giovedì 3 settembre 2015

Ri-diventerò un Ovolo!

Buona sera a tutti!

Di rientro da una sortita improvvisa (anzi, improvvisata), ci dichiariamo soddisfatti anche se poi non è che abbiamo trovato un gran che.
Però ci siamo divertiti anche perché era tutto un andirivieni di gente che si dava il turno (il gioco dei quattro cantoni, sintomo di scarsi ritrovamenti) mentre il nostro paniere si andava riempiendo.
Anche se talvolta si trattava di roba un po' sciupata.
Eravamo oltre Monticiano, la signora moglie voleva andare là per rinverdire gli antichi fasti e devo dire che ha avuto ragione.
Giù al fosso c'erano almeno cinquanta macchine (alle 8:30).
Alle 13, zero!
Funghi; un po' di Aereus (molti erosi dalla lumaca e/o maturi, ma qualcuno anche belloccio), qualche Aestivalis (giovane) e parecchie Caesarea (giovani ma diverse anche aperte).
Nel complesso una giornata piacevole.
Adesso pausa fino all'11 settembre (Lago Maggiore e Lago di Como).
Poi ne riparliamo.
Naturalmente spero che come dicono piova e piova parecchio (qui sta abbuiando velocemente, anzi circa mezz'ora fa ci ha mollato un paio di lampi con degli schianti assordanti e qualche gocciolone grosso; adesso, da pochi minuti, piove moderatamente), senza fare danni ça va sans dire.

Ecco le foto della spedizione:



Boletus aereus
 

Boletus aestivalis

Amanira caesarea giovani ma senza forza

Questa già assai meglio

Esplosiva!

Notare i lembi del velo

 Bronzino

Funghi bianchi


Di nuovo neri


Ancora Ovoli, un po' sull'anziano


Una bella bestia nera, con gli "orecchi" alzati per spargere le spore



Un'altra un po' rosicchiata

Estatino giovane

Fungo nero, enorme


Ovolo perfetto

Scopini


E, per finire, la Cesarina

con la Tomokina.


Ciò mostrato, anche per non far preoccupare Claudio (non sono affatto arrabbiato anche se non manca mai chi fa dei tentativi in tal senso), ci risentiremo dopo il nostro rientro.

Così, nel frattempo, inviamo tutti e tre (moi, la Tomoquine und von Kamillen)...


un cordialissimo saluto a tutta la Ghenga!

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri, oltre al piacere di un po' di funghi, ho avuto quello di incontrare Angiolo,Tomoko e Camillo nel bosco.Ribadisco i miei complimenti per il "saporito" italiano e,come sempre, anche per il bottino micologico.Un cordiale saluto a tutti.Alessandro da Empoli.

Anonimo ha detto...

Grandi!
Angiolo io sono rientrato in città e come da tue previsioni durante le vacanze ho tenuto il cesto a vista senza però mai poterlo utilizzare per scarsità di nascite micologiche.
Buon viaggi, saluti a tutti, a presto..!
Cordialmente
Gigino

paolo cozzi ha detto...

Buon giorno sono Paolo Cozzi, new entry, da tempo seguo questo blog senza mai aver partecipato alla discussione complimenti e grazie per questa tua iniziativa Angiolo sei l'unico a dare notizie attendibili in tempo reale e per questo di nuovo un grande GRAZIE!!IO ultimamente sono stato in Secchieta e sulle montagne pistoiesi e ho trovato un gran secco(so di non essere originale) il terreno come si presentava a Monticiano ?

Saluti

Paolo

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo!

