martedì 14 marzo 2017

In basso non va affatto bene.

Buona sera!

Questo pomeriggio, a distanza di una settimana esatta dal primo ritrovamento, abbiamo deciso di tornare a dare un'occhiata a cosa facevano i Prugnoli.
E, come temevamo, la situazione non è delle migliori.
Le abbondanti piogge di una settimana fa sono state vanificate dai forti venti da Nord che hanno spirato negli ultimi giorni e dal sole abbagliante che ci ha accompagnto anche nella breve escursione odierna.
Il terreno nel bosco di cerro e acero campestre si è prosciugato trasformandosi in qualcosa che assomiglia alla sabbia mischiata a vegetali secchi triturati finemente.
Il che ha bloccato la nascita ancor prima che potesse cominciare.
Inoltre oggi alle 13 il termometro dell'auto segnava 20 gradi, un po' troppo caldo per essere il 14 marzo.
Bisognerà aspettare che piova di nuovo ma le previsioni, almeno per il momento, non sono delle migliori.
Speriamo nel prosieguo.
Quanto al raccolto, abbiamo trovato una sessantina di pezzi nell'unica fungaia che per ora ha cominciato a fruttificare, quella della volta scorsa e che inizia sempre molto presto.
Ma, come si può immaginare, tutta roba piuttosto ridotta di dimensioni, patita e già alterata nel colore della cuticola dall'aridità del sottobosco.
E rigorosamente invisibile, al riparo delle foglie secche.
Le altre fungaie del tutto intonse, senza segno di alcunché.

Ecco le foto odierne:


Calocybe gambosa, in pieno sole.










In attesa delle prossime piogge, l'unica cosa possibile è dedicarsi ai Dormienti.
Per i Prugnoli, anche in alto, occorrono nuove precipitazioni.



Un cordiale saluto a tutti!


9 commenti:

Mario ha detto...

Smettila Angiolo di distrarmi con questi post fuori stagione (-: A Marzo si va a Marzuoli, ad Aprile a Prugnoli eh eh. A parte gli scherzi, non mi sorprende che la situazione sia quella da te descritta. Questo inverno, che ormai è agli sgoccioli, credo sia stato tra i meno piovosi di sempre. Detto questo, vorrei farti una domanda inerente i Dormienti. Hai mai provato a seccarli? Sai se, per caso, questa operazione possa alterare il loro sapore? Avrei voglia di fare un tentativo in tal senso...Ciao. Mario(Prato)

Emanuele ha detto...

Ema nuele
Ciao angiolo e complimenti per i prugnoli. Il prosximo sab o domenica avevamo pensato di fare una giratina all abbazia di vallombrosa piu per fare una giratina per vedere il paesaggio. Anche se la speranza di trovare un marzuolo c e sempre. Te che mi consigli di stare suglk 800/1000 M.?
Ho notato che te non sei piu andato forse e troppo secco?
Oltre all abbazia c e qualcos altro da vedere nei dintorni?
Un saluto

Angiolo ha detto...

Ciao Mario prataiolo!

I Dormienti per quello che mi concerne si possono seccare, ma solo con l'essicatore.
Se cerchi di farlo al sole vanno a male e in forno vengono lessi.
Se poi cambino sapore, è probabile, non lo so.
L'unica è provare.

Un cordiale saluto.

Angiolo ha detto...

Buona sera Emanuele!

L'altezza è quella che dici tu.
Per i Dormienti non credo che sia secco.
Non sono più andato perché non so cosa farne ed anche, ma soprattutto, perché in questi giorni non sto bene.
Sia Tomoko che io abbiamo preso un bel cimurro che non se ne vuole andare in alcuna maniera.
Oggi abbiamo azzardato questa mini-uscita a Prugnoli e stasera sembra che abbiamo la tisi, maledetta la miseria!
Da quello che ho visto l'altro giorno, di Dormienti ora dovrebbero essercene, anche se la situazione peggiora ogni anno sempre più.
A Vallombrosa c'è l'Abbazia, lo sai.
Se poi scendi a Reggello, ci siamo stati a pranzo col Blog (c'eravate anche voi?), c'è la Pieve di Cascia con il Museo in cui c'è anche un'opera di Masaccio.
Di lì puoi prendere la strada dei Setteponti ed arrivare a Loro Ciuffenna, bellissima cittadina arroccata sui due lati di un orrido spettacolare,un borgo da presepe.
Subito vicino (circa 3 km.) c'è da vedere la splendida Pieve di S. Pietro a Gropina, monumento nazionale.
Ti tornerebbe anche utile per scendere a Montevarchi dove prendere l'A1 per Firenze e poi l'Autopalio per casa.
Vedi tu.

Un cordiale saluto a te e Lucia, anche da parte di Tomoko.

Emanuele ha detto...

Emanuele
No a pranzo noi non c eravamo, noi c eravamo l anno del pranzo al sacco in un prato di cui non ricordk il nome. Ma ricordo una torta salata di marzuoli e una frittata di prugnoli.. buonissime.
Si potrebbe anche riorganizzare un pranzo del blog
Un saluto di nuovo a te e tomoko

massimo ha detto...

