna (Appennino tosco-emiliano), sotto abeti bianchi ed anche rossi, sino alla fine di maggio.

Adesso però, con il cambiamento climatico, il periodo di fruttificazione si è spostato molto in avanti e quasi sempre bisogna aspettare la seconda metà di febbraio, se non la prima di marzo.

Il primo a descrivere il nostro fungo fu il micologo fiorentino Pier Antonio Micheli nel 1729. La descrizione esatta però dei caratteri morfologici è stata fatta in epoca molto più tarda (1893/94) dall’abate Bresadola, il quale riferiva che la raccolta annua a Vallombrosa variava dai 30 ai 100 quintali ed il prezzo di vendita da 45 a 90 centesimi di lira al chilo.

Si tratta di un fungo piuttosto abbondante nei luoghi di nascita che però non sono molti. Almeno quelli conosciuti. Perché probabilmente ce ne sono altri e, se finora si sono avute poche notizie sulla sua diffusione, ciò è dovuto al periodo di crescita invernale che vede pochi escursionisti aggirarsi per i boschi resi inospitali dal clima. Ultimamente però, con il diffondersi delle conoscenze e soprattutto della passione per i funghi, è stato individuato in altre zone della Toscana, anche in ambienti molto diversi da quelli tradizionali (Vallombrosa, Abetone). Non solo in montagna (Cetica, Scopetone, Amiata) ma anche sotto essenze diverse dalle abetine (pinete, boschi di cerro, castagneti, faggete) e in pianura o in zone collinari (Arezzo, Roveta, Tavarnelle Val di Pesa, Torrita di Siena).



Morfologia. L’Hygrophorus marzuolus è un fungo simbionte, soprattutto degli abeti bianchi (Abies alba). Nasce sotto terra per poi emergere a maturazione dalla spessa lettiera di aghi e foglie del bosco. All’inizio, quando è ancora ipogeo, è di colore bianchissimo, ma appena comincia ad affacciarsi nel terreno, assume nelle zone del cappello esposte alla luce una colorazione grigio perla che poi rapidamente diviene scura, quasi nera. Difficilmente esce del tutto allo scoperto e, se nasce nel terreno nudo, rimane aderente al suolo imitando col suo colore nerastro quello dei sassi vicini. Talvolta nasce a profondità notevoli (anche dieci centimetri) e, se legato dalle radici degli abeti, si decompone senza riuscire ad emergere dal terreno. Normalmente però ci riesce ed i lobi del suo cappello si incurvano verso l’alto per disperdere le spore.

Il cappello è piuttosto arrotondato, globoso, con la cuticola asciutta, separabile. Il gambo, dapprima tozzo, diviene poi allungato. Le lamelle sono rade e spesse, decorrenti. Sia gambo che lamelle, candidi all’inizio, a maturità assumono una intensa colorazione grigia anche se non scura come quella del cappello. La carne rimane sempre bianchissima, salvo un alone grigiastro al di sotto della cuticola.

Il fungo, piuttosto difficile da vedere a causa del suo modo di nascere (per questo viene chiamato Dormiente, perché sembra “dormire” sotto le foglie), qualche volta viene messo in evidenza dai morsi degli scoiattoli e dei caprioli che ne sono ghiotti. Allora è probabile che se ne possano scoprire altri nascosti. Difatti si tratta di un fungo gregario che può formare anche famiglie numerose. Talvolta in gruppi appressati di diversi esemplari che però spesso si dividono quando vengono colti.

Il cappello a maturazione raggiunge mediamente un diametro di 6-12 centimetri mentre il gambo si assottiglia ed allunga fino a raggiungere talvolta i 10 centimetri.






Periodo di nascita. Da qualche anno i Dormienti tendono a ritardare, probabilmente per il ripetersi delle gelate con il terreno scarsamente innevato. Difatti, con il mutare del clima, le nevicate si sono molto ridotte e comunque spesso il manto nevoso anche in pieno inverno si scioglie velocemente lasciando il terreno, e con esso il micelio, esposti al gelo. Così da diversi anni gli appassionati devono attendere a lungo prima di poter iniziare la ricerca di questo fungo. Che d’altronde viene chiamato anche Marzuolo proprio perché tipico del mese di marzo. Poi, col regredire del freddo, la sua nascita diviene abbondante, fino a raggiungere il massimo a fine marzo/aprile. Da tenere presente che, quando la stagione è fredda, l’accrescimento del fungo è lentissimo. Un esemplare può impiegare anche 2-3 settimane prima di raggiungere dimensioni apprezzabili. E comunque è difficile che se ne trovino di grandi. Sul tardi, invece, la crescita è velocissima (ed anche il deperimento). Allora gli esemplari divengono più massicci e capita spesso di trovarne qualcuno che non riesce a uscire dal terreno perché avviluppato dalle terminazioni radicali degli abeti. È in questo periodo che i Dormienti vengono attaccati dalle limacce ed altri abitanti del sottobosco. Quando gli inverni erano più rigidi ma anche molto più nevosi, i Dormienti si trovavano già ai bordi dei banchi di neve in fase di scioglimento. Talvolta semicongelati. Memorabile fu il maggio del 1980 all’Abetone. Nella foresta della Secchia, con la neve alta in alcuni punti più di mezzo metro, ai piedi degli abeti si potevano trovare grandi famiglie di funghi bianchissimi lasciati d’improvviso allo scoperto dalla neve che si ritirava (il legno vivo è “caldo” e fa fondere la neve attorno al tronco). I Dormienti addirittura si intravedevano al di sotto del manto nevoso reso traslucido dal disgelo. Bastava aprire la neve con le mani per raccoglierli, anche se un po’ fradici. La nascita si protrasse fino alla metà di giugno, quando però la maggior parte dei funghi divenne inutilizzabile per il proliferare dei collemboli (insettini neri, piccolissimi tanto da sembrare granellini di polvere che talvolta ricoprono in massa la neve proprio come accade col deposito dello sporco atmosferico). Evento piuttosto insolito perché il Dormiente difficilmente “baca” e qualche raro esemplare viene attaccato solo all’arrivo del caldo. E quell’anno si finì proprio fuori stagione!