E benvenuto.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Ti dirò che scopo di questo Blog non è quello di fornire notizie su dove andare ma poi per la stessa natura dell'argomento va a finire che queste notizie, se ce l'ho, vengono fuori.
E c'è pure a chi dà noia.
Tutti bravi e tutti zitti, chiotti chiotti.
Altrimenti l'Inimico ci soffia il carpoforo.
Non faccio altri commenti perché sto partendo per divertirmi e non ho voglia di innescare la solita rissa che non avrei né il tempo né la voglia di gestire (sto invecchiando; anni fa ci andavo a nozze).
Per quello che ne so, i funghi li trovano un po' dappertutto.
E per quanto mi dicono pochi, come del resto ho potuto costatare di persona.
Dove ero non c'era quasi nessuno e con la conoscenza che ho del terreno, se ci fossero stati sul serio avrei dovuto arruolare dei portatori.
Comunque, naturalmente, ci sarà chi ne fa delle sporte piene.
O meglio, essendo queste proibite, dei panieroni.
A Monticiano il terreno andava dall'umido al tirato un po' troppo.
E i funghi li ho trovati solo dove si era formata la crosta!
Dove era umido si vede che non l'aveva "digerito" (320 mm. in effetti sono un'enormità) e ci stava ponzando (penzando, pensando?) ancora su.
Oppure ero io fuori bersaglio.
Questo è quanto.
Al mio ritorno prevederei grandi cose, dal momento che non fa altro che piovere, anche se in misura ridotta.
Che in fondo è proprio quello che gli ci vuole.
Chi vivrà vedrà e....l'ultimo chiuda la porta.

Un cordiale saluto a te e a tutti gli altri.

Anonimo ha detto...

Mario da Roma scrive….

Ciao Angiolo, ho riflettuto parecchio se scrivere o meno su questo blog (due anni or sono mi ero ripromesso di non farlo più) e, se avessi avuto una tua mail o un’altro contatto personale forse, era meglio. O forse no. Perché in fin dei conti è giusto che anche i lettori di questo blog sappiano.
In primo luogo, e ti prego di credermi, non faccio un "je accuse" a nessuno.
Non prendere queste mie parole come un attacco personale alla tua persona che, al contrario, ho cominciato ad apprezzare sin dai primi anni del blog, per competenza micologia e non solo.
Queste tortuose e un pò fastidiose premesse stanno ad indicare che non ho nessuna intenzione di alimentare polemiche inutili, continuate, dove poi confuse partigianerie si scontrano a colpi di polpastrelli su tastiere infuocate.
No. Alla fine di ciò che ho da dirti PASSO E CHIUDO!
E non risponderò ad alcuna replica.
La mia è una RIFLESSIONE (scusa il maiuscolo). Punto. Nulla di più.
In questi tre settimane sono stato in diversi luoghi, anche dalle parti dove spesso le tue cronache raccontano. Anche nei luoghi di cui si parla nell’ultimo post. poi nel viterbese e infine sull’Amiata (la mia amante segreta, come dice mia moglie).
Il denominatore comune di queste ricerche e stato solo uno: la gran folla vociante, fracassona, ciarliera e diciamolo…. maleducata. Delle centinaia di occhi che ho incontrato meno della metà ha risposto al mio sguardo, meno della metà della metà ha dato segnali che mettevano in dubbio i 2 milioni di anni di evoluzione del genere umano, esprimendosi solamente con dei cenni e dei grugniti. La meta, della metà della metà all’incirca, ha salutato distrattamente.
I boschi sono di tutti. è vero. I funghi sono di tutti. Anche questo è vero. Anche di quelli che non sono del luogo. Siamo tutti d’accordo, almeno credo.
Sono di tutti, ma non più i miei. Non adesso.

Ieri sull’Amiata si contavano 148 macchine (non su tutta l’Amiata, ma su 4 o cinque piazzole, dove i funghi si dice, proliferavano!). Fino a sera, a notte. Boschi ripassati da truppe di cavalleggeri composte da 4-5 persone alla volta. Boschi "ripassati" 3..4.. decine di volte, sempre gli stessi!

Il paradosso è che non c’è buttata, ma qualche fungo, e pure pochi. Anche negli anni in cui le buttate erano storiche non ricordo tanta folla così! Nel grossetano ancora peggio. nel viterbese non ne parliamo. Sono stato anche nel torinese (mia zona di origine) e forse li era la situazione era anche peggiore. In particolare l’aggressività, che forse un tempo era caratteristica della gente del luogo che considerava "i forestieri" come usurpatori, è quella che più mi ha colpito. Aggressività, competizione e maleducazione. Non c’è che dire: un mix dirompente.

Che cosa è successo? Cosa è cambiato negli ultimi anni?
La possibilità di muoversi più agevolmente ha alimentato la spinta verso i monti? Forse.
Sicuramente le notizie in tempo reale, via web. Questa è la vera novità di questi anni, che alimenta false prospettive. Bastano due funghi pubblicati e la gente è sicura di trovarne, al grido: " se lui li trova per che io no?". Basta un fungo. La foto di un porcino e via. Mi vengono in mente quelle immagini del "prima e dopo" delle réclame (uso un termine arcaico) che presentano diete dai risultati sorprendenti. Di immaginario si vive! Ahimè

Continua….

