mercoledì 25 settembre 2024

Perseverare autem...

Buonasera!

Questa mattina siamo tornati in abetina.
All'arrivo c'erano quattro macchine.
Più o meno è andara come l'altro ieri.
Funghi più grossi e quindi un po' più pesante il paniere, ma per ora ce la faccio.
Comunque non c'è molto, bisogna girare come anime in pena e ogni tanto capita d'imbroccare.
Non valgono né fungaie, né cercare una logica nei ritrovamenti.
In qualche posto sì, in molti no.
Latitano del tutto le Amanite mentre invece si cominciano a veder spuntare grandi famiglie di Ditole e anche di Vesce.
Continuano a buttare gli Imbutini del gruppo della Gibba e in qualche posto spuntano nuovi Clitopilus prunulus.
I funghi lasciati in parte sono spariti e in parte sono rimasti, cresciuti di poco e quasi tutti danneggiati dai gasteropodi.
Però in compenso Tomoko si è tolta la soddisfazione di fare un tiro da una cinquantina di metri e di questi tempi non è proprio una cosa facile.
A proposito, in tutta la mattinata non abbiamo incontrato anima viva, eccezion fatta per un gruppo familiare di tre persone che stavano salendo mentre noi scendevamo.
E le macchine in sosta non erano cambiate come numero, anche se non tutte erano quelle dell'arrivo.
Per ora sospendiamo, abbiamo diverse cosa da fare e ne riparleremo la settimana prossima.

Ecco le foto scattate stamani:
 

Boletus edulis


I due Phinophilus lasciati l'altro giorno sono cresciuti pochissimo.

Questo non l'avevamo lasciato ma il lumacone non ha fatto sconti.

Questo era uno di quelli sulla pista. Semidistrutto.


Nella faggeta al confine con l'abetina. Tomoko l'ha beccato al volo.



Salamandra salamandra. Una simpatica presenza quando ha piovuto da poco.

La livrea colorata parla chiaro: mangiatemi e avrete grossi dispiaceri.

In faggeta.


Lycoperdon echinatum

Cresciuto bene nella lettiera di foglie di faggio.




In abetina buia. L'altro ieri ce n'erano 9, oggi 6.



Simpatici compari.







L'ultimo della fungaia. Ne abbiamo lasciati 2 piccoli. Chissà...

Esplosione di Xerocomus chrysenteron.

Torniamo a bomba.



Macrolepiota procera



Gran finale con pezzi da urlo. Questo stava buttando tutto all'aria.










L'ultimo. Si va via.



P.S.: Ripartiti verso la pianura, quando eravamo quasi al limite inferiore del castagneto ci siamo fermati per cambiare le calzature.
Tomoko ha guardato verso il margine a valle del bosco (misto con querce, altre essenze e anche scopa) e ha intravisto una Rubescens.
Così ed è andata a vedere ed a un metro circa sotto una ceppaia c'era un Edulis di un paio di etti, ancora giovane!
Sono andato anch'io a dare un'occhiata e pochi metri sotto c'era un Estatino di un centimetro di cappello, restato lì naturalmente.
Poco più in là una tripletta di Boletus satanas.
Purtroppo avevamo fretta e abbiamo dovuto lasciar perdere.

Ecco le foto:
 
 
 







 

Un cordiale saluto!