Commestibilità. Dal punto di vista gastronomico il Dormiente è un fungo piuttosto apprezzato. Forse anche a causa del fatto che nel suo periodo di nascita di funghi nel bosco c'è poco altro. Comunque alcuni lo trovano insipido. Ed in effetti è un fungo poco saporito, ma forse i suoi estimatori lo sono proprio per la delicatezza della sua carne che lo rende gradevole al palato e facilmente digeribile. Va però anche detto che spesso non sa di niente perché lo chef non è all’altezza.

Gli abitanti di Vallombrosa ne fanno frittate, ma è ottimo anche fatto cuocere qualche minuto con un po’ di panna, oppure tagliato a fette e fritto indorato. È pure molto gradevole conservato sott’olio con aglio, pepe e rosmarino o alloro.

Una curiosità, i montanari dicono che “Dopo Pasqua Dormienti e predicatori ‘un son più boni”. Difatti questo fungo, che è praticamente inodore, agli inizi di aprile comincia a profumare un po’ di resina. A me sembra che le sue qualità organolettiche non vengano alterate. Però da un punto di vista estetico ed anche pratico, va detto che in quel periodo è facile trovarne molti rovinati dagli animali che se ne nutrono. Oppure, in caso di siccità, i funghi vengono resi fragili, quasi gessosi, dalla mancanza di umidità. Tutti inconvenienti che potrebbero spiegare il detto popolare.




Osservazioni. Purtroppo questo fungo, come tanti altri, è in fase di regresso e le raccolte si fanno sempre più scarse. Le ragioni sono molteplici. L’intensa caccia a cui viene sottoposto essendoci, almeno fino a marzo, pochi altri funghi da raccogliere. La diffusione sempre più ampia e massiccia di ungulati (cinghiali, caprioli, daini) che calpestano e sconvolgono in maniera drastica (soprattutto i cinghiali) il terreno alla ricerca di cibo. Le malattie che portano allo schianto degli abeti, attaccati dalle piogge acide, da insetti e funghi parassiti e scalzati alle radici dall’azione dei cinghiali. Il cambiamento del clima che altera le condizioni ambientali, soprattutto nelle stazioni di bassa quota la cui produttività è diminuita notevolmente. Inoltre, nel caso delle abetine, occorre considerare anche l’età delle piante perché, come molti funghi, anche il Dormiente tende a nascere con più abbondanza negli impianti giovani. Mentre in Toscana le abetine esistenti sono tutte ormai mature perché l’abete bianco, il simbionte d’elezione di questo fungo (ed anche del Boletus edulis, il classico Porcino di abete e di faggio), non viene quasi più utilizzato per nuovi impianti.

C’è da dire poi che negli ultimi anni si sono verificati degli eventi atmosferici eccezionali (12/11/2013 e 5/3/2015) con vere e proprie trombe d’aria che hanno devastato le abetine provocando schianti apocalittici. Solo a Vallombrosa, ma il discorso vale anche per le altre Foreste Casentinesi, è stato calcolato lo sradicamento di almeno ventimila abeti bianchi adulti il che ha cancellato intere zone in cui il fungo in questione nasceva ed a cui poi è seguito il taglio degli alberi rimasti per il recupero del legname che rischiava di andare perduto.

Perché, quando in abetine artificiali come quelle delle nostre foreste si apre un varco, gli alberi superstiti sono eccessivamente lunghi rispetto al poco apparato radicale che hanno potuto sviluppare nella competizione con gli altri per trovare la luce del sole. Per cui, quando la ferita è aperta, in situazioni di grande vento e soprattutto dopo consistenti nevicate o forti piogge, un poco alla volta viene giù tutto.
Inoltre le ultime annate, e anche quella in corso, hanno avuto un andamento primaverile particolarmente siccitoso che ha interrotto anticipatamente la nascita.

La legislazione vigente consente la raccolta di esemplari con il diametro del cappello superiore a 2 centimetri, con un massimo giornaliero di 3 kg.




La ricerca è impegnativa perché i corpi fruttiferi del fungo sono quasi invisibili nella lettiera del bosco. E anche, quando escono allo scoperto, il colore scuro li aiuta a mimetizzarsi in mezzo ai sassi e ai detriti di cui è cosparso il terreno. I cercatori si avvalgono di bastoni appuntiti con cui saggiano delicatamente i rigonfiamenti del terreno e delle foglie. Anche per raccoglierli occorre scalzarli con il bastone. Altrimenti è molto facile sciuparli a causa della fragilità della loro carne. Per chi intendesse iniziare questa ricerca sarebbe bene che lo facesse sotto la guida di un cercatore esperto. Altrimenti si corre il rischio di trovare poco e niente mentre si possono incontrare dei concorrenti che hanno il paniere pieno (per legge i funghi devono essere riposti in un contenitore rigido e aerato, non in buste di plastica e simili), il che potrebbe far abbandonare una ricerca che invece, saputa fare, è piuttosto divertente. Non fosse altro che per la stagione inconsueta e l'ambiente bellissimo in cui si svolge, l'abetina.