Anonimo ha detto...

A questa prima riflessione sicuramente alcuni penseranno che voglio tenermi i funghi e i luoghi segreti in cui proliferano, tutti per me.
Liberi di pensarlo, Ma non è così.
Io abito in città, Roma. I luoghi che che ospitano le mie peregrinazioni non sono miei e non vanto nessun diritto. Anzi no! Un diritto lo difendo: è quello di stare tranquillo nel bosco e, se possibile, fare anche due parole con qualcuno ogni tanto.
Le fungaie che ho conosciuto le ho sudate con la forza delle mie gambe, le ho scoperte con la mia intelligenza nel percepire i segnali che il bosco mi dava. Ho parlato con le persone che popolano la montagna, piano piano, stagione dopo stagione. Ci sono voluti anni, ma il bello è stato questo. In più, oggi, ho a disposizione dati tecnologici un tempo impensabili: stime pluviometriche, mappe dettagliate, web cam, Google…
A tutti coloro che vanno o si mettono in cammino verso questa esperienza dico: basta una guida dettagliata dei funghi (internet ne è piena), un luogo dove andare (ne è piena l’Italia, da nord a sud), un cestino e un’auto. Non servono le immagini su internet: andate, e se non trovate niente, pazienza! sarà per la prossima volta.

Io so come la pensi, Angiolo. il tuo è un blog, un racconto di esperienze. Non ho alcun dubbio sulla tua buona fede e sulla tua personalità cristallina.
Ho avuto modo di apprezzare cronache e commenti, spesso sagaci e molto divertenti. Una intelligenza rara, insomma. Ma non basta più. Tu scrivi un onesto e divertente diario, ma domani a Monticiano ci sanno 20 macchine in più, anche senza funghi da raccogliere. E dopodomani anche di più. E così via. Questo flusso non si arresta più. Tra qualche anno andremo a macchine più che a porcini. Per ogni porcino trovato 4 macchine avvistate….!

Mi dirai, ma perché con centinaia di siti, proprio a me devi "sensibilizzare"?
Con queste noiose considerazioni poi.
Con te ho usato parole civili. Con altri siti mi sono mosso con critiche decisamente più pesanti. Al limite della denuncia. Ero iscritto anni fa a parecchi di questi. Alcuni anche con parvenze scientifiche. Poi, anno dopo anno, ho capito che era una follia. Siamo arrivati a fare il campionato del Porcino! le "sentinelle" dei funghi. A fare il TG porcino! (Il TG porcino… capite!) A Mega-raduni di associazioni che si dicono amanti nel bosco e poi portano in un sol giorno centinaia di persone a massacrare ogni cosa che incontrano. Cosa da matti! Ma in che mondo siamo finiti.
Un popolo di "guardoni" siamo diventati, sempre più impotenti, e sempre più convinti che ce la possiamo fare!
Lungi da me l’idea di chiederti di chiudere il tuo apprezzato blog.
Potresti trovare soluzioni che evitano il cosiddetto "tempo reale". Nulla toglierebbe all’interesse per i funghi e alla forza "educatrice" del racconto, come spesso hai definito giustamente, la tua creatura. Anzi, dirò di più. Potresti anche raccogliere la tua esperienza sul campo per raccontarla in una pubblicazione. Non solo dal punto di vista micologico, ma sotto il profilo umano, di come sono cambiati i luoghi di raccolta, le persone, il tempo, i boschi. E poi aneddoti e altro.
Un patrimonio immenso che non dovrebbe essere perso. Lo dico sul serio. Io lavoro nel settore e ti garantisco che funzionerebbe al 100%. Anche perché non esiste.
E sarebbe un bel modo di educare. E di ricordare…
Avrei anche il titolo, ma adesso mi sembra troppo….

Grazie dell’ospitalità. Ho finito e non chiedo scusa per la lunghezza, anzi. Pazienza se qualche "guardone" ci sarà rimasto male. Sarà per la prossima volta!
Mi sembra tutto… anzi no.. manca..
PASSO E CHIUDO!