Ciao Angiolo, prima di tutto bei prugnolini, complimenti, ma soprattutto che vi passi questo raffreddorone di stagione, per quanto riguarda l'acqua sono daccordo con te se non ripiovere è un problema, l'ho notato ieri pomeriggio, sono andato a cercare asparagi ne ho trovati un bel mazzetto ma sono molto indietro e nell'asciutto, sono andato a vedere anche la prugnolaia bassa ma lì ancora niente, a dormienti è da venerdì che dico di andare ma puntualmente ho qualcosa di altro da fare, (spero domani) hai notizie fresche della montagna?
Un saluto a te e Tomoko per una pronta guarigione
massimo

Angiolo ha detto...

Buongiorno Massimo!

E grazie!
E' stata una batosta.
Quattro giorni passati tra mal di gola (iniziale), starnuti e colpi di tosse, e meno male che siamo riusciti a bloccarla (o non era particolarmente virulenta) ché è rimasta nelle vie aeree alte.
Ieri poi abbiamo azzardato quell'uscita deludente e al ritorno è stata una tragedia.
Fortunatamente stamani stiamo parecchio meglio e sembra che il picco sia passato, ma è stata dura.
Dormienti, avevo l'intenzione di andare anch'io, però penso che forse andrò domani perché qui non ci si capisce niente ed è meglio dare modo alla situazione di chiarirsi.
Gli Asparagi; noi siamo andati il 9 e ne abbiamo fatta una mezza borsata, però erano indietro come dici tu.
E anche lì è successa una mezza tragedia perché Camillino si è sentito male; non abbiamo capito cosa sia accaduto (c'eravamo stati anche poco, un paio di ore) perché ce ne siamo accorti quando, arrivati a casa, siamo scesi dalla macchina.
Sembrava morisse.
E' stato un paio di giorni quasi inerte, si muoveva a malapena.
Per l'appunto avevamo degli impegni inderogabili e non abbiamo potuto neanche portarlo dal veterinario.
Poi il terzo giorno è resuscitato (mi ricorda qualcosa, ma non vorrei essere blasfemo).
E...tutto bene.
Ora va come un treno.
Mentre io vado come un risciò con una ruota sgonfia.
Vabbè.
Se son rose fioriranno.

Un saluto.

massimo ha detto...

Buonasera Angiolo, il tuo racconto su quello che è accaduto a camillo mi ha fatto ricordare quello che una volta è successo a noi (io e mio padre), quando andavamo a caccia e quindi diversi anni fà, non trovavamo più la titta una nostra canina da caccia per la lepre, e la ritrovammo un paio di ore più tardi sdraiata a terra, sembrava morta ma non lo era, la portammo dal veterinario, lui si accorse che in una zampa posteriore c'èrano due buchi stile morso della vipera, ne dedusse che era stata morsa molto probabilmente dalla vipera con poco veleno e quindi non èra morta ma stordita e così rimase per qualche giorno riprendendosi subito dopo meglio di prima, come appunto dici tu di camillo.
Domani mattina penso e spero di esserci anch'io a dormienti.
buonanotte
massimo

Angiolo ha detto...

Ciao Massimo!

Ci avevamo pensato anche noi alla vipera, però non è stato un avvelenamento (ammesso che di avvelenamento si trattasse) così forte, anche se magari fosse stata una vipera con poco veleno o un morso riuscito male, mezzo a vuoto.
Anche perché di questa stagione, alle prime uscite, le aspidi di veleno dovrebbero averne parecchio.
Era soltanto come bloccato.
Non riusciva a salire le scale, neanche piccoli scalini ed era mogio mogio.
Gli abbiamo dovuto servire da mangiare, quello sì fino alla morte!, nella cuccia perché non ce la faceva ad alzarsi, mentre di solito arriva al galoppo.
Poi Tomoko ha pensato che fosse caduto nell'attraversamento di un fosso profondo, di quelli che adesso questi scriteriati "costruiscono" ex novo con le ruspe nel ridisegnare il terreno per impiantarci le viti (Chianti Classico).
In pratica una balzo diviso in due da un canyon largo e profondo un paio di metri con i bordi tutti di galestraccio.
Noi lo abbiamo saltato un attimo ed io gli avevo detto di rimanere di là, ma Camillo è un cane ubbidientissimo e quindi ce lo siamo ritrovato subito tra i piedi!
L'ipotesi è che abbia preso male le misure e sia caduto urtando i bordi rocciosi del fosso.
Senza procurarsi ferite o fratture ma con un bel rintronamento, quello sì, essendo anche un cane piuttosto grassoccio e sul pesantino.
Almeno pensiamo, poi come sia andata veramente ormai non lo sa nessuno.
Per l'appunto non siamo potuti andare neanche dal veterinario.
Une briscola gravissima l'aveva avuta invece tre mesi dopo che l'avevamo preso, nel maggio del 2008, con la processionaria.
Gli era partita tutta la punta della lingua (ce l'ha biforcuta, come i visi pallidi) ed è vivo solo perché lo portai di corsa dal veterinario, dai boschi di Vallombrosa a quaggiù, come un razzo.
Allora ero anche più vispo e mi costò 300 euro (orine nere come il caffè ristretto spedite per DHL ad un laboratorio specializzato di Hannover!).
Comunque brava fu anche la dottoressa che gli praticò al volo una flebo di liquido fisiologico per reidratarlo e un'iniezione di antibiotico per combattere le infezioni.
Fine del bollettino medico.

Domani faremo una strage!

E...buona notte!