Qualche foto (anni 2017/9)


































Fine

Spero di non essere stato eccessivamente lungo ma d'altronde ritengo che quanto ho scritto potrà tornare utile ai neofiti o comunque a chi si volesse documentare.




Un cordiale saluto



46 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Prof.ottima scheda!!!Buona la 1a Crambe Repetita. Dr.De Funginis.

massimo ha detto...

Ciao Angiolo,
mi sono riletto con molto piacere la tua scheda, dove fai una descrizione del Dormiente in modo magistrale, si potrebbe dire che parli come un libro stampato da me, (visto che io ho fatto il tipo/litografo come lavoro e di libri devo dire che ne ho stampati molti).
Anche se non è la stessa scheda di allora di ormai 10 anni orsono, l'ho apprezzata molto di più, soprattutto perché ora conosco abbastanza bene il soggetto, rispetto ad allora, ma, nonostante non conoscessi niente all'epoca, di questo fungo, la tua descrizione, aggiunta alla mia caparbietà e voglia di imparare la ricerca di altri funghi, oltre il porcino e qualche altro, è stata per me fondamentale, così è stato pure per il prugnolo.
Effettivamente sono queste le cose per cui ho letto con molto piacere anche negli anni successivi, i tuoi post e i commenti di altri sul tuo blog.
Ma ritornando al tuo lavoro che riproponi sul web, in modo esemplare e capillare, difficilmente ne ritroviamo traccia in altri blog o siti che trattano di raccolta funghi.
Nonostante la miriade di dottorini apparsi in tempi moderni.

Salutone
Massimo

paolo cozzi ha detto...

Ciao Angiolo complimenti!! Avevo già letto tempo fa le schede che avevi scritto sui porcini su una rivista di cui non ricordo il nome e che mi erano piaciute molto ma con questa sul dormiente ti sei superato. Di nuovo complimenti: penso che dovremmo chiamarti Prof.Angiolo.
E questo senza che qualcuno pensi che la mia sia adulazione per convenienza.
A me è sempre piaciuto passare il mio tempo libero a contatto della natura da quando avevo 4/5 anni e mi incantavo a guardare i pescatori sul molo di Viareggio; ora dopo un passato di pescatore e cacciatore sono più di 40 anni che mi dedico alla ricerca dei funghi cosa che da quando sono in pensione faccio con maggior frequenza e quasi sempre da solo proprio per poter stare a completo contatto con la natura. Da sempre, in qualsiasi campo, penso che se qualcuno ha dei risultati migliori dei miei non è solo per fortuna ma per bravura e che io se voglio raggiungere certi risultati ho da imparare e non da invidiare e uno come Angiolo lo ritengo veramente bravo; da qui i complimenti.
Un grazie anche a Marco, altro fungaiolo esperto, per la risposta sui galletti nel blog precedente, monte Morello dopo anni che vedeva una vegetazione di pini da qualche tempo comincia ad avere anche quercia e scopa e quindi può darsi, come dice Marco, che dei galletti siano nati visto il clima.
Infine una speranza, anzi due. la prima che questo casino del corona virus abbia una fine abbastanza veloce, la seconda che un giorno possa fare un'uscita a funghi sia con Angiolo che con Marco.
Un saluto a tutti e .... Angiolo siamo solo alla 1a puntata vero??

Paolo

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo!

Grazie per le parole di gradimento.
Sì, il secondo capitolo (il Prugnolo) è già pronto.
C'era solo da adattarlo un po' e aggiungere un po' di foto.
Però non lo pubblico subito, lasciamo ai Lettori il tempo di digerire questo.
Altrimenti, poi, diventa una corsa pazza verso non si sa che cosa.
Penso di licenziarlo mercoledì prossimo o magari anche giovedì.
C'è anche un piccolo racconto che avevo scritto adattando la mia avventura di quasi mezzo secolo fa quando alla fine riuscii a decollare nella ricerca del Prugnolo.
Quanto a fare un'uscita insieme non credo che ti convenga.
Ormai sono una palla al piede.
Magari tre o quattro anni fa, quando te lo prospettai quella volta che mi avevi chiesto notizie sui Porcini in quel che non si può nominare.
Però poi tu mi rispondesti che preferivi andare da un'altra parte.
Tempus fugit.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Buona sera, Aldo!

E benvenuto.
Mi dispiace di risponderti (diamoci del tu) in ritardo ma stavo facendo troppe cose tutte insieme.
Non ho mai sgambettato tanto come da quando non posso uscire di caso (maledetto Coronavirus).
Grazie per le belle parole e, se non vuoi partecipare più, non posso che prendere atto della tua volontà.
Ma se vuoi intervenire, una persona garbata come te sarà sempre la benvenuta.

Con l'augurio che possiamo tutti quanti tornare nei nostri tanto desiati boschi al più presto,

ti saluto molto cordialmente.

Angiolo

Unknown ha detto...

Mario da Roma scrive...
Bello ed esaustivo. In particolare l'aggiornamento ai giorni nostri di questa particolare raccolta, con i problemi climatici e quant'altro.
Per me non sono eccezionali, ma il dormiente rappresenta comunque l'inizio della stagione.
I prugnoli, fungo sicuramente più nobile, sarà il protagonista della prossima scheda?
Vedremo. Un saluto.
Mario

steve ha detto...