Angiolo ha detto...

Ciao Mario

e ben tornato!
Stavo andando a letto perché domani mattina dobbiamo partire tresto.
Destinazione Lago Maggiore, alle 12:30 abbiamo un pranzo sull'Isola Bella.
I funghi come vedi possono aspettare, anche quando ci sono (o forse no).
Poi Tomoko è venuta a dirmi che aveva aperto il Blog e che c'era questo tuo sfogo alluvionale (senza offesa).
Sono stato in forse se lasciar perdere e rimandare tutto a quando torneremeo, ma poi ho deciso di perdere un po' di tempo e leggerti.
E dipoi risponderti.
Brevemente (si fa per dire).
Questo tuo sfogo mi addolora un po'.
Non perché dia noia a me, ma perché dimostra una tua profonda sofferenza che francamente, non avertene a male, trovo eccessiva.
Faccio un inciso che c'entra poco, ma lo devo fare.
Noto che tu per i funghi giri tutto, lo dici tu.
Torino, Amiata, Casentino, non ricordo altro di tutto quello che ho letto.
Io giro pochissimo.
Massimo 130 chilometri da casa.
Quelli che nascono più in là li lascio agli "autri".
Ma non ora che sono anziano, anche quando ero giovane.
Come i fungai dell'Abetone (forse anche quelli dell'Amiata?) che vanno fino a dove li portano le gambe ma non un metro più in là.
Ma veniamo alla problematica che tu esponi e che per me ha solo valenze fastidiose ma non esiziali come le percepisci tu.
Noi tutti stiamo incorrendo nel reato (gravissimo) di prosopopea.
Sto parlando dalla razza umana, chiamiamola così (avrei delle riserve).
Pensiamo di avere una qualche importanza nel creato e di essere il perno di qualcosa di imponderabile che muove l'immensa macchina del creato.
Su una pallina di polvere che gira attorno a un sole di classe minore in un braccio secondario di una formazione galattica che non è neanche tra quelle più grandi che si possono osservare fin dove arrivano i telescopi più potenti.
Miliardi di stelle (con relativi pianeti) per miliardi di galassie.
Niente paura.
Un giorno l'uomo, come tutte le altre specie animali e vegetali che popolano la pallina di polvere scomparirà (forse presto e magari distruggendo tutto quello che c'è sulla superficie della caccoletta spaziale).
Dopodiché la natura riprenderà il suo corso, esattamente là dove si era interrotto un battito di ciglia (spaziali) prima a causa nostra.
E tutto tornerà come doveva essere.
Noi non ci saremo più ma i funghi (e anche tutto il resto) sì.
Et le voilà!

Cerca di essere più sereno e goditi quello che ci è dato di poter apprezzare.
Anche se c'è qualcuno nei dintorni che ti disturba.
In fondo non è che un poveraccio che a suo modo cerca di trovare, meglio ritrovare, un proprio equilibrio con un attimo di distrazione e di gazzarra, antipatica ma in fondo innocvente.
Siamo tutti di passaggio.
Cerchiamo di passare senza creare e crearci troppi problemi.
Io nel bosco ci vado in punta di piedi e non faccio casino né lascio tracce di quello che ho fatto.
Come una di quelle signore un po' agée che vanno in chiesa a pregare.
Forse mi sento un estraneo, non so.
Però in fondo quella è proprio casa mia.
Il resto, gli altri, non li considero.
Mi piace illudermi sempre di trovare tanti funghi, ci riesco raramente, ma quello che conta è l'avventura.
Il mistero di cosa troverò dietro quel faggio (quasi sempre niente).

Un cordiale saluto e preparati per la nascita, che a questo punto dovrebbe arrivare (speriamo non a Timbuctù, altrimenti ti tocca spendere una barcata di soldi per l'acquisto del ticket).
Anche a tutti gli altri, naturalmente.

paolo cozzi ha detto...

