Questa mattina ci siamo decisi a fare un'ultima uscita.
Destinazione la solita, sulla montagna di Vallombrosa.
All'arrivo, alle ore 8:30, non c'era che una macchina
Terreno molto umido ma con tutte le foglie di faggio secche, arricciate a causa del freddo e del vento dei giorni scorsi.
Funghi in generale quasi tutti molto vecchi e sbruciacchiati dalle intemperie.
E soltanto di alcune specie: Tricholoma saponaceum, Hygrophorus pudorinus, oltre agli immancabili Lactarius di grandi dimensioni e Russule nigricantine.
Pochissimi i Salmonicolor, quasi assenti le Muscarie e le Rubescens, se non sotto forma di cadaveri, e nessuna traccia di Clitopilus prunulus.
E pochissime tracce pure di Boletus edulis (e Boleti in generale).
Solo alcuni esemplari di nascita ma piccoli e comunque da contarsi sulle dita delle mani.
Due o tre visti soltanto perché l'animale li aveva ribaltati e risaltavano per il biancore del gambo in mezzo al marrone delle foglie secche.
Un'esperienza piuttosto deludente, considerate le aspettative generate dal caldo dei giorni scorsi (pur con le notti piuttosto rigide per l'assenza di copertura del cielo).
A questo punto penso che, a meno di miracoli che reputo alquanto improbabili, per quest'anno appenderò il cesto al chiodo.
Una stagione nel complesso non male ma ben lontana da quelle di qualche anno fa.
Speriamo che il futuro ce ne riservi di migliori.
Ecco le pochissime foto scattate:
Boletus edulis |
Tricholoma portentosum |
I primi ed unici che ho visto quest'anno. |
Un cordiale saluto a tutti!