Buonasera Angiolo complimenti per la scheda sul dormiente. Aspetto il prugnolo xché non sono un buon cercatore intanto con la spiegazione del prof. Imparo la teoria x la pratica c c'e da aspettare . Cordiali saluti a tutti e andrà tutto bene steve

Angiolo ha detto...

Ciao Mario!

Grazie e sì, confermo, la prossima sarà il Prugnolo, a metà settimana.
Sono d'accordo che il Dormiente non è poi una squisitezza ma è meglio di tanti altri funghi e soprattutto offre una bella cerca.

Un cordiale buona notte.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Ciao Steve,

ti ringrazio.

Un cordiale buona notte anche a te e...sì, certamente usciremo a riveder le stelle.

Angiolo

franco cecconi ha detto...

Buongiorno,ho letto adesso la scheda, complimenti!! speriamo di poter ritornare per boschi al più presto.

Un cordiale saluto

franco cecconi

Angiolo ha detto...

Benvenuto Franco

e grazie!
È quello che speriamo tutti e ci riusciremo senz'altro ma ci vorrà un po' di tempo.
E soprattutto tanta pazienza.

Ti auguro una buona giornata.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Prendo veramente atto che proprio non puoi farne a meno .
Boccadilupo

Anonimo ha detto...

Buongiorno Angiolo,
grazie di questo primo prezioso regalo.
Conto di stampare e conservare tutte le prossime puntate che pubblicherai.
Si trattera' sicuramente di un qualcosa di introvabile all'infuori dei fortunati che frequentano e seguono il tuo blog. Un unicum condito dalla tua esperienza, sagacia, ironia e verve toscana.
Grazie ancora e a presto, auspicando veramente che alla fine dei divieti si possa fare un randevu collettivo.

"Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle."

Au revoir

Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Luca!

Leggo ora il tuo messaggio ma non ho capito bene il collegamento.
Fare a meno di che, di te?

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!

Grazie ma non credo di aver poi scritto cose che altri non avevano già evidenziato in precedenza.
Quanto al Padre della nostra lingua, non avrei mai detto ai tempi delle superiori che in età matura (???!) mi sarei ritrovato a citarlo.
Un cordiale saluto.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Di te ? No non credo..
"Magari tre o quattro anni fa, quando te lo prospettai quella volta che mi avevi chiesto notizie sui Porcini in quel che non si può nominare."
Te scrivi questo,giusto ? Ma prima ?
"Molti, transitando in pieno inverno sulla strada che collega Tosi a Vallombrosa o su quelle che dal Saltino portano al Passo della Consuma e in Secchieta, avranno notato delle automobili ferme nelle piazzole o a bordo strada e si saranno domandati cosa stessero facendo quelli che le avevano parcheggiate."
Io non homai visto una scheda sui funghi che inizia cosi' ( detto questo,voto 10 alla scheda ).
Mi meraviglio del dottore e aspetto la scheda sui prugnoli..
Visto che non ci sono mai andato,scrivi dove devo "beccare" le macchine fermemacon la stessa precisione, al bivioli', sotto il cartello la'...mi raccomando..
Boccadilupo.

Anonimo ha detto...

Eccolo...buonasera a tutti i lettori del blog.Ciao Luca,non ti devi meravigliare,(se hai letto il mio breve post) gli ho fatto i giusti complimenti per la notevole scheda...e poi gli ho pero'scritto due righe molto ironiche con una citazione in Latino molto chiara...CRAMBE REPETITA...ovvero Minestra riscaldata...in parole povere: LA SOLITA SOLFA...perche' e' chiaro che non riesce a farne a meno...,chissa'se un giorno montera'delle Webcam che trasmetteranno nel mondo le immagini in diretta di quando nascono i funghi a Vallombrosa...mah!!!Alla fine vedrai...se divento Pappascodellatore io...e vuoto il sacco su un po di fungaie "Tattiche" da altre parti...qualcuno non sara'davvero molto entusiasta...Un cordiale saluto a tutti.Dr.De Funginis.

Angiolo ha detto...

Ciao Luca!

Grazie per il 10.
Quanto al fatto che non avevi mai visto, etc. adesso non puoi più dirlo.
Del tutto innocua la citazione.
Lo sanno anche gli aborigeni del Borneo (si fa per dire) che a Vallombrosa nascono i Dormienti.
E su quali strade ci si deve fermare se ci sono solo quelle due?
E poi, quando ci sei andato, che fai?
Chiami il Pronto Soccorso Fungino?
1° volume de "I funghi dal vero" - Bruno Cetto - Ediz. Saturnia - 1970, forse il testo più diffuso sui miceti, ai miei tempi ma penso anche ora, dal momento che è quello abitualmente adottato (anche per il prezzo limitato) dai Gruppi Micologici.
Leggo nelle osservazioni alla voce Hygrophorus marzuolus (Dormiente) "Sono famosi i suoi posti di crescita: al lago di Monticolo presso Bolzano e nella foresta di Vallombrosa in Toscana."
Venendo alla scheda del Prugnolo poi, riporto la nota di un mio raccontino che ho aggiunto in calce alla scheda stessa: "Tutto quanto riportato nel racconto è rigorosamente vero. Del resto nomino i posti e anche chi non ha esperienza della Consuma può individuare facilmente il versante di cui parlo."
A onor del vero, e nel racconto è detto ben chiaro, molti Prugnoli non ci nascono più, però qualcosa girando ci si può ancora imbroccare.
Basta essere fiduciosi e perseverare.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Giovanni Bacchelli ha detto...

