martedì 10 marzo 2015

Tunguska!

Buongiorno!
 

Eccomi qua come promesso ieri.

Il titolo non è magari congruo perché l'evento richiamato fu diverso e assoluto ma il risultato qui, a Vallombrosa e temo anche in tutte le abetine del territorio, è stato comunque devastante.
A questo punto si potrebbe dire che la tromba d'aria del novembre 2013 fu soltanto una prova in piccolo di quello che è poi accaduto qualche giorno fa.
Quello che dovevo dire l'ho già detto ieri nel mio commento per il quale mi scuso.
Ero talmente sottosopra che ho licenziato alcune sgrammaticature nonché diversi errori di scrittura.
Evidentemente mi si era bloccato nello stomaco il pranzo.
Confermo che qui non tornerò a Dormienti, almeno nel corso di questa primavera.
Magari proverò più tardi all'Abetone sperando di non trovare una situazione analoga.
Cercherò di informarmi.
Poi vedrò per i Porcini, ma se tanto mi dà tanto....
Penso che sarà dura e ci vorranno anni per poter tornare a vedere il suolo, con tutto quello che ci è cascato sopra.
Forse l'unica sarebbe sbancare ogni cosa e ripiantumare a tappeto.
Il che mi taglierebbe fuori per sempre, vista la mia età, ma la situazione è davvero tragica.
E con la speranza che non continuino con l'assurdo mantra di impiantare i Douglas che col nostro clima, e in particolare con quello di Vallombrosa, c'entrano come il cavolo a merenda (gente del mestiere mi dice che il legname di questo "Pino-Abete" a Vallombrosa viene particolarmente scadente e di nessun pregio).
Però, come si sa, siamo pieni di novelli Leonardo e quindi è probabile che, se rimetteranno qualcosa, quelli saranno.
Chiuso.

Un saluto a tutti ed ecco le foto, con qualche commento sconsolato:


Saltino. Operai che rientrano sulla pista che viene dall'Acquabella. Sullo sfondo una parte del disastro.

Qui è passata l'apocalisse.

Centinaia, migliaia di tronchi accatastati l'uno sull'altro, a perdita d'occhio.

E tanti, tanti altri resi instabili dalla furia del vento. Ormai fuori equilibrio e condannati.

Sembra che alcune raffiche abbiano sfiorato i 200 chilometri  (Castelfranco di Sopra, 178 km./h.)..





Non ho parole.


Tutto quello che manca in aria è disteso in terra.


Il terreno è letteralmente ricoperto di frasche di abete e pino strappate dall'uragano.

Quasi impossibile camminarci e vedere qualcosa, buche, funghi, carogne di animali.

C'è anche qualche Dormiente, ma vederli è veramente un'impresa. E poi non ne abbiamo alcuna voglia.



Segni di speranza per il futuro? Crocus ed

Elleboro.

La stradina che dal Saltino scende verso il Vignale. Bloccata da questo abete e subito dopo da un muro di alberi assortiti.

  
Basta così.
Ancora un saluto a tutti.


  Angiolo, Tomoko & Camillo

13 commenti:

Leonardo ha detto...

Buonasera Angiolo e buonasera a tutti gli amici del blog.
Il problema è che spesso e volentieri i novelli invece di ascoltare e imparare vorrebbero insegnare....
Vedo queste immagini dalla Scozia dove mi sono recentemente trasferito per lavoro. Avevo già letto sui precedenti post e avevo sentito amici che erano stati su qualche giorno fa. Non immaginavo un disastro simile. Dispiace davvero tanto.
La speranza è che presto tu possa nuovamente postare qualche bella immagine di dormienti da Vallombrosa, provenienti da qualche risparmiata. Almeno potrei farli vedere quassù, visto che non sanno nemmeno se esistono i dormienti...
Un saluto e a presto,

Leonardo

fernando ha detto...

Ciao.

Mi sa proprio che Vallombrosa ci abbia lasciati, è una desolazione, non ho parole per commentare tale disastro.

Un gran saluto ad Angiolo, Tomoko e il birbante.
Ed anche agli amici del bog.
Fernando.

Iacopo ha detto...

Senza parole...
Un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

La natura si riprenderà, non so quanto tempo ci vorrà, certo è uno spettacolo bruttissimo da vedere
Concordo sul Douglas che un po' ovunque è stato impiantato e non ha senso nei nostri boschi

Angiolo ha detto...

Buongiorno!

Vorrei ricordare a tutti, quando interagite sul Blog, di controllare di essere registrati o comunque di firmarvi.
Tanto per avere un riferimento nominale che poi vale il giusto, dal momento che ci si potrebbe firmare Pinco e invece chiamarsi Adelmo.

Un cordiale saluto a tutti e speriamo che questo momentaccio passi prima e meglio di quanto potrebbe sembrare.
Speriamo....

Paolo da Firenze ha detto...