Ciao Angiolo sono di nuovo Paolo, oggi sono andato sotto Monticiano, macchine in abbondanza funghi il giusto:molto sudati e spesso mangiati dalle lumache. Per me è già abbastanza secco così come avevo trovato in altre zone. Vorrei sapere quale scopo intendevi dare a questo blog visto che poi la discussione verte sui posti e le quantità di funghi trovati.
Per quanto riguarda il confronto con Mario io ho una posizione intermedia, purtroppo le cose quando diventano di massa diventano più negative che positive (sono mode) come è stato per la pesca per la caccia e via dicendo. Anche io da pensionato e da nonno amo più vivere il bosco piuttosto che fare cestini di funghi (comunque mi piace trovarli) e se trovo qualcuno nel bosco mi piace scambiare saluti e argomenti soprattutto se mi rendo conto che si tratta di persone che come me vanno per boschi con rispetto e per passione e non per moda.
Un cordiale saluto a tutti e.... buone ferie

Paolo

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo, buongiorno!

Ti scrivo da Arona, prima di andare a colazione.
Poi non scrivo più a nessuno fino al rientro.
Lo scopo di questo Blog era ed è quello di parlare di funghi in generale ed anche della soddisfazione che può dare il trovarli quando finalmente si riesce a metterne un po' nel cesto (cosa non più tanto facile al giorno d'oggi).
Così, senza tanti problemi, una conversazione.
In cui dare anche delle nozioni elementari di micologia, per quel poco che so, e anche consigli a chi da neofita voglia accostarsi a questo hobby,chiamiamolo così.
Per me è qualcosa di più.
Sicuramente non di fare da ufficio informazioni, anche se poi può andare a finire così.
Ma senza fare tragedie o suscitare vespai mentre invece ne sono venuti fuori diversi, non so se hai letto i commenti degli anni scorsi.
Sinceramente non immaginavo di potermi trovare di fronte a posizioni così estreme.
Per me trovare funghi è una gioia, per altri può comportare la sofferenza (soprattutto al pensiero che gli altri "ce li portano via e poi rovinano l'ambiente").
Quando ad andare nel bosco, non amo incontrare le persone e cerco di evitarle, per quanto possibile.
Non lasio traccia del mio passaggio, non rovescio funghi, né raspo.
Nelle fungaie che conosco cammino sui sassi e, se necessario, a mezz'aria, come le libellule.
Quello che "so" (si fa per dire) l'ho imparato da me.
Parlo dei "posti".
Nessuno me l'ha insegnato né io l'ho chiesto.
Ho passato una mezza vita, tanto per dirne una, in solitaria ad esplorare il Libro Aperto, all'Abetone, in mezzo a burroni e dirupi.
I primi tempi, una sera alle 19 a metà di settembre, ero ancora quasi sotto la cima e, non conoscendo il terreno, non sapevo come tornare alla macchina, ottocento metri più in basso e due costoni più in là.
Poi, ragionando e avendo un certo senso dell'orientamento, tornai a casa quando già stavano per chiamare i CC e il Soccorso Alpino.
Tutto qua, e ribadisco che non capisco le posizioni da pasdaran di quelli che lo fanno per diletto.
Quelli che lo fanno per guadagno non li considero nemmeno, mi sembrano dei dinosauri a giurassico scaduto.
Salvo naturalmente i montanari che non hanno occupazione e devono trovare un mezzo di sostentamento (pochissimi, in quanto lavorano tutti per le Comunità montane che ancora non ho capito cosa ci stanno a fare, salvo scialacquare il denaro pubblico e lasciar fare a chi ha il valsente il proprio porco comodo, vedi Gualdo-Pratovecchio, con tanti saluti alla Forestale, buoni anche quelli).
E la chiudo qui.

Un cordiale saluto a tutti.

boccadilupo ha detto...

Caro Mario da Roma, prima di tutto grazie per essere tornato dopo due anni, mi ricordo benissimo di te.
E' inutile che dica di essere completamente d'accordo con te, ma qui sul blog non e' cambiato niente, Angiolo , persona di elevatissima capacita' intellettuale, sembra non capire quello che andiamo dicendo, ma sono sicuro che capisce benissimo.
Cosa c'entra la futilita' dell' essere umano con il voler stare il piu' sereno possibile nel bosco ?
Io devo prendere ferie, litigare con la mia fidanzata, per andare nel bosco, da quando scrivo su questo blog mi e' toccato non prendere piu' la mia auto, perche' la gente la riconosceva , mi aspettava alle prime luci dell'alba, addirittura ad una persona che pesticcia nel mio posto preferito ho dovuto dare il numero del cellulare per dirmi quando va lui cosi' io evito, ma neanche questo e' bastato, perche' viene anche il giorno successivo, va tutti i giorni!!!
Qui non si vuole capire che se qualcuno dice di aver visto 50 macchine nel preciso posto, il giorno dopo di auto ce ne sono cento.
Io intervengo sempre meno sul blog, che ammetto di leggere comunque volentieri, ma ogni volta mi imbatto in ostentazione di raccolti, richieste assurde di precise coordinate e immancabilmente i nomi dei luoghi.
Buone ferie Angiolo.