ciao Angiolo
penso che ti ricordi di Luigi Camaiti e Sergio Poli due miei buoni amici del gruppo grazie ai quali ma specialmente Sergio ho iniziato la mia avventura fungina
Infatti quando ho cominciato a frequentare il gruppo se non era per loro che mi hanno detto:
che fai domani?
avrei quasi certamente abbandonato
ricordo però l'esperienza bella del lunedì dove le persone portavano funghi per la classificazione (naturalmente mai porcini)
ricordo ancora con piacere le uscite delle prime volte
ora se non trovo nulla m'incavolo
ah la natura umana
comunque sono sempre rimasto convinto e lo sono tutt'ora che prima di tutto la ricerca è un fatto di amicizia
tutto questo per ricordare questi due amici di cui uno (Luigi) scomparso un po' di tempo fa
e, a proposito di narrazioni fungine, vorrei citare il bellissimo volumetto di Maria Luisa Adversi Selvi, che sicuramente avrai conosciuto, I buoni funghi
particolare perché la classificazione e la ricerca dei funghi è associata ad avvenimenti personali della signora

Angiolo ha detto...

Ciao Giovanni,

certo che mi ricordo, col Camaiti tanti anni fa abbiamo fatto anche delle uscite insieme.
E anche con Maria Luisa e Arnaldo, le ultime quando lei cominciò a scrivere il suo volumetto, subito dopo la pubblicazione dell'anastatica del Nova Plantarum Genera, se ricordo bene.
Per il resto lasciamo perdere e, scusami, ma l'altro tuo Commento non lo pubblico.
Non vedi?
Hanno già ricominciato.
Ti dirò francamente che cominciano proprio a venirmi a noia.
Gente senza nessuna creanza e di una prepotenza unica.
Comincio a pensare che la faccenda andrà a finire a schifio.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Caro Marco,

sempre baldanzoso vedo.
Anche se non si capisce che motivo tu abbia per esserlo.
Non so a cosa tu ti riferisca col vuotare il sacco su fungaie, tattiche o meno.
Per me puoi fare quello che ti pare.
Non ho problemi di sorta.
Rilevo solo che sei di un'antipatia unica, ma d'altronde capisco che ognuno si comporta secondo la propria effigie (Lombroso docet).
E smettila di fare il sarcastico, non ti riesce per niente bene.
Nella tua supponenza l'unica cosa che riesci a fare è una pena sconfinata.
Quanto alla webcam, utilizzala tu per farne l'uso che immagini.
Ciò detto, la chiudo qui.
Mi sei venuto a noia.
È la prima volta che mi succede, ma c'è sempre una prima volta.
Filtro attivato.
Sei out.

Anonimo ha detto...

Forza Valombrosa #resisti !!!
Ma cosa ti avrà fatto per mandare lì tutti i tuoi pappascodellai , perché ti accanisce con quel monte .
Boccadilupo

Anonimo ha detto...

Buongiorno angiolo
Seguo il blog da tanto con molto piacere ,non sono mai intervenuto ma la linea da lei tracciata x questo dottor coglione la approvo in pieno.
Buona giornata tanti saluti da Claudio da arezzo

massimo ha detto...

Buongiorno Angiolo,
vedo che hai preso provvedimenti per il dottorino, se posso darti un consiglio cerca di non cadere nella trappola che ti vorrebbero portare, non gli dare peso, cerca di non rispondergli, non sanno e non possono per via della loro mente contorta dire e fare qualcosa di meglio, ma soprattutto non sanno vivere in una comunità di persone normali, non sono gli unici fungaioli che freguentano Vallombrosa fatti così, io quando trovo persone nel bosco cerco sempre di scambiare qualche parola, ma nella zona di Vallombrosa molto spesso mi capita di non avere risposta e che cambiano strada appena ti vedono, cosa che in altri posti non mi capita, insomma per farla breve hanno un comportamento asociale e molto grezzo, esattamente come questi due, pertanto lasciali bollire nel suo brodo, diceva mia nonna o non ti curar di loro ma gurda e passa.
salutone e a presto con i prugnoli
massimo

Angiolo ha detto...

Buongiorno a Boccadilupo.

Vallombrosa non ha bisogno di avere i tuoi incoraggiamenti per resistere.
A me non ha fatto niente di male, anzi mi piace molto.
Per questo ne parlo.
Quanto al fatto dei pappascodellati, credo che ben pochi si siano dovuti avvalere delle mie narrazioni per andarci.
Comunque, tornando al fatto che Vallombrosa è nel mio cuore fin da quando ci andavo in pieno inverno sotto la neve (allora nevicava spesso, parlo degli anni '70) a cercare Dormienti e ci restavo dall'alba al tramonto alle quote più basse mentre fioccava, conto di aprire un'agenzia di viaggi (appena passato il coronavirus, se mai passerà) e poi organizzerò dei pullman, come fanno del resto i Gruppi Micologici da molto tempo e in abbondanza.

Quanto al tuo compare, digli che chiamare tafano uno che non ti si stacca dai testicoli neanche dopo trenta batti e ribatti non sarà certamente cortese, ma appellare in pieno dibattito vecchio uno che in effetti ha quasi 80 anni, prima del tafano, non lo è altrettanto.
E con lui e le sue polemiche ho chiuso.
L'ho detto e ripetuto, se si interviene e ci si scambiano delle opionini va benissimo, ma se si assumono atteggiamenti defatigatori per avere ragione all'ultimo respiro, qui si chiude, come è accaduto a lui.
E gli apprezzamenti che sostiene di aver sempre postato, li ha messi sempre con la punta di veleno, come lo scorpione, tipo il sublime "crambe repetita" (in maiuscole, MAIUSCOLE, chiaro?).
Ma con chi credeva di colloquiare, con Madre Teresa di Calcutta?

