venerdì 22 luglio 2016

Alla prossima pioggia!

Buongiorno!

Questa mattina sono tornato a vedere cos'era successo dopo un altro paio di giorni di fuoco dove avevo avuto un po' di successo mercoledì scorso.
Ed ho avuto la conferma che è meglio soprassedere, come nelle scenette di Ciccio e Franco.
Il terreno è ormai calcinato e ciononostante qualche raro Estatino avrebbe ancora il coraggio di uscire.
Ma ormai, almeno per quanto mi concerne, si possono contare sulle dita di una mano, massimo due.
Così oggi ho girovagato in solitaria (ho lasciato il botolo a riposare delle gozzoviglie di ieri sera, abbiamo avuto parenti a cena) e sono partito, in ritardo come ormai mia (cattiva) abitudine.
Alle 8, quando sono arrivato, c'era una macchina proprio dove avevo deciso di fermarmi stamani (un posto dove non mi fermo mai), al bivio che sale a Metato.
Ho fatto tutto il solito giro e sono arrivato anche sotto la Croce di Ribone (terribile lo schianto ancora da rimuovere, in pratica il terreno non si vede più e comunque è profondamente sconvolto).
Morale della favola ho girato tutta la mattinata per trovare 6 Aestivalis, giovani.
Quindi meglio aspettare che torni a piovere, se gli va.
Anche perché non saprei più dove guardare.
Forse in alto, ma parecchio come diceva Romagna83, perché dai miei 900/1.000 metri tutte le volte che ho provato ad alzarmi sono andato in buca.
Se qualcosa ho trovato è stato nelle forre, a riportaticcio, come dicono in Mugello.
Bene, questo è il discorso.

Ed ecco le foto:


Boletus aestivalis: il primo.


Appena di misura, in terreno devastato dallo schianto. Ritorno alla vita?

Coppiola senza forza, in faggeta sul margine dell'abetina.


Qui ne avevo trovati due l'altro giorno; ce n'era un altro in formazione.


Bellocccio, l'unico che cominciava a maturare.


C'era però l'intruso assassino, lo scarabeo. Se lo metti per sbaglio nel paniere ti riduce tutti i funghi in poltiglia.

Liberato.

A sinistra anche due Suillus granulatus giovani, trovati nell'erba in mezzo alla pista.




A questo punto ne riparleremo dopo l'attesa (chissà se verrà) "Burrasca di Sant'Anna" (26  di luglio e dintorni, ci si sarebbe ormai).


Un cordiale saluto a tutti!

mercoledì 20 luglio 2016

Caldo infernale.

Buongiorno!

Questa mattina abbiamo fatto un'uscita al buio.
Qualche giorno fa aveva fatto un po' di pioggia e siamo voluti andare a vedere come stava evolvendo la situazione a Vallombrosa.
Anche perché era diverso tempo che per una ragione o per l'altra, non ultimo il soggiorno in Franciacorta, non ci andavamo più.
Così stamani alle 8 siamo sbarcati tutti e tre a metà strada tra Vallombrosa e il Passo della Consuma.
C'erano due macchine di cui una è ripartita mentre ci attrezzavamo.
Tanto per avvertirci che non era cosa.
Difatti il terreno si è mostrato subito molto secco, anche se sotto la crosta si vedeva che era ancora umido dell'ultima pioggia.
Nessuna traccia di Amanite (viste in tutto tre o quattro), di Russule (zero) e di Ferroni (4 o 5 Boletus calopus).
In parole povere terreno morto, però qualche Aestivalis in qua e in là abbiamo finito per trovarlo, anche se in partenza pareva un'impresa impossibile.
Per farla breve abbiamo fatto un giro piuttosto lungo (siamo venuti via alle 13:30) ed il risultato è stato un paniere (piccolo) di Estatini giovani, quasi tutti di forza.
Il problema è che appena mettono fuori la testa dall'humus schiantano per il caldo e il vento e la crescita in pratica si ferma.
Però della bella roba.
Mancherebbe un'acquata di un'ora o due ma di questa stagione mi rendo conto che sarebbe pretendere troppo.
Tornando agli Estatini (niente Edulis), tutti agli abeti bianchi, grossi (90-110 cm. al colletto), in posizioni umide e ombreggiate, in fungaie forti, poche delle quali però avevano qualcosa.
Niente al faggio e, lasciato Metato, quasi niente al Lago, salvo qualche pezzo in basso nella forra.
Comunque alla fine ce ne siamo andati soddisfatti, anche perché eravamo partiti con il timore di non trovare nulla.

Ecco le foto della spedizione:


Boletus aestivalis: il primo, con abitante.


Fungaia fortissima, 7 pezzi.






Componenti minori della covata.

Non male.

Altra fungaia ad un castagnetto sotto abeti colossali.

Piccolotto con campagno di tutto rispetto

Veramente notevole.

 

Qualcuno sta pensando: che ci so' venuto a fa' con 'sto caldo!

Esile.

Questo gigioneggiava su un tappetino di muschio.

Certe facce da schiaffi...


Altro pezzo stupendo.



Compare ancora piccolotto.

Raccolto con...

...Botolus iracundus.

Nipponica pulcherrima.




 
Ritardatario mentre scendevamo verso il parcheggio.
  

E, per finire, capolavoro di artista autoscattante:



Sarebbe a dire: colpo partito involontariamente.




Un cordiale saluto a tutti!