Unknown ha detto...

Antonio da Prato
Buona vacanza Angiolo.
Salve, ho letto con interesse le vostre riflessioni e devo dire se non ho capito male, che sono rimasto un po' deluso. Personalmente ritenevo questo blog terra di fungaioli sportivi, come mi ritengo io, nel senso che non ho mai avuto problemi a portare persone con me in luoghi micologicamente magici, o dare indicazioni su dove andare. Angiolo, giustamente, dice che lo scopo del blog e quello di "dare anche delle nozioni elementari di micologia, per quel poco che so, e anche consigli a chi da neofita voglia accostarsi a questo hobby,chiamiamolo così." Tutto giustissimo, però a mio avviso trovo anche corretto che tra noi cercatori sportivi sia bello anche dirsi dove andare, qualche volta, dove ha piovuto o qualunque altra informazione che possa essere utile affinché chi partecipa al blog possa trarne un qualche vantaggio. Che ne pensate?
Saluti a tutti.

Unknown ha detto...

Per ridurre il rischio che la passione per i funghi diventi ossessione consiglio la lettura del libro "Saggio sul cercatore di funghi" di Peter Handke

Luca ha detto...

Salve, non ho mai scritto in questo blog, ma ogni tanto lo seguo e ringrazio Angiolo per tenerlo,per caso sono incappato in questa discussione e mi ha incuriosito .... e oltretutto oggi sono stato a Monticiano e conosco un pò quelle zone. Il problema del sovraffollamento dei boschi, a parere mio, non è tanto una questione di web e di informazioni... io sono uno di quelli che non mi capacito come le vostre generazioni ( io sono un pò più giovane di voi) pensino ancora di fare i "segreti" su dove trovare i funghi... il mondo è cambiato... la gente va per funghi perchè tanta è disoccupata e probabilmente ci sono più appassionati che si interessano a questo hobby.... cosa c'è di male? anzi, se siete appassionati dovreste essere anche contenti... anche perchè voi veri fungaioli sapete gli angoli dove andare a cercare.. vi fa paura un branco di neofiti? io personalmente, tutto questo spirito competitivo lo trovo per lo più in persone di una certa età... io quando incontro qualcuno saluto, chiedo come va e spesso e volentieri gli dico le zone dove potrebbero trovare qualcosa... se poi uno non trova niente pazienza... ma avete fatto una salutare passeggiata nel bosco che consiglio a tutti...;)

Anonimo ha detto...

Mario da Roma ha scritto…
Ciao Angiolo e grazie di avermi pubblicato e della tua risposta repentina che francamente non avevo letto e che ho apprezzato.
Siccome non ci si conosce personalmente spesso le proprie opinioni sono causa di fraintendimenti e non corrispondono al profilo reale della persona che scrive. A differenza di noi che ti leggiamo volentieri e che conosciamo molto delle tue passioni, viaggi, interessi, hobby e famiglia spesso di chi scrive su questo blog si conosce poco o nulla.

Se rispondo ancora una volta e solo per precisazione. Per non sembrare quello che in realtà non sono!
Non sono un cercatore seriale. Dedico 4 giorni della mia esistenza all’anno a me stesso (sono i miei unici giorni di vacanza oltre alla settimana di vacanza che passo con prole e moglie ad Agosto).
In quei 4 gioni sono stato un giorno nel Casentino, uno nel viterbese e uno sull’Amiata. Sono di Torino, anche se abito a Roma, e vado a trovare mia madre novantenne e nel frattempo faccio una capatina nei miei boschi dell’infanzia dove all’età di 5 anni ho imparato ad andare a funghi (oggi ne ho 53).
Durante l’anno vado qualche volta sull’Amiata.
Tutto questo è poco importante, anzi, quasi irrilevante.
Ma se per accreditare una riflessione critica, serve…. ecco, appunto…non sono un cercatore seriale, non vado in giro da tutte le parti per cercare i funghi, non sono geloso dei miei posti (anche perché miei non sono) ecc…
Se però a Timbuctù buttano… un pensierino ce lo faccio… (scherzo ovviamente).