Un saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Ciao Claudio di Arezzo

e benvenuto!

Lasciamo perdere, dai retta a me.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Buongiorno Massimo!

Niente paura.
Ho voluto solo puntualizzare alcuni dettagli di cui il soggetto evidentemente non è cosciente (e tale rimarrà).
Ce ne sarebbero stati anche altri ma è inutile insistere con chi non ha gli strumenti.
Ulteriori messaggi che dovessero pervenire non li leggerò anche perché ho impostato gli opportuni filtri.

Un cordiale saluto.

Angiolo

Anonimo ha detto...

Ciao Angiolo.. il punto più alto della mia esperienza sul blog è prendere di grezzo da Massimo.. io vorrei vederlo., pappascodellai.. forza Vallombrisa #resiati
Boccadilupo

Angiolo ha detto...

Ciao Luca!

Hai proprio ragione, al peggio non c'è mai fine.
Io ti ho pubblicato ma dubito che nell'asttuale situazione possiate combinare un incontro.
Correreste il rischio di essere arrestati.
A meno che non organizziate di trovarvi nel Comune di residenza di uno dei due.
Nel qual caso l'arrestato potrebbe essere uno solo.
C'è però da tenere anche presente che negli ospedali non c'è più posto.
Proporrei di rimandare alla fine del coronavirus.
Se avete bisogno di un arbitro vengo io.

Un cordiale saluto.

Angiolo

massimo ha detto...

Ciao Angiolo,
in verità io non ho nessuna voglia di vedere certa gente, ne ora ne dopo il coronavirus,di solito io mi intrattengo con persone normali, che sanno ragionare e socializzare con gli altri, quello che pensiamo l'uno dell'altro ce lo siamo già detto nei vari commenti sul blog ormai da qualche anno a questa parte, pertanto a me basta così.

buonanotte e sogni d'oro
massimo

Anonimo ha detto...

Mi pareva strano .io non ricordo nulla di quello che ha detto questo signore in tempi passati , ma questo e un blog sui funghi, quindi ascolto solo chi conosce il tema.
Poi mettono il capino fuori offendono e spariscono come la neve marzolina..
Pappascodellaio..
Boccadilupo

massimo ha detto...

Buongiorno Angiolo,

Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah,

salutone
massimo

Anonimo ha detto...

Ma che ridi ? Ti sembra un momento per ridere leone da tastiera pappascodellaio ? Entri, offendi, prendi per il culo , ti dico che vorrei vederti per capire se davvero sono io il grezzo e mi fai questa risata da bambino cerebroleso?
Ma sei un uomo o uno scherzo della natura ?
Davvero la mamma degli imbecilli è sempre incinta e Angiolo banna il dottore .. boh
PS. Guarda non rispondere per favore, se non hai il coraggio di metterci la faccia lascia perdere, lo capisci che non ha senso ?
Boccadilupo

Unknown ha detto...

Buongiorno Angiolo e a tutti gli amici del blog.
In questo periodo di forzata inattivita'mi capita piu' spesso di seguirVi,e devo dire che ho apprezzato molto la scheda tecnica relativa ai Dormienti.
Aspetto quindi quelle relative agli altri funghi,mentre mi astengo doverosamente da esprimere commenti sulle polemiche che ho letto nei giorni scorsi.
Secondo me,ma e'un mio modesto parere,ma mi sento di comunicarlo a tutti,questo Blog e' veramente prezioso in tutti i sensi,e rischiare di perderlo perche' l'Autore ad un certo punto si stufa,sarebbe da evitare.
Detto cio',voglio fare un saluto a Angiolo sperando che la riabilitazione,seppur "fatta in casa",prosegua decentemente,augurando a tutti e a me stesso,di poter presto ritornare alla normalita'.
Stefano

Angiolo ha detto...

Ciao Stefano!

Ti ringrazio per gli auguri e anch'io spero che presto potremo tornare tutti a fare un bagno di natura.

Ciò detto, vorrei pregare tutti (tu non c'entri niente) di mitigare un po' gli scontri verbali.
Ultimamente su questo blog non è stato più possibile dialogare tranquillamente senza esarcebare gli animi in una escalation perniciosa, con scambio di parole che non fanno parte del galateo e accentuazioni assolutamente fuori dalla netiquette.
Adesso al problema almeno in parte si è ovviato, però vorrei fare presente che ognuno è libero di avere le proprie opinioni senza bisogno che ci siano scontri all'arma bianca.
E qui faccio pure ammenda io perché in alcuni momenti ne sono stato il motore, anche se tirato per i capelli.

Quindi calma e gesso, l'ho anche già detto.

E un cordiale saluto a tutti.

Angiolo

massimo ha detto...

“PS. Guarda non rispondere per favore, se non hai il coraggio di metterci la faccia lascia perdere, lo capisci che non ha senso ?”

Quelli come te prima o poi arrivano sempre a queste conclusioni…..è inutile continuare a discutere con te, tanto non arriveresti a comprendere.

Salutami il dottorino
massimo

Anonimo ha detto...

A discutere ? Sei entrato in discussione offendendo , te non stai bene .. lo vedi che continui a tirare in ballo una persona che non può più accedere al blog per risponderti ?
A quali conclusioni dovrei arrivare ?
Mamma mia che persona ..
Scusa Angiolo, prima regola del quieto vivere, divrebbe essere non offendere chi non c e .. questo tipo continua con dottorino .
Ciao .
Boccadilupo.

