Questa mattina ho preso il Camillotto e sono partito per quel di Vallombrosa.
Arrivati alle 7:30.
Sembrava di essere nel deserto del Calahari.
E difatti non si vedeva un tubo.
Solo dopo lungo girare in una fungaia marginale ho trovato un discreto Boletus pinophilus che però era stato sottoposto a sconto da un lumacone.Eccolo qua (il fungo rosso):
Dopo, ho girato parecchio a vuoto.
Gli unici funghi che si vedevano erano le Amanita junquillea, un po' sul vecchio, e qualche Clavaria gialla.Così, avendomi portato il giro fatto vicino a delle Prugnolaie, ho deciso di passare a controllarle per vedere se avevano ributtato qualcosa.
Per farlo, ho dovuto attraversare una specie di macchia formata da Douglasia di varie dimensioni (enormi e piccole), castagni e aceri montani con piccole radure erbose nel mezzo.
E, attraversando una di queste radure, guardate un po' cosa mi sono trovato davanti agli occhi:
Tris di Boletus aestivalis giovani |
con quarto distaccato (a mezzo metro di distanza). |
Naturalmente, dopo ho girato e rivoltato tutto, con risultato ZERO.
Però un ritrovamento così insolito e improvviso di Estatini sani e robusti (circa mezzo chilo), per di più in quota mi fa ben sperare.
Nell'uscire ho incontrato un uomo e una donna, anche loro in cerca, che non avevano trovato niente e che mi hanno chiesto di vedere i funghi.
Commenti sul fatto che la notte è ancora freddo & so on.
Poi siamo arrivati alla macchina e siamo ripartiti alle 10:35.
Altre foto scattate a casa:
Dimenticavo, sono passato dalle Prugnolaie ma ho visto solo tre aggeggini mezzo rintisichiti.
Ormai è tardi, bisognerebbe andare molto in alto, dai 1.200 metri in su.
Un cordiale saluto.