Sono basito!!!
.... E senza parole!
Facciamoci gli auguri perché se continua così va tutto a rotoli!!!
Ciao da Paolo da Firenze

Mario ha detto...

Angiolo, queste immagini sono assolutamente desolanti e mortificanti.
Probabilmente la situazione migliorerà, sperando che non piantino Douglasia a destra e a manca, ma ci vorrà sicuramente molto tempo.
E poi posso immaginare, senza alcuno sforzo, cosa significano e rappresentano quei boschi per te ed altri amici del blog, pertanto da fungaiolo, ma soprattutto da amante delle selve, virtualmente ma con affetto ti/vi abbraccio.
Mario

Angiolo ha detto...

Benvenuto Roberto da Faenza!

Perché mi scrivi sul Post vecchio?
Comunque d'accordo con te che la legislazione è cambiata (non so però quanto, in meglio) e che le cose dovrebbero essere fatte con più "coscienza".
Ma cosa vuoi aspettarti da chi in passato si è inventata una piantata di un paio di ettari di Tuja alla Croce di Ribone (non so se la conosci stando a Faenza; siamo più o meno sulla verticale del Lago a Vallombrosa, un po' verso la Consuma)?
In mezzo a faggi e abeti bianchi secolari, arrivano loro e ti impiantano una toppata di Tuje!
Ma tante e ormai grosse, devono avere almeno 40/50 anni.
Qui siamo in Italia.
E ti puoi aspettare di tutto e di più.
Hanno lasciato tagliare a raso delle intere abetine (parlo del Gualdo) a chi c'ha (alla Di Pietro) gli zecchini e poi a me quarant'anni fa (mi ero fermato a prendere l'acqua alla fonte dei Campali) hanno chiesto di aprirgli la bauliera della macchina perché volevano essere sicuri, eravamo in periodo natalizio, che non avessi portato via un abetino.
Te l'immagini il danno, prendere un abete da salotto (cosa che non avevo fatto e mai ho fatto; non faccio neanche l'albero per Natale) in mezzo a un territorio sterminato dove gli abeti di piccola taglia erano infestanti e comunque destinati tutti a morire perché aduggiati da quelli alti 20 metri?
Qua è tutto così, state attenti a non prendere il muschio o troppi funghi, altrimenti i cinghiali (ormai sono migliaia, gli portano anche da mangiare d'inverno) non hanno più la possibilità di divertirsi a buttarli all'aria.
E via dicendo.
Sursum corda!

Un cordiale saluto.

Roberto Rossi ha detto...

mamma mia che dispiacere....

Fabrizio ha detto...

Ciao Angiolo, domani vado a vedere cosa è successo in quelle zone ma le tue foto non lasciano dubbi! Spero solo che quella situazione non sia uniforme su tutto il territorio altrimenti è davvero una catastrofe!
Concordo pienamente con te sulle esternazioni nei confronti della incoerenza con cui si "gestisce" il nostro stupendo territorio montano.
Mi faccio risentire dopo l'uscita.
Buon fine settimana ed un saluto a Tomoko.

Fabrizio ha detto...

Ciao Angiolo, come avevo anticipato nel post precedente, Sabato abbiamo fatto una bella uscita con Brunella e Giuliano in compagnia di altri 4 amici comuni.
La situazione Dormienti è nella fase che stanno iniziando a crescere le nuove nascite, ci vorrà qualche giorno ma la raccolta per me è stata soddisfacente.
Riguardo alla devastazione post uragano la situazione in alcuni punti è tragica, come si evince benissimo dalle tue foto. Per procedere nel bosco è necessario scavalcare o passare sotto ai tronchi degli Abeti ribaltati. I Faggi avendo un apparato radicale piu' profondo non hanno subito molti danni se non qualche mutilazione di rami.
Fortunatamente questa devastazione è a macchia di Leopardo.

Un saluto.

Angiolo ha detto...

Ciao Fabrizio!

Grazie dell'informazione.
Magari se me l'avevi data qualche giorno prima era meglio.
Comunque mi hai ridato una speranza.
Stavo già meditando se non era il caso di andare a dare un'occhiata in alto, contravvenendo ai miei propositi.
Domani vedrò se ho del tempo libero.
Eventualmente riferirò.

Un cordiale saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Buonasera,
sabato sono stato su e sono rimasto scioccato da cosa è successo in alcuni punti del bosco: tabula rasa!
Da Vallombrosa alla Consuma la zona messa peggio è sicuramente quella sopra la fontanai in località la casetta dove gli alberi rimasti in piedi si possono facilmente contare...uno strazio..e salendo è anche peggio. Pure in zona Lago ho visto parecchi danni.
Unica nota positiva i dormienti che vengono su a famiglie per il momento non numerose ma con l'acqua di questi giorni credo possano partire con decisione in quanto il terreno è bello soffice.
Un saluto a tutti
Gabriel
PS:mai visti così tanti escrementi di cignale...