Angiolo ha detto...

Ciao Luca,

non te la prendere.
D'accordo con te che, come si è sempre detto, parlare male degli assenti non è bello.
"Offendere" lo troverei un po' eccessivo, sia nel caso in esame che in quello dell'aggettivo "grezzo" che ti aveva dato noia in precedenza e che nel contesto in cui era stato inserito non aveva una connotazione proprio negativa.
Comunque concordo che Massimo quella battutina se la poteva risparmiare.
Però la tentazione deve essere stata forte.
E pronunciare una parolina beffarda nei confronti di chi (accomunato alle tue tesi, quindi era un po' in tema) ha sempre usato il veleno e le stoccatine perfide contro chi (il sottoscritto, ma non solo) formava oggetto delle sue critiche, in definitiva ha rappresentato una veniale applicazione della legge del contrappasso.

Comunque da questo momento vi prego di interrompere questa diatriba ed io m'impegno a controllare meglio che non ci siano offese a chicchessia (ma neanche intimazioni un po' troppo sopra le righe, e tu sei una specialista in questo).

Pax et bonum.

Ulteriori interventi tuo o di Massimo al riguardo saranno ignorati (vi ringrazio).

Pensiamo a proteggerci tutti quanti dal coronavirus e a ritornare presto a funghi. Che sia dove vai tu o dove vanno tutti quanti gli altri (sperando di poterci essere anch'io, altrimenti m'incavolo).

Un cordiale saluto.

Angiolo

Angiolo ha detto...

Buongiorno a tutti!

Come temevo, Massimo non ci sta ed è intervenuto di nuovo.
Ed io, come avevo detto, non lo pubblico.
Gli riconosco delle ragioni, come le riconosco anche alla controparte.
Il fatto è che, quando si estremizzano le questioni e qui di chi è la responsabilità è chiaro, poi nessuno nessuno vuole mollare.
Hai cominciato tu (pappascodellai o scodellati, o quel che è stato sparato a più riprese), quindi devi essere tu ad abbozzare e...non finisce più perché quell'altro non ne vuol sapere e ti porta avanti all'infinito, finché t'incavoli sul serio.

Così avevo deciso e così è: time out.

Notizie liete: il coronavirus sta cominciando a rallentare.
Un po'; se continua così, nel bosco ci tornate voi perché io faccio in tempo a togliere il disturbo.

Speriamo bene.

Un cordiale saluto a tutti quanti.

Angiolo

massimo ha detto...

Buongiorno Angiolo,
mi può stare bene anche così, perché mi pare che tu abbia sintetizzato bene il mio pensiero, quindi per me è chiusa, ti chiedo ancora scusa ma è stato mio malgrado, di solito quando lancio la palla mi aspetto che altri la ritirino, se non volessi palle, non dovrei tirarle per primo.

Il coronavirus migliora, anche se piano piano perooooo, i tempi per poter tornare al bosco penso che siano lunghini ancora, che si torni ad essere liberi davvero, ce ne vorrà, ma sicuramente ci sarai anche tu, anche perché chi mi dice a me dove trovare un pò di funghi se non tu?

salutone e a presto
massimo

Anonimo ha detto...

Buongiorno, mi smentisco subito e grazie al tempo a disposizione (forzato) vorrei portarvi la mia esperienza di ricerca dei dormienti. Ho fatto la mia prima uscita il 5 aprile 2014, non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo blog. L'ho fatta in zona Vallombrosa perché tutto l'universo sapeva che lì nascevano dormienti (a parte amici ecc. credo di ricordare di averlo letto all'epoca su un sito del Lazio che organizzava pullman alla ricerca dei dormienti a Vallombrosa). Non sapevo minimamente dove andare e allora come faccio spesso per posti nuovi sono arrivato al bivio sotto la Consuma, ho preso la strada per Vallombrosa e mi sono fermato appena ho visto le concentrazioni maggiori di macchine. Ho iniziato appena sopra strada e ho incontrato una copia di locali, immagino marito e moglie lui piuttosto anziano, con un bel cestino di dormienti che hanno attaccato discorso dicendomi di cercare un pò più in alto perché lì non è che non nascessero ma il gran numero di cercatori aveva certamente svuotato il bosco. Sono salito, girato a vuoto per un bel pò poi scendendo sono incappato in un paio di pezzi bruttissimi e contorti ma pur sempre i primi dormienti. Tornato contento, ho continuato negli anni a battere sempre lo stesso versante, trovando sempre meno gente alla cerca. Oggi non ci vado per cercarli, ci vado per raccoglierli, quest'anno ho cominciato a mangiarli il 15 febbraio alla prima uscita e all'ultima, prima della "chiusura" forzata, qualche kg e bosco deserto. Quando Angiolo parlerà dei prugnoli racconterò anche l'esperienza dei prugnoli alla Consuma.
Aldo

