martedì 11 ottobre 2016

SolOvoli!

Buongiorno!

Questa mattina abbiamo deciso di tornare a dare un'occhiata ai nostri posti nella zona di Torniella.
Così siamo partiti un po' prima dell'alba ed alle 7:45 eravamo là.
Intanto per la strada solo qualche macchina.
Tra Monticiano e dove ci fermiamo noi, una dozzina sì e no.
Così abbiamo preso subito nota che la giornata era partita male.
E difatti abbiamo vagato a vuoto a lungo.
Poi abbiamo cominciato a trovare qualche Ovolo e allora ci siamo buttati a controllare le poggiate che conosco adatte all'Amanita caesarea.
Così, gira e rifrulla, ne abbiamo fatto un panierozzolo, anche se parecchi erano un po' sciupati dalle lumache e qualcuno cominciava ad essere attaccato dalla muffa rosa.
Porcini, neanche il segno, nemmanco uno.
Tra l'altro verso le 10 ha cominciato a piovere e, anche se non ha mai dato molta noia, non ha mollato un attimo.
Per  cui alle 12:15 siamo venuti via e per quest'anno la pratica Maremma è archiviata, qualsiasi cosa accada.
Chi trova tanti funghi può continuare tranquillamente a bazzicarci, noi ci dedicheremo ad altri lidi.

Vorrei poi fare anche qualche considerazione sulle notizie che stanno uscendo in cronaca in questi giorni.

Ma prima le foto degli Ovoli:



Amanita caesarea


Laddove si dimostra che cinghiali e ungulati assortiti i funghi li fracassano senza mangiarli.








Ovolo parassitato da Mycogone rosea.


Il terzo esemplare a destra è completamente attaccato dalla muffa rosa.


Qui le lumache si sono date molto daffare.





Esemplare ancora chiuso.

Nel tagliato.





Ed ora veniamo agli articoli apparsi di recente circa gli avvelenamenti da funghi che si sono verificati in Toscana (riproduco l'articolo de' La Nazione dell'8 ottobre 2016):



 


Responsabili: Homphalotus olearius ed Entoloma lividum (adesso lo chiamano sinuatum).

Del primo avevo già messo le foto col Post del 4 ottobre (Maremmaaa....) e ne metto un'altra qui sotto.
Adesso non ho sottomano le foto del Cantharellus cibarius con cui viene confuso ma sono facilmente reperibili su un qualsiasi motore di ricerca .
Io vorrei sapere come si fa a fare confusione, ma tant'è.
Ecco qua la nuova foto:


Omphalotus olearius

Entoloma lividum o sinuatum che dir si voglia.

Ancor peggio.
Lo confondono col Prugnolo (Calocybe gambosa), dicono.
Ma che però è primaverile mentre qui siamo in autunno e stiamo parlando di un fungo autunnale.
Invece io direi che è più facile confonderlo col "Prugnolo d'autunno", questo il nome che alcuni danno alla Lepista nebularis.
Anche qui però ci vuole una discreta fantasia. 
Ecco le foto scattate oggi del soggetto, di cui però non sono riuscito a reperire esemplari giovani che invece avevo visto ma non fotografato la volta scorsa (Maremmaaa....):




Entoloma lividum (sinuatum)


Notare la sporata rosa sulla destra del cappello, dove si appoggiava l'altro esemplare.

E le lamelle dello stesso colore, al contrario di quelle della Gambosa e della Nebularis che sono bianche o appena ialine.






Altri funghi visti oggi:



Sua Maestà la Morte: Amanita phalloides. Esemplare un po' patito come gli altri (pochi) incontrati.


Amanita pantherina. Fortemente tossica.

Al contrario di quanto ho sentito dire ieri in tv (mi pare Rai3, Geo & Geo) dove un'"esperta" della sanità ha raccontato che gli avvelenamenti che provoca si superano abbastanza facilmente. Col tubo, aggiungo io. Fai che ti trovi un po' giù di tono e ti mette sotto un metro di terra, sempreché naturalmente tu ne abbia mangiata in quantità sufficiente.

Altri funghi incontrati:


Leccinum aurantiacum

Amanita ovoidea (Farinaccio). Commestibile ma piuttosto mediocre.
Molti la considerano tossica anche perché facilmente confondibile con la molto simile Amanita proxima che in effetti è tossica. Io a suo tempo l'ho mangiata e non mi ha dato nessun disturbo. Però l'ho trovata piuttosto sgradevole.

Erano diversi anni che non la vedevo.

Colossale.


E con questo ho finito.



Un cordiale saluto a tutti!

8 commenti:

Marco ha detto...

