lunedì 30 settembre 2013

La pluie viendra (!?)

Buona sera!

Come ho già detto, stamani io, Tomoko e Camillo siamo andati a fare il bagnetto in altura.
Per la verità dapprincipio c'era il sole e per questo ci siamo decisi ad andare.
Poi dopo circa un'ora il tempo è girato e si è scatenato il finimondo.
Ma, quando si va a funghi, bisogna essere preparati e pronti a tutto.
Così abbiamo fatto finta di niente ed anche un bel bagno, soprattutto Camillino.
Funghi abbastanza e piuttosto belli, però ad un certo punto è diventato praticamente impossibile cercarli.
Primo, perché delle intere abetine sono state tagliate a zero e c'era tutto il frascame in terra e poi perché ci sono stati dei momenti (chiamiamoli momenti) in cui la pioggia veniva giù con una tale violenza che non si vedeva più niente e si stentava a rimanere in piedi.
A un certo punto abbiamo dovuto smettere di fare foto perché eravamo tutti impregnati d'acqua da far paura, dalle custodie degli apparecchi agli abiti e quant'altro.
Al ritorno, sulla pista forestale in discesa, si camminava con l'acqua mista a fango che arrivava due palmi sopra la caviglia e correva all'impazzata verso il piano.
Comunque è andata in maniera soddisfacente e, a dispetto di tutto il resto, ci siamo divertiti.

Ecco le poche foto venute, anche perché alcune per la fretta di farle sotto la valanga d'acqua sono venute illeggibili:


Boletus edulis.






Boletus aestivalis

Scoperto.




Altro Boletus aestivalis.



Venuta un po' mossa e poi questo era anche bruttigno, poverino.




E con questo abbiamo smesso di fare scatti perché non era proprio più possibile.



Un cordiale saluto a tutti!

sabato 28 settembre 2013

Qualcosa si muove.

Salve!


Relazione sulle attività della settimana.
Che finora almeno per me non è stata moltoproficua

23/9/2013

Partiti su istigazione di Tomoko, abbiamo cambiato versante e siamo andati all'abete in Casentino.
All'arrivo, una macchina.
Siamo entrati e abbiamo salito cinquanta metri per controllare la prima fungaia affidabile di Edulis che conosco (facendo il percorso scelto).
Nel raspato della bestia, c'era allo scoperto una razzata di una dozzina forse più Bastardi, quasi tutti appena formati!
Li abbiamo lasciati tutti tranne due che erano appena sopra misura.

Gli altri mi riprometto di controllarli mercoledì, se torno.
Siamo andati avanti e in qua e in là ne abbiamo trovati altri 5, ma tutta roba che parte ora.
E solo a quell'altezza (900 metri).
Comunque ci siamo alzati fino quasi in cima (1.100 metri), per vedere come metteva.
Male, niente di nulla mentre in basso c'erano tante Russula delica e Lycoperdon.
Comunque in un'altra fungaia blue ribbon, al termine di una strisciatina di Clitopilus prunulus, ho imbroccato l'ultimo Edulis, appena di misura.
C'è un pochino di nascita in basso, ma è troppo presto.
Il terreno sta "tirando" parecchio.
Comunque qualcosa dovrebbe venire, almeno si spera.
Di nuovo oggi abbiamo visto: Amanita phalloides, Paxillus involutus, una ciuffatina di Armillaria mellea, qualche Macrolepiota procera ancora alla stadio di "bacchetta" e pochissimi Suillus granulatus appena formati.
Nel bosco abbiamo incontrato altre quattro o cinque persone ma, da quello che ho potuto vedere, non avevano neanche impennato.

Foto:







Abbiamo visto anche Amanita phalloides nell'unica fungaia che conosco di quella zona, sotto pini e faggio.

Altro cliente poco raccomandabile: Paxillus involutus. Fino a poco tempo fa era ritenuto commestibile. Poi si è scoperto che dà gravissimi avvelenamenti da accumulo, per non parlare di quello che succede se lo si mangia crudo.

Epperò...quando nasce lui cominciano anche gli Edulis. Questi sono giovanissimi.


  
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24/9/2013

Stamani con Camillo ho ripreso in cura i luoghi usati.
Anzi, loro hanno ripreso in cura me.
Quando sono arrivato c'erano sette macchine (e quando sono ripartito ce n'erano dieci).
Mi sono detto, stai a vedere che qualcosa c'è!
Infatti, qualcosa c'era: il terreno ormai secco, o quasi.
Ventolino ghiaccio e teso, sono partito con quattro Edulis di misura in una fungaia (e un quinto l'ho lasciato).
Poi ho girato tutta la mattina per trovarne altri 4 o 5.
Ho incontrato diverse persone ma nessuno aveva niente.
Speriamo bene.

Domani torno con Tomoko dove siamo stati lunedì.  

Le poche foto:






New entry. Chalciporus piperatus. Piccolo Boleto che ha la simpatica abitudine di nascere vicino alle fungaie di Boletus edulis e/o pinophilus. Ma anche di Amanita muscaria.
 