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,
un saluto dalla Romagna. Inutile parlare di coronavirus, tanto ormai si parla ovunque solo di quello. Ora sono tutti infettivologi e statistici. Mah...
E allora parliamo di funghi. Il dormiente è un fungo che in cucina detesto, sono tra quelli che sostiene che non sa di nulla, lo trovo acquoso (per forza, è un igroforo) e penso sia 1.000 volte meglio una mangiata di Russula vesca/cyanoxantha (poco considerate dai cercatori perché nascono nel periodo di funghi più nobili). Però la ricerca è splendida, bisogna ammetterlo. La prima volta che li ho trovati è stato nel 2015, primi di maggio e tempo freddo per la stagione. Durante un trekking sopra l'Eremo di Camaldoli, nella strada che porta a Lonnano, taglio sopra un ponte per prendere un vecchio sentiero non più segnato. Scendono due vecchiette con il cesto e mi dicono che dormienti "un ce n'è". Mi attira l'attenzione una Gyromitra gigas bella visibile da lontano, vado per fotografarla e poco sopra due mega dormienti completamente fuori. Guardo bene attorno, ne avrò fatto circa 1kg e mezzo in poche piante. Negli anni ho scovato altre fungaie, anche se quella rimane sempre la più generosa. Ci vado una volta all'anno, quando ho voglia di farmi un giro fra i miei amati abeti casentinesi.
Ho letto le "discussioni" sul citare i posti...permettetemi senza polemica una considerazione personale: un discorso è dire oggi ho trovato funghi in tale posto, lungo quella strada. E' chiaro che sono indicazioni molto precise e che a qualcuno possa non stare bene (da un certo punto di vista lo posso anche capire). Però fare polemica sul fatto che si scrive che nascono i dormienti a Vallombrosa...beh...abbiamo scoperto l'acqua calda, e ve lo dice uno che da quelle parti non ci ha mai messo piede. E' come se vi dicessi che a Campigna e sul Falterona da giugno a novembre fanno i porcini...
Chiudo cambiando tema...prima degli arresti domiciliari di massa, ho fatto molte uscite nell'aretino a visitare borghi, cantine e ristoranti. Poppi, Bibbiena, Anghiari, Caprese. Se qualcuno ha consigli per il post quarantena sono bene accetti, premetto che ho già puntato Loro Ciuffenna...
Saluti
romagna83 (Ale)

Angiolo ha detto...

Ciao Ale,

non ci avevi mai detto che le tue avventure con il Dormiente erano comnciate così di recente.
D'accordo, tu non lo trovi apprezzabile in cucina.
De gustibus...
Da parte mia lo trovo molto buono fritto (sento già il coro dei "eh...ma fritta è buona anche una soletta!"; e allora che facciamo, non mangiamo più alimenti fritti? e la tempura al ristorante cino-giapponese?), parecchio meno trifolato.
Ma i funghi trifolati mi piacciono poco tutti, anche i Porcini.
Anche per quanto riguarda l'indicazione dei posti sono d'accordo con te.
Però, a mio giudizio, indicare una località (Incisa Valdarno) o una strada (km. 5 di Roccastrada, un posto che cinquant'anni fa era già famosissimo; quando mi ci portarono c'erano i posti in piedi) è una cosa, mentre dirti: fermati al km. 5, prendi la mulattiera che sale a destra, vai di qua, vai di là e dopo tot km. arrivi nel posto delle fate è un'altra.
Insomma tutto cum grano salis.
Se invece si scatenano le guerre di religione e s'indice la Crociata, l'unica cosa che ci si può aspettare dagli avversari è che reagiscano male.

Bella Loro Ciuffenna e dintorni (Poggio di Loro, Ricca Ricciarda) ma un po' fuori mano per te, no?
A quel punto, se ti va, scendi a Montevarchi (6 km.) e risali la vallata dall'altro lato fino a Badia a Coltibuono (saranno in tutto 25 km.), posto meraviglioso e Cantina con vini eccezionali (Gallo Nero, siamo vicino a Radda in Chianti).
Ci nascono tanti funghi e anche tanti Dormienti, in una piccola abetina che nessuno conosceva. Ce ne facevamo dei panieri spaventosi. Poi un bel giorno (si fa per dire), circa trent'anni fa, pensarono bene di tagliarla...
Se vieni in zona fammelo sapere; se hai tempo possiamo anche vederci, io abito vicino a Montevarchi.


Un cordiale saluto.

Angiolo

Leo ha detto...

Ciao Angiolo, spero che stiate tutti bene e che la riabilitazione proceda!
Come forse saprai, ti seguo anche dalla Scozia (dove vivo da qualche anno) ed e' sempre piacevole leggere i tuoi "racconti". Ho una domanda per te per quanto riguarda i dormienti. Hai notizie sulla loro (possibile) distribuzione a queste latitudini? Io ho consultato un paio di testi ma non ho trovato niente e ho cercato (non in maniera approfondita) in ambienti che potevano somigliare a luoghi adatti senza successo. Tutti gli altri funghi che raccoglievo in Toscana si trovano anche qui (non aereus o ovuli), e in quantita' industriali (zero concorrenza). Pero' sarei curioso di trovare un marzuolo...
Al momento anche qui siamo chiusi in casa ed e' appena uscita la notizia che il "simpatico" Boris e' positivo al Cov2. Speriamo passi alla svelta questa situazione.
Un saluto a tutti,
Leo

MarcoG ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
MarcoG ha detto...

Tempo fa andai un paio di volte a controllare l'abetia di Campigna, giusto per verificarne la presenza. Gira che rigira un paio di ciuffetti li trovai, ma che fatica! C'è da cavarsi gli occhi. Ricordo l'odore del fungo fresco molto tenue, ma dal bollore del tegame salì un aroma invitante. Non ebbi il coraggio di consumarli, erano molto biancheggianti e di taglia piccola e non mi fidai. Non credo che si siano colonie molto numerose da queste parti, è un fungo del tutto sconosciuto ai locali.

Se non ricordo male eravamo abbastanza avanti con la stagione. Era un fine aprile o inizio maggio.