giovedì 12 maggio 2016

Campagna rottamazione.

Buona sera a tutti!

Questa mattina, sfidando le intemperie e le fosche previsioni sulle malefatte del Ciclone Poppea, con Tomoko e Camillo siamo andati in Secchia, all'Abetone.
Non che fossimo obbligati ma avevamo un buono Groupon per un pranzo in un posto dove l'anno scorso ci siamo trovati così bene che ne avevamo acquistato un altro, e volevamo sfruttarlo prima che scadesse.
E devo dire che il tempo ci ha rispettato.
E' stato estremamente variabile con sole, vento, nuvoloni e qualche breve passata di pioggia (soprattutto mentre stavamo tornando alla macchina), ma in ultima analisi non ci ha infastidito più di tanto.
Ed abbiamo fatto il paniere quasi pieno (in due ore poco più, siamo arrivati alle 10:15 e siamo venuti via alle 12:40) di Dormienti.
Non che ci tenessi ad andarci ora, dovevamo farlo nella seconda quindicina di aprile ma poi per varie ragioni abbiamo rimandato più volte finché ci siamo ridotti ad oggi, ma ormai che c'eravamo tanto valeva darci un'occhiata.
Purtroppo tutta roba al limite, che aveva patito il secco dei giorni scorsi e poi rinvenuta per la pioggia di ieri nel terreno argilloso, sbocconcellata da grappoli di lumache e forse in parte anche attaccata dai collemboli.
In sostanza niente di che andare fieri.
Comunque ne mostro le foto perché chi non è pratico di questo fungo possa rendersi conto di quanto male si presenta quando la stagione è troppo avanti e quali problematiche si trova ad affrontare chi, avendone raccolti un po', intende pulirli e ricavarci qualcosa.

Eccone alcune:






 
































Caloscypha fulgens.





Al ristorante poi ci hanno detto che sono nati durante tutto l'inverno, confermando quando asserito da un cercatore incontrato nel bosco e cioè che la nascita era iniziata addirittura a novembre.
Comunque ormai per quest'anno la questione dei Dormienti è un capitolo chiuso.
Ma si spera, vista la piega che stanno prendendo gli avvenimenti meteo, che presto potremo avere notizie migliori.


Un cordiale saluto!

5 commenti:

paolo cozzi ha detto...

Ciao Angiolo, visto che di prugnoli ne hai una grande esperienza mi sai dire come cucinarli per fare un primo e quale è il tempo di cottura??

Grazie

Paolo

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo!

Noi i Prugnoli li cuociamo trifolati solo se pensiamo di congelarli per farci il patè per i crostini.
Altrimenti li usiamo per farci gli spaghetti o le tagliatelle, ma anche i tortellini.
Tagliati fini fini (naturalmente se non sono bacati) abbondanti, quando la pasta è cotta (al dente, come dovuto), saltati con uno spicchio d'aglio (un minuto, praticamente crudi) e il tutto mangiato bello caldo, se gradito con una manciata di parmigiano grattato.
Si possono anche grattugiare crudi sulla pasta o il riso in bianco, ma se vengono dal frigo si corre il rischio di raffreddare il piatto.

Un saluto.


Unknown ha detto...

emanuele da grosseto
ciao Angiolo anche a noi i prugnoli ci piacciono sopra la pasta quasi crudi. l ultima volta li abbiamo provati anche in frittata e non erano male però sulla pasta o a crostini si esaltano di più
domenica vado alla sagra di prugnoli di montieri e son convinto che per i boschi si trovano ancora.
volevo chiederti se non sbaglio te li trovavi anche ai bordi delle piste di sci ma a che altezze e ci potrebbero già essere?
mi sa però che te stai pensando già ai porcini :-)
un saluto

Angiolo ha detto...

Ciao Emanuele!

Prugnoli ai bordi delle piste da sci?
Io talvolta ho parlato di piste, ma piste forestali.
Comunque io i Prugnoli al massimo li trovo a mille metri o qualcosa di più.
Però so di persone che li trovano molto più in alto, dipende solo dalla stagione e dalla conoscenza dei luoghi.
Quanto ai Porcini, io non sono mai stato un cercatore d'inizio stagione.
Tendo ad andarci solo quando il resto molla.
Ed ora, a giorni, sarebbe stato il momento, se le piogge degli ultimi giorni e il fresco che ne è conseguito non avessero rimesso tutto in discussione.
Per cui credo che i Porcini almeno per il momento non si faranno vedere (e sperando che non venga poi il caldo, eccessivo e tutto d'un botto, come è accaduto altre volte con conseguenze disastrose).

Un cordiale saluto a te e Lucia.

paolo cozzi ha detto...

Ciao Angiolo la ricetta che mi hai dato ha fatto furore: tutti entusiasti degli spaghetti ai prugnoli, veramente un successo !!

Grazie e saluti

Paolo