è strano come da una riflessione come la mia si inneschi sempre il meccanismo inverso e contrapposto ( non mi riferisco a te, Angiolo) per cui chi la pensa come me è uno che difende i posti segreti dei funghi, vuole i funghi tutti per se, non vuole rilevare fungaie nascoste e segrete tramandate da generazioni ecc…
Per questo, quando scrivo sono lungo e sicuramente prolisso, ma cerco di circostanziare il più possibile il discorso.
Eppure non basta mai!
Sicuramente mi sono spiegato male e chiedo scusa di questo.
Qui, e forse non è chiaro, non si tratta di rilevare o meno fungaie, boschi o luoghi segreti ma di generare aspettative eccessive e, soprattutto, false. E non tenere conto del mezzo con cui si comunica che ha un effetto moltiplicatore mostruoso (altrimenti perché un giorno si e l’altro pure, i politici lo usano per mandare i loro tweet).
Di quei dieci messaggi di commento che ci sono ad ogni post possiamo stimare un numero di "guardoni" di qualche migliaio di persone. Non credo di sbagliarmi. E questo è niente rispetto ad altri siti.

Ho apprezzato molto il tuo commento di tolleranza e di rispetto, di grande umanità. Veramente.
E ho anche riflettuto su quello che tu chiami peccato (o forse reato) di Prosopopea.

Io non ce l’ho con te, ne con chi va nei boschi, ne con chi va nelle "mie" (si fa per dire) fungaie.
E, in fin dei conti, nemmeno con i cosiddetti "guardoni". Tanto meno con chi scrive su questo blog, ci mancherebbe!
è il sistema che non regge più. Ed è necessario pensarci.

Non è un problema esiziale ma esistenziale. Decisamente diverso, almeno credo!
Se per far vedere a mio figlio una colombina sana (intera) devo girare l’intero bosco e manco lo trovata (intera) il problema esiste.
Fatene quello che volete della mia riflessione, ma vi prego, non accusatemi di tenermi i boschi e i funghi solo per me.
Spero capiate che il discorso è un’altro, e spero di essermi spiegato.
E poi quei boschi per un pò non li frequenterò. Mi auto-escludo! (uno in meno)
Un caro saluto ad Angiolo, a cui auguro buone vacanze, e a tutti quelli del blog
Un saluto personale a Bocca di lupo che è da un pò che non leggevo. Ciao.

Mario

Alessandro da Grassina ha detto...

Per Mario da Roma.
Buasera Mario, a prescindere dall'essere d'accordo o meno sui concetti che esprimi, mi sembra che tu non abbia le idee chiare quando scrivi:

"....Un diritto lo difendo: è quello di stare tranquillo nel bosco e, se possibile, fare anche due parole con qualcuno ogni tanto."
Non ti sembra che siano due esigenze in antitesi?
Senza offesa ehhh.
Un saluto a tutti gli ospiti del blog.

Anonimo ha detto...

Ciao Angiolo,
finalmente sabato scorso ho fatto una uscita a funghi e, controcorrente rispetto al flusso migratorio diretto in maremma, sono andato in Pratomagno.
Ho notato con soddisfazione che è stata completamente riasfalta la strada che sale fino alla Crocevecchia ed ora sembra veramente un biliardo. Peraltro è stato asfaltato anche un primissimo tratto, fino alle antenne, della panoramica.
Poche macchine, salvo nel primo tratto sopra Vallombrosa. Ho trovato solo qualche rosso ed anche i cercatori che ho incontrato non avevano un granchè. Quando sono ridisceso delle auto dei cercatori non c'era più traccia.
Buon proseguimento di vacanza e tanti saluti a tutti.
Cordialmente Gigino


pibal ha detto...

siete malati
qualcuno anche grave
mi fate sinceramente compassione
una pletora di pensionati
vi sfiora l'idea di chi resta a casa..................
occhio ragazzi