Buonasera Angiolo, come sempre vedo che la tua parte la trovi sempre di funghi nonostante la situazione sia carente. A proposito del tempo attuale voglio chiederti un parere: le temperature sono molto basse la notte e sopratutto tira un gran vento fastidioso e freddissimo, secondo te, queste condizioni aggiunte alla pioggia che hanno prospettato fino a domenica possono definitivamente fermare una eventuale buttata ? Grazie e un cordiale saluto a tutti i partecipanti!

Anonimo ha detto...

Grazie Angiolo,
sempre un piacere leggere post come questo..fatti non foste per viver... e complimenti comunque per il raccolto.

A presto
Cordialmente
Gigino

Angiolo ha detto...

Ciao Marco.

Certo bene non gli fa.
Comunque i Bastardi sono tosti e sono capaci di superare crisi come quella che si sta annunciando.
E poi bisogna sempre sperare.

Un cordiale saluto.

Enrico ha detto...

Buonasera Angiolo io sono stato a Monticiano qualche porcino vecchio e qualche ovulo poi ha iniziato a piovere molto e alle 12.30 siamo venuti via ma stamattina c' erano 4 gradi .Ciao a presto

Angiolo ha detto...

Buongiorno e benvenuto Enrico!

Fortunato te che i Porcini li hai visti.
Io no (ma spero stamani).

Un cordiale saluto.

massimo ha detto...

Buongiorno Angiolo, mi associo a Gigino nei complimenti per il post, credo che con il seguito che ha il tuo blog quelle informazioni siano utilissime, poi comunque un'insalatina di ovoli non te la sei fatta scappare, a presto.
salutoni
massimo

Anonimo ha detto...

Mario da Roma scrive...

Ciao Angiolo, hai fatto bene a riportare l’articolo perché oltre che essere interessante sottolinea che la prudenza non è mai troppa in particolare quando si parla ad una vasta platea di persone dove spesso si può trovare anche "l’improvvisato" o il poco attento.
Ricordo una volta, di aver discusso con un tale (che ancora un po' mi metteva le mani addosso) che mi fece vedere il suo cestino in cui c’erano parecchie Omphalotus olearius che aveva scambiato per Gallinacci. Non sentiva ragioni e non capiva la differenza tra "lamelle" e "creste". Devo anche dire che spesso, per un cercatore alle prime armi, Omphalotus olearius leggermente ossidato e in assenza d’acqua può trarre in inganno. Io stesso (che a funghi vado dall’età di 4 anni e mi considero un buon esperto) mi capitò una volta, tra prato e leccio e ulivi, in prossimità della sera, nei pressi di Lucca di raccogliere insieme ad una quantità consistente di Cantarelli (gallinacci che dir si voglia) anche uno Omphalotus olearius. Ovviamente a casa me ne accorsi subito, lavandoli. Ma la prudenza nel ricordarlo non è mai troppa.
Altra cosa è l’altro avvelenamento. Tu riporti in foto l’amanita phanterina ma mi sembra che si parli di Macrolepiota venenata che, ad un occhio approssimativo può essere effettivamente confusa con la prelibata Procera. Si tratta comunque di un fungo raro e ci vuole anche un po' di sfortuna oltre che di disattenzione nel raccoglierla.
Mi sembra invece che parlare di prugnoli sia più una artificio giornalistico dettato forse dall’ignoranza in materia di chi ha scritto l’articolo che di una vera notizia.
Comunque grazie, perché le informazioni sono interessanti anche perché credo questo blog abbia una funzione divulgativa e quindi, insieme, educativa.
Sarebbe interessante (ma so che ci vuole tempo che purtroppo manca sempre) magari in periodi invernali, una comparazione fotografica sulle più comuni forme di "malintesi" funginei. Magari raccontando le esperienze personali.
Un saluto a te e a tutti.

Mario

Angiolo ha detto...

Ciao Mario!

Ti ringrazio.
In effetti ho pensato di tornare in argomento perché leggere quell'articolo del mio quotidiano mi aveva fatto trasecolare.
Come l'altro discorso televisivo sulla relativa tossicità della Pantherina.
Ti dirò poi che non avevo fatto commenti sulla Macrolepiota venenata perché non ne ho alcuna esperienza.
In effetti non credo di averla mai incontrata o, se l'ho fatto, non me ne sono accorto.
Quanto poi all'affrontare, in periodi di magra, la comparazione tra specie tossiche e commestibili similari mi riesce un po' difficile.
Perché anche se il discorso affrontato in momenti d'inattività, la preparazione dovrebbe essere fatta quanto il materiale da mostrare è reperibile e questo cozza con le mie aspettative.
Ciò detto e venendo all'Omphalotus olearius, i primi tempi che mi ero stabilito qui a San Giovanni Valdarno, un mio vicino di casa me ne mostrò tutto pimpante una consistente raccolta.
Che gli toccò gettare pressato come si trovò dai miei anatemi e invettive.
Ha mangiato poi tanti dei miei funghi.

Un cordiale saluto.

Un cordiale saluto.