Stamani ho deciso di andare a vedere cosa facevano i Prugnoli in alto.
Così ho preso il Camillo e alle 9 sono arrivato sopra Borselli.
Piovigginava appena (di piovere non se ne parla nemmeno).
Appena entrato, ho cominciato a trovarli in quantità.
La prima prugnolaia, che normalmente li fa sul tardi, addirittura li aveva già maturi e un po' asciutti per il secco.
Gli unici che ho trovato in quelle condizioni.
Perché poi li ho trovati tutti giovani e freschi.
Però è stato un fuoco di paglia che comunque mi ha fruttato un paio di chili di roba di lusso.
Poi ho cominciato a girare a vuoto e, pensandoci su, mi sono reso conto che li avevo trovati tutti in posizione riparata, in una gola molto chiusa e con un bel fosso che porta tanta acqua.
Dopo, uscito nelle macchie e nelle piagge aperte, non ho visto quasi più niente, pur cercando in fungaie esclusivamente mie.
Così, era quasi mezzogiorno, ho deciso di lasciar perdere i Prugnoli e, dato che per tornare a casa dovevo ripassare da Vallombrosa, ho voluto dare un'occhiata nell'abetina per vedere cosa facevano i Dormienti, che avevo abbandonato da due settimane.
E ho dovuto constatare che la ricetta non è cambiata: il terreno ha un aspetto stopposo-sugheroso-cementizio.
In altre parole, c'è un secco da far paura.
Comunque in un'oretta ne ho trovati una quindicina, asciutti ma discreti.
Peccato che non abbia più piovuto.
Difficilmente in questa stagione ho visto una siccità simile.
E mi fa pena vedere questi funghi così delicati che non riescono ad uscire dal terreno, tutti contorti e schiacciati per adattarsi agli spazi vuoti che si sono formati quando l'humus si è seccato.
Probabilmente ne risentiranno anche gli abeti che sono piuttosto sensibili alla scarsità di precipitazioni primaverili.
Speriamo che piova presto e tanto (così direbbero le previsioni che ricevo sul computer).
Foto.
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| I primi Prugnoli della giornata. Sono un po' secchi ma sono gli unici. |
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| Dormienti neanche male! |
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| Un po' incastrati nel terreno. |
Arrivederci a presto!