Strobilomyces strobilaceus. Boleto non molto frequente e piuttosto singolare per decorazioni e colorazione. Da scartare.


Come si diceva, eccoli qua. Amanita muscaria + Chalciporus piperatus. Niente Boletus edulis accanto.
 
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25/9/2013

Stamani come si era detto siamo tornati con Tomoko.
C'erano due macchine ma entrando abbiamo trovato un uomo che risaliva la piaggia dicendo che non c'era niente.
Siamo entrati ed abbiamo potuto constatare che la famiglietta di Bastardi lasciati era rimasta tal quale.
Probabilmente il trattamento ricevuto dall'animale ha compromesso le ife che li alimentavano.
Abbiamo fatto il solito giro e basso abbiamo trovato qualche bel fungo, ma appena ci si alza non si vede più niente.
Comunque oggi non è andata male.

Le foto:













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27/9/2013

Stamani cambio di zona.
Con Camillo sono andato a rivedere i miei vecchi posti, quelli "del cuore".
Appena partito, ha cominciato a piovigginare.
Cominciamo bene, ho pensato.
Però la pioggia è sempre benvenuta e poi fa diventare belli (io ne ho bisogno).
Così sono andato avanti e verso Firenze ha smesso.
Siamo arrivati alle 8 in Secchia, all'Abetone.
Un po' prima mi sono fermato a una fontana a prendere una bottiglia d'acqua davanti ad una casa ed una signora dalla finestra dall'altra parte della strada mi ha apostrofato con un bel: "Ci sono grossi così!"
E mi ha fatto il verso con le due mani (che poi poteva anche essere una minaccia)
Le ho risposto a voce alta (così se c'era qualcuno che dormiva si svegliavano tutti) che ero venuto tardi perché tanto grossi a quella maniera li vedo bene anch'io.
Lei ha ribattuto che se mi piaceva spendere in benzina andava benissimo.
Poi è rimasta stravolta quando le ho risposto che io vado a gpl e quindi in benzina non spendo proprio niente.
Comunque....
Dopo dieci minuti eravamo a destino.
Una ventina di macchine per la strada e nessuna dove parcheggio io.
Sono entrato e ho visto un terreno marmato da far paura.
Mi ha dato il malocchio, mi sono detto.
Ho girato quasi un'ora prima di imbroccare una bella piccia di due Edulis rintanati nel terreno duro come il sasso, sotto picea.
Ho girato ancora un'ora per trovarne altri due o tre.
In alto niente.
Poi, ricalando, ho controllato delle fungaie giù nella gola e fatto una discreta caccia.
C'è roba vecchia di una nascita precedente ed è tutta un po' bacata, come quella che trovavo qua.
E roba più giovane che sembra l'accenno di una seconda nascita che, a mio giudizio e soprattutto se domani farà burrasca come dicono, potrebbe essere importante.
Attualmente il terreno là è un po' strano, ha fatto una crosta incredibile, grigiastra e compattissima che si apre a fatica per lasciarli uscire.
Deve aver tirato molto vento.
Però sotto è bagnato abbastanza.
Il fatto è che appena mettono la testa fuori asciugano velocemente e arrivano le lumache, che poi spesso nascono insieme al fungo (comincio a meditare di seguirle quando vanno a deporre le uova perché le fungaie le conoscono bene; difficile però è farsi dire cosa vanno a fare, sono molto riservate e non rispondono mai).
Altri funghi, ho visto una decine di Muscarie, qualche raro Salmonicolor, un po' di Clitopilus prunulus, ma non tanti, e diversi Lycoperdon sparpagliati in qua e in là, che sono l'unico fungo un po' presente dappertutto.
Anche qualche Hydnum imbricatum (ma pochissimi) e qualche Lactarius scrobiculatus.

Quando siamo ripartiti, nonostante fosse ancora presto non c'era quasi più nessuno e neanche arrivava qualcuno come succede spesso (siamo stati una ventina di minuti a mangiare seduti sul ciglio della strada; e poi ho dovuto spippolare tutto Camillo che ha preso i semi uncinati tipo velcro di una stramaledetta pianta erbacea che sta dilagando nel sottobosco delle abetine, una cosa incredibile!).


Le foto:


La piccia iniziale.

Sotto Abies picea

Un bell'Edulis sciupato dalla lumaca in una fungaia dove anni fa ne trovai uno di quasi un chilo e mezzo con i pori ancora bianchi. Questo l'avessero lasciato stare sarebbe stato sul mezzo chilo ma mi hanno fatto uno sconto del 50% almeno.

Roba giovane.

Apre ora il terreno e già è rosicchiato.

Bello sano.

Pure lui.

Idem.

Un giallarone.

Non male.

Foglia di faggio.

Uno dei compagni (rosicchiato).

Una bella coppia.
Ecce homo (o cane?).

Disgraziet. Ridotto peggio di un puntaspilli.




E per ora questo è tutto.
Una settimana chiusa in miglioramento ma comunque un po' deludente.



                                    Un cordiale